PROFESSIONISTI | 09/09/2013 | 15:58 Clamoroso? Normale? Assurdo? L’aggettivo trovatelo voi. La notizia è che Johan Bruyneel, da sempre il padre putativo di Lance Armstrong, il mentore, il tecnico, il capo della Us Postal distrutta dall’indagine Usada (l’agenzia antidoping americana ha chiesto per il belga la squalifica a vita, ma si deve ancora tenere l’audizione per la sentenza), sta muovendo le sue truppe, almeno quelle ancora disponibili e non colpite da squalifica, per sbarcare a livello dirigenziale in Russia, alla Katusha. L’operazione, condotta nel silenzio, non è poi così impossibile, visto che al comando della corazzata russa c’è Vjatcheslav Ekimov, che per la causa Armstrong-Bruyneel ha sempre dato l’anima: otto anni da corridore, più la parentesi da tecnico all’Astana. Joaquin Rodriguez, lo spagnolo simbolo della Katusha, nei momenti di stanca della Vuelta si sta a sua volta muovendo nella pancia del gruppo per cercare di capire chi sono i nuovi arrivi, che ruolo avranno (o hanno avuto). E pare che le referenze avute non lo facciano stare molto tranquillo. Gli ingaggi, al momento, riguarderebbero quattro posizioni: direttore sportivo, massaggiatore, addetto stampa e contabile. Il primo è Josè Azevedo, portoghese, che lascerà RadioShack (probabile che il suo posto in ammiraglia alla Trek venga preso da Adriano Baffi). Il massaggiatore è Ryszard «Richie» Kielpinski, il polacco «all-around assistant» che viveva con Lance a Gerona, in Spagna. Il terzo è Philippe Maertens, anche lui ora a RadioShack.
Cuoco, e non solo Il personaggio più interessante è il quarto, Geert Duffeleer, in arte «Chef Duffy». La sua carriera nel ciclismo è cominciata da cuoco, si aggirava persino negli hotel con tanto di cappello, poi è diventato contabile e responsabile finanziario delle squadre del manager belga. Duffy ha una buona parte nel libro shock di Tyler Hamilton e pure Floyd Landis, ex compagno dopato di Armstrong, qualche anno fa lo accusò, affermando che la fonte d’informazione era Bruyneel: Parigi-Nizza 2004, vendute bici della squadra per pagare il doping ematico. Ed Ekimov che fa? Per il momento resta in Russia e di lui, nel team qui in Spagna, nessuno ha notizie. Il bello è che Igor Makarov, presidente della federciclo russa e «mente» della Katusha, nel frattempo si muove a livello internazionale: sostiene l’inglese Brian Cookson (che ha l’appoggio anche di Greg LeMond, uno dei più feroci accusatori del sistema Armstrong) contro McQuaid alla presidenza Uci: nell’inverno scorso, McQuaid aveva tagliato fuori la Katusha dal WorldTour, poi riammessa dal Tas (il tribunale arbitrale). E qui in Spagna Makarov ha mandato un suo uomo di fiducia, il tedesco Hans Holczer (già team manager della Gerolsteiner di Schumacher, Kohl e Rebellin distrutta dal doping) a controllare la situazione. O a firmare i contratti.
da «La Gazzetta dello Sport» del 9 settembre 2013, a firma Claudio Ghisalberti
Tutta la prima parte è un pezzo di inchiesta assolutamente ammirevole.
La seconda parte è invece un dozzinale teorema:
Makarov è marcio, Makarov appoggia Cookson, indi Cookson è marcio, indi meglio tenersi McQuaid.
Da dove parte il Giro 2014? E' questo il prezzo da pagare?
Se Verbruggen e McQuaid non avessero favorito la gang del texano mettendosi in affari con loro, oggi forse Ekimov non prenderebbe gli uomini di quel gruppo.
Non voglio difendere Makarov, ma cosa c'entra lui con i contratti firmati direttamente da Ekimov? E soprattutto cosa c'entra tirare in ballo Cookson?!
Caro roseo Ghisalberti, chi vi ruppe le "Crostis" al Giro, McQuaid o Cookson?
Almeno proviamoci.
9 settembre 2013 23:07valentissimo
Che ci sia del marcio in tutto il sistema e che vogliono sanarlo dandoci in pasto poche teste di vitellino, è un dato di fatto ma, che si debba difendere gli inpresentabili che ci sono ora, è davvero vergognoso.
Chi sia McQuaid e cosa abbia fatto, lo sappiamo tutti (tranne il nostro Di Rocco ed i suoi lecchini), a questo punto occorre cambiare assolutamente con chiunque sia disponibile, poi si potrà correggere il tiro se la persona è sbagliata!
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Mattia Gaffuri ce l'ha fatta e sbarca nel WorldTour: nelle prossime due stagioni vestirà la maglia del Team Picnic PostNL. In arrivo anche il francese Henri-Francois Haquin che indosserà la maglia a due strisce per il 2026. Gaffuri si è...
Il Ciclismo Giovanile è il libro scritto dal dott. Davide Marceca di cui è anche autore. Racconta di piccoli atleti, dei loro sogni, del loro entusiasmo, di gioie e delusioni, di cadute e di riprese, di educazione sportiva e non...
Arriva il passaggio al professionismo con la maglia della MBH Bank Ballan CSB Colpack anche per Christian Bagatin, potente passista di Orino, in provincia di Varese, nato il 14 giugno 2002. Ragazzo solare ed espansivo, è anche ideatore del podcast Fuori dal...
Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e sostenibilità, conferma la concretezza di Prologo per quanto riguarda la sostenibilità....
“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission, ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere una sola missione, ovvero domare le competizioni più dure e veloci...
In salita attaccava, scattava, staccava. In salita voleva, valeva, volava. In salita era libero, leggero, forse felice. In salita era a suo agio, a suo modo, a sua immagine e somiglianza. In salita era in sella o sui pedali, a...
Con 7 vittorie, 14 podi e 19 top ten quella appena andata in archivio è stata, in puri termini di rendimento, la peggior stagione di Jasper Philipsen dal 2020 a questa parte. Erano cinque anni, infatti, che il velocista...
Dal 18 al 23 novembre torna in scena la Sei Giorni di Gand, conosciuta in tutto il mondo con il nome di Lotto Z6sdaagse Vlaanderen-Gent, una gara che oltre all’aspetto agonistico, conserva tutta la tradizione e il significato del ciclismo...
«Tra giardinaggio, casa e bambine, sono più impegnato ora che durante la stagione». Tranquillo e sereno, Davide Cimolai non sembra certo un corridore senza contratto per la stagione 2026. Anche perché quel contratto, in realtà, non lo sta nemmeno cercando....
Dopo la stagione 2025 trascorsa con la squadra continentale XDS Astana Development Team, Gleb Syritsa torna nel WorldTour con l'XDS Astana Team, dove gareggerà nella stagione 2026. Il corridore 25enne ha disputato un anno positivo, gareggiando sia con la sua...