Malori del tempo

FIGURE E FIGURINE | 22/05/2014 | 18:01
di Angelo Costa

In malora la crono di Malori. Nessuna sorpresa: lo specialista azzurro lo sapeva già prima di partire. Non perché sia uno dei più acuti in gruppo: il giorno prima, scendendo dal suo Appennino, per colpa di chi lo precedeva, è finito in un fosso. Quando l’hanno tirato su, sembrava uscito da uno di quei trattamenti di bellezza in cui ti ricoprono il viso di una speciale crema scura: gli mancavano solo l’asciugamano in testa e due fette di cetrioli sugli occhi. Si sono accorti subito che, nel suo caso, non si era trattato di una cura: la faccia di Malori non era per nulla migliorata.

Suo malgrado, al povero Adriano la caduta ha cambiato il ruolo in questo Giro: da favorito della crono a testimonial di una terra. La sua d’origine, non quella che gli è rimasta sulla faccia. All’arrivo di Savona si è presentato grattugiato come il parmigiano: il consorzio della sua città lo ha già contattato per uno spot. Fra le tante parti del corpo rimaste ferite, spiccava la parte alta del braccio destro: la spalla cotta che tanto bene cucinano nella Bassa non poteva esser pubblicizzata meglio. ‘Mi sono pelato un po’ dappertutto’, ha aggiunto lui, strizzando l’occhio a chi produce le conserve di pomodoro a due passi da casa sua. Quanto al look da minatore, c’è ballottaggio fra le terme: sia a Monticelli che a Salsomaggiore sono specialisti nei fanghi.

Diviso fra le guide di Slow-food e i manuali di estetica, Malori non si dà pace: pur essendo di gusti alcolici diversi, fra Barbaresco e Barolo gli sarebbe piaciuto brindare. Per questo sta cercando chi gliel’abbia tirata, magari facendogli gli auguri alla partenza: è bastato quello per farlo nero. Di sicuro non è un procuratore di ciclisti: quelli li evita come la peste. Né un giornalista: quelli li evita come i procuratori.
Conciato così, Malori non molla: con la serietà che lo contraddistingue, ha subito garantito di voler restare in corsa. ‘Voglio dare una mano a Quintana’, ha detto: il colombiano, quando l’ha saputo, ha scelto la sinistra, rimasta intatta nella caduta.

Nella Movistar, dove è più Movi che Star, il buon Adriano avrà un compito speciale nella terza settimana, la più difficile. A sceglierlo è stato proprio Quintana, chiedendo ai suoi tecnici di aver accanto in montagna uno specialista del tempo: il colombiano intendeva un esperto del meteo, forse non si sono capiti.
 
La frase della settimana. «E’ la tappa del vino, ma al Giro finora ha fatto più danni l’acqua».(Umberto Inselvini, massaggiatore dell’Astana, annuncia la vera difficoltà della Barbaresco-Barolo).
 
 

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