CASO ULISSI. Guardascione: valori inspiegabili

DOPING | 25/06/2014 | 21:38
Carlo Guardascione è medico di lungo corso, appassionato di ciclismo e ciclista praticante, twittatore e fotografo accanito e divertito delle cose di ciclismo e non solo.
Ma questa sera, quando lo raggiungiamo telefonicamente, non ha la voce allegra di sempre.
«La comunicazione ricevuta oggi dall'Uci ha sorpreso me e tutti noi della Lampre Merida - spiega a tuttobiciweb -, molte voci si sono accavallate e hanno creato un po' di confusione, mi piacerebbe provare a chiarire».

Ok, partiamo allora dai limiti consentiti per l'assunzione di salbutamolo.
«I regolamenti dicono che non è necessaria alcuna AUT, l'autorizzazione terapeutica che viene concessa dall'Uci, fino ad un limite di 1000 nanogrammi per millilitro, E non è nemmeno obbligatorio dichiararne l'assunzione al momento del controllo antidoping, cosa che invece Diego Ulissi ha fatto nell'occasione incriminata e non solo in quella».

E il valore di 1600 nanogrammi?
«Se il corridore o lo sportivo è talmente asmatico da aver bisogno di 15/16 puff al giorno, quindi 2 ogni 2-3 ore, può chiedere l'AUT all'Uci ma in ogni caso la concentrazione di salbutamolo nelle sue urine non può superare i 1600 nanogrammi».

Ma il valore riscontrato a Ulissi è ben superiore.
«Si, 1900 nanogrammi. Ed è assolutamente inspiegabile. Quella mattina, prima dell'undicesima tappa del Giro d'Italia, Diego ha inalato due puff di Ventolin davanti ai miei occhi, prima di scendere dal pullman e raggiungere il raduno di partenza. Non lo aveva assunto il giorno prima, quando in programma la tappa di Salsomaggiore che partiva a pomeriggio inoltrato e non era certo difficile e non ne aveva assunto il giorno prima ancora, quando c'era stato il giorno di riposo a Modena. Quindi nelle ultime 72 ore prima del controllo incriminato, Diego ha assunto solo due puff di sostanza».

Perché Diego ha fatto ricorso al Ventolin?
«Per un problema di broncospasmo da esercizio fisico, che è ubiquitario fra gli atleti. Ha assunto una dose terapeutica, due puff appunto, perché chi soffre di questa patologia ha problemi in occasione di partenza veloce, come accaduto praticamente in tutte le tappe del Giro d'Italia. Posologia correttissima, risultato inspiegabile».

Cosa può essere successo?
«Il dato scientifico è assolutamente inspiegabile, lo ripeto. Possiamo pensare ad un problema tecnico oppure ad un problema fisico di Ulissi. E a questo ha pensato anche l'Uci: nella comunicazione ricevuta, si chiede a Diego di sottoporsi ad uno studio sull'escrezione urinaria del salbutamolo da parte del suo fisico. Diego ovviamente ha aderito e l'Uci lo chiamerà a Losanna per sottoporsi a questo studio».

Quel giorno Diego era anche caduto in corsa.
«Sì, è rimasto coinvolto nella caduta che c'è stata all'inizio della discesa del Passo Cento Croci. Ha rimediato parecchie contusioni ed è arrivato al traguardo con diversi minuti di ritardo. Non so se ci possa essere una correlazione a livello fisico tra la caduta e il risultato abnorme dei controlli».

Quello incriminato non è stato ovviamente l'unico controllo subìto da Diego al Giro.
«No, è stato il quarto di cinque. Nei primi tre non c'è alcun risultato "non negativo", sebbene in uno di questi Diego avesse assunto Ventolin, regolarmente dichiarato e messo a verbale dagli ispettori. E posso desumere che anche il quinto controllo, successivo a quello incriminato, non abbia evidenziato alcuna anomalia, altrimenti penso che ce lo avrebbero comunicato».

Cosa rischia Diego?
«Precisiamo intanto che per l'Uci Ulissi può tranquillamente correre. La Lampre Merida lo ha sospeso applicando il proprio regolamento interno e seguendo quelle che sono le direttive del Movimento Per un Ciclismo Credibile, di cui il nostro team è membro. La comunicazione indica che la sanzione per il corridore può andare da una ammonizione con diffida ad una squalifica di due anni in caso di dolo. Ma le risultanze degli altri controlli escludono evidentemente il dolo. Certo, la strada sarà lunga: Diego ha chiesto le controanalisi in un laboratorio diverso da quello che ha certificato l'anomalia, ha aderito alla proposta di studio dell'Uci, starà poi alla Federazione Internazionale analizzare le risultanze di questi due esami e poi decidere il da farsi. Io personalmente e tutta la Lampre Merida saremo chiaramente al fianco del corridore e vogliamo che sia chiarita questa vicenda che presenta diversi lati oscuri».

Paolo Broggi
Copyright © TBW
COMMENTI
26 giugno 2014 09:07 foxmulder
Sgradevolissimi gli articoli di oggi della rosea sul tema. Quello di Marabini in particolare.

Fanini, Cecchini, Guardascione…
26 giugno 2014 12:36 roger
Fanini, Cecchini, Guardascione…

Chiacchiere significative del dr Guardascione medico di grande esperienza. Ricordo infatti quando negli anni 80 nelle prime squadre professionistiche di Fanini insieme famigerato dr Checchini facevano gli esperimenti sui corridori. In quel tempo chi aveva il medico o il “preparatore” più bravo faceva i risultati (probabilmente anche oggi) e tutto quello che non si trovava era considerato doping. Poi nel corso degli anni hanno cominciato a verificarsi decessi misteriosi di atleti (come dice spesso Fanini, se n’è perso il conto…) e fortunatamente le cose oggi sono un po’ migliorate. Comunque è noto un po’ a tutti che Ulissi già da juniores si faceva seguire da Cecchini….intendiamoci, credo che Ulissi sia un gran talento ma di sicuro non è tutta farina del suo sacco!!

scusa roger mi puoi spiegare meglio
26 giugno 2014 13:24 paciacca
Scusa roger non capisco un passaggio.
Tu scrivi " Ricordo infatti quando negli anni 80 nelle prime squadre professionistiche di Fanini insieme famigerato dr Checchini facevano gli esperimenti sui corridori" e poi sotto "Poi nel corso degli anni hanno cominciato a verificarsi decessi misteriosi di atleti (come dice spesso Fanini, se n’è perso il conto…) e fortunatamente le cose oggi sono un po’ migliorate"

In pratica, almeno così mi sembra, che Fanini e Cecchini collaboravano assieme, poi poco sotto dici, almeno coì sembra, che Fanini denuncia.
Allora, visto che io non conosco tutta la storia : ma prima collaboravano veramente assieme?? Poi si è convertito sulla strada di Damasco???
Non capisco.

per paciacca &co.
26 giugno 2014 16:39 roger
intanto intendevo dire che tutto ciò che non si trova ai controlli NON è doping. Per errore di battitura ho saltato non. Poi, se Cecchini e Gurdascione hanno iniziato nei team di Fanini, è chiaro che all'epoca collaborassero. Poi non saprei...E per quanto riguarda Fanini, non ha mai nascosto di essersi "redento" visto che in più di un occasione ha dichiarato apertamente che tutte le vittorie ottenute dai suoi team fino al 1997 andrebbero tutte cancellate.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Appuntamento con la storia: il campionato del mondo di ciclismo sbarca in Africa e quella di Kigali 2025 (dal 21 al 28 settembre) è una “prima assoluta” per il Continente, non a caso proposta nella Paese delle Cento Colline, che...


Ieri pomeriggio alla presentazione della Nazionale Italiana per il mondiale di ciclismo di Kigali abbiamo avuto l'occasione di scambiare qualche battuta con Marco Frigo, unico azzurro in forza al Team Israel PremierTech, al centro del ciclone per il genocidio in...


Dopo l'eccelente Tour de France e la vittoria alla Liegi Bastogne Liegi di Kim Le Court, le Isole Mauritius sono di nuovo al centro dell'attenzione con il giovane Tristan Hardy. Classe 2008, il giovane mauritano difenderà la sua bandiera, che...


E’ stata ancora una volta la splendida Sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni, cuore istituzionale di Legnano, ad accogliere la conferenza stampa di presentazione della 106° Coppa Bernocchi – 49° GP Banco BPM, sulle suggestive immagini del video della scorsa...


L'appuntamento numero 27 con Velò, la rubrica di TVSEI dedicata al ciclismo, vedrà il successo di Jonas Vingegaard alla Vuelta di Spagna e l'affermazione di Isaac Del Toro nella 77^ edizione del Trofeo Matteotti come temi principali della discussione....


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. Una puntata ricca, imperniata su due tradizionali appuntamenti del ciclismo giovanile bresciano. Si comincia con gli esordienti impegnati nella 35sima edizione del Trofeo...


Obiettivo Tricolore, la grande staffetta paralimpica nata dal sogno di Alex Zanardi nel 2020 per riunire l'Italia dopo il lockdown, è pronta a ripartire per una nuova grande sfida, dopo un anno di stop dovuto agli impegni di Parigi 2024...


È mancato all’affetto dei suoi cari e degli amici, all’età di 88 anni, Giulio Longoni, appassionato di ciclismo e, nella professione, apprezzato pasticcere con negozio a Barlassina, comune a metà strada fra Milano e Como, lungo la vecchia Comasina, ossia...


Ha 105 anni ma non li dimostra. La storica Coppa Caivano, gara di ciclismo nata nel 1910 e seconda soltanto al Giro d’Italia (più vecchio di un anno), torna ad entusiasmare la comunità locale domenica 21 settembre 2025, dopo tre...


L'avventura mondiale inizia, come da tradizione, con una conferenza stampa che illustra la trasferta - invero complessa -, le formazioni e le ambizioni della nazionale italiana che comincia stasera il suo viaggio verso il Ruanda. E allora ecco le voci...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024