RIFORMA DEL CICLISMO. Si parte dal 2017 ma prima...

UCI | 27/03/2014 | 14:11
La Riforma del Ciclismo Professionistico va avanti: quella che stiamo vivendo sarà infatti l’ultima stagione “vecchia maniera”, dal 2015 inizieranno i primi cambiamenti fino al 2017, anno in cui la riforma si concretizzerà.

2015-2016: Le migliori 16 formazioni del WorldTour riceveranno lo status di UCI Pro Team (ovviamente ottemperando tutte le imposizioni in campo etico, finanziario, amministrativo e organizzativo). Le restanti due piazze saranno attribuite alle due formazioni (ProTeams, Professiona e nuove squadre) i cui migliori 5 atleti avranno accumulato più punti WorldTour.

2017. Le 16 migliori formazioni del WorldTour andranno a formare la divisione 1A. Le squadre classificate al 17° e al 18° posto entreranno nella divisione 1B al fianco delle squadre che saranno registrate in questa categoria.

2018. A partire da questa stagione, entrerà in vigore un sistema di promozione e retrocessione: la prima della divisione 1B sarà promossa in 1A e l’ultima della 1A sarà retrocessa nella 1B.

Grande importanza verrà attribuita al campo organizzativo di ogni team: sulla base delle determinazioni dell’Istituto delle Scienze dello Sport dell’Università di Losanna, le condizioni di lavoro dei corridori saranno sottoposte ad analisi attenta al fine di professionalizzare in maniera sempre più netta l’operato delle squadre, fattore chiave per garantire il rispetto dell’etica.

La divisione 1A sarà composta di 16 squadre composte da 22 atleti al massimo.

La divisione 1B sarà composta di 8 squadre composte da 22 atleti al massimo.

Tutte queste 24 squadre dovranno avere una formazione “di sviluppo” compasta da 8-10 corridori.

Nessun cambiamento, invece, per le squadre della Seconda e Terza divisione nelle quali troveremo rispettivamente i team Professional e i team Continental.
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COMMENTI
Azzzz!!!!
28 marzo 2014 09:02 Bastiano
Che riforma!!!
Spero che almeno loro stessi l'abbiano capita, quale l'obbiettivo è difficile capirlo.
Fino ad oggi il doping è una questione personale degli atleti ma, quando ci si avvicinerà alle ultime gare della stagione ed i punti scarseggeranno, non so se a qualche team verrà la voglia di chiedere la prestazione extra ad un atleta.
Il ciclismo è e deve restare, uno sport individuale, il team non deve avere interesse a prestazioni che vadano oltre le normali possibilità degli atleti. Le fasce di merito stanno bene ma, dovrebbero lasciare un po più spazio agli organizzatori per invitare i team che a loro danno più graranzie e non lasciare che si continui ad avere team nati per il Tour che, al Giro ed alla Vuelta, vanno solo per portare a spasso la maglia, mentre team che darebbero molto più spettacolo, devono restare fuori.

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