Basso: per me decisivi i tre anni con Riis e la CSC

| 21/05/2006 | 00:00
Felicissimo, naturalmente, il vincitore di giornata, Felipe Laverde: «È la seconda vittoria della mia carriera - ha detto il colombiano - ma sicuramente la più importante. E la voglio dedicare a tutta la squadra, perché so che si aspettavano di più da me in questi due anni e spero oggi di averli ripagati almeno in parte. Nel finale ero un po’ a tutta, specialmente sul pavé di Domodossola, ma sono riuscito a lanciarmi in volata e a conquistare un successo. E ringrazio il mio compagno di squadra Baliani per l’aiuto che mi ha dato e sono felice che abbia indossato la maglia verde». Tranquillo, come sempre, Ivan Basso: «Io continuo con la mia filosofia, che è quella di andare avanti giorno dopo giorno. martedì c’è il Bondone che è una montagna importante e che aprirà una settimana importantissima. Voglio far capire a tutti che io non cambierò sia che vinca sia che perda il Giro: Ivan Basso è questo e questo rimane. La mia scuola più importante? Sicuramente i tre anni con la CSC, con Riis, con una squadra che ha creduto in me, ha investito in me e i cui componenti sono qui al Giro per lavorare per me». Paolo Savoldelli da parte sua confessa: «Oggi è il primo giorno in cui mi sento bene e non ho problemi di respirazione. È vero che il Giro finisce a L’Aprica, ma è altrettanto vero che non mi aspettavo un Basso così forte. Che restasse con i primi in salita e a cronometro mi sembrava chiaroo, ma che facesse questa differenza davvero non me lo aspettavo. Come lo vedo? Molto più tranquillo dello scorso anno e affiancato da una squadra molto forte. Peccato aver dovuto fare i conti con questa allergia, perché non ero maai arrivato così bene al Giro d’Italia». Fiorenzo Magni, sul palco del Processo alla tappa, ha dato il suo giudizio sul Giro: «Basso ha una freschezza e una sicurezza impressionanti, mi piace il suo modo di correre. Ieri l’ho visto salire senza arrivare a tutta, quindi baatterlo sarà molto difficile. Il Giro lo può perdere solo lui, ma se dovessi scegliere, mi piacerebbe essere Ivan Basso». Wladimir Belli racconta la sua soddisfazione: «Sono venuto al mio tredicesimo Giro per fare il massimo: adesso viene la terza settimana, quella più dura, quella in cui generalmente vado meglio, quindi spero di riuscire a fare qualcosa di buono. Credo ci sia spazio per qualche bella azione. Il Giro finito? Nel ’98 io ero compagno di sqadra di Zulle e Pantani era a cinque minuti in classifica.. ma Marco ci ha creduto fino in fondo, ha attaccato sempre alla fine ha sfiancato Zuelle e lo ha battuto».
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