Vigorelli, sulla pista c'è un vincolo storico

PISTA | 09/10/2013 | 12:49
Nessuno tocchi il Vigorelli. È sotto tutela. Il vincolo storico e di interesse culturale-relazionale riconosce la leggenda del velodromo e ne identifica il legame sentimentale con Milano. La pista del 1935 - anello ligneo su cui hanno mulinato Merckx e Moser - è un monumento allo sport nazionale e dunque dev’essere interamente conservata. Così è scritto. Il parere del Consiglio superiore per i Beni culturali è stato notificato a palazzo Litta e riversato nel documento di vincolo approvato dalla Direzione regionale.

LA PISTA - La leggina Salva-Vigorelli è la risposta del ministero agli appelli delle associazioni e al progetto di restyling avanzato del Comune. Il messaggio ai pistard: l’edificio non sarà snaturato. La prescrizione per Palazzo Marino: lo schema di ristrutturazione dev’essere corretto. Una cintura di protezione legale e un perimetro di rispetto della memoria collettiva. C’è finalmente un punto fermo nella polemica sul velodromo Maspes all’ex Fiera, ora nel raggio di CityLife. È la «misura restrittiva» che auspicava Daniele D’Aquila, portavoce del gruppo «Rivogliamo il Vigorelli»: «La pista da 400 metri non deve resistere solo nelle foto in bianco e nero. Sarebbe uno scempio perderla». Era il segnale invocato dalle squadre storiche (vedi la centenaria «Genova 1013») e dai più giovani comitati del pedale (aumentano, per dire, i discepoli della bici a scatto fisso). Ma soprattutto: il vincolo era «lo scenario peggiore», temuto dal Comune, nel processo di ristrutturazione dell’impianto.

IL PROGETTO DEL COMUNE - Il tempio delle due ruote è chiuso dal 2001: fuori norma, non è omologato per le gare internazionali. Nei mesi scorsi Palazzo Marino ha sfruttato gli oneri di CityLife (18 milioni di euro) per sostenerne la rinascita. C’è stata una gara internazionale. Sono state selezionate dieci ipotesi d’intervento. Ad aprile è stata scelta la formula dell’architetto Vittorio Grassi: un palazzetto multiforme, «flessibile», velodromo ma anche stadio per il rugby, il football e l’hockey su prato, campo da tennis e rettangolo da basket. Della pista storica, in questa versione, resterebbe una reliquia (da esporre in una teca da museo), mentre le corse si svolgerebbero su un anello «smontabile».

LA TUTELA - Il vincolo della Sovrintendenza regionale obbliga dunque il Comune a rivedere i suoi piani. «Abbiamo i fondi, abbiamo il progetto e viviamo in un paradosso tutto italiano di scontro tra sovrintendenze», ha rimarcato l’assessore al Tempo libero Chiara Bisconti. Ora c’è un «problema» in più: il vincolo monumentale. Come sarà affrontato? Il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris aveva già messo le mani avanti in un’intervista a luglio: «In caso di vincolo procederemo con il restauro della pista attuale e il consolidamento di alcune piccole attività compatibili. Ma resterà aperta la questione della gestione».

LA RISPOSTA - Palazzo Marino non esclude di impugnare la decisione del ministero.«Il Comune —si legge in un comunicato— al momento non ha ricevuto né il parere né il decreto di vincolo relativo al Vigorelli. Ci auguriamo che questo non significhi far perdere l’occasione di riqualificare un luogo storico come il Vigorelli. Allo stato non escludiamo nulla, neppure un’eventuale impugnazione» hanno dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris e l’assessore allo Sport Chiara Bisconti.

da corriere.it
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COMMENTI
Milano NON vuole il Ciclismo...
10 ottobre 2013 08:16 The rider
Ormai è appurato, gli amministratori di Milano (di tutti i partiti) NON vogliono il Ciclismo nella loro città, lo si è capito anche con la questione del Giro d'Italia, ma questi il Ciclismo non se lo meritano, sono cosi ignoranti che si meritano una città intasata di macchine e di conseguenza piena di smog!

Pontimau.

Che pena
10 ottobre 2013 10:43 cimo
Gli amministratori(?) della città di Milano dovrebbero vergognarsi....non hanno un minimo di rispetto per i milioni di appassionati del nostro amato smog....ragionano solo col portafogli, ma anche la Fci non muove un dito?

vergogna
10 ottobre 2013 14:58 true
Che vergogna! Milano avrebbe potuto avere un velodromo nuovo, coperto da 250 metri con il unovo progetto... e invece hanno bloccato i lavori per salvare una pista che (nonostante vari interventi di manutenzioni pagati coi soldi pubblici) giace inutilizzata da decenni!!!
Tutti quelli che si son mobilitati per salvare il Vigorelli, che si adoperino per fare qualcosa da adesso in poi! Buone pedalate...

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