TOUR DE FRANCE | 26/06/2013 | 13:42 Lo spettro di Lance Armstrong aleggerà sull'edizione numero 100 del Tour de France, anche se il ciclismo ha da tempo iniziato la sua trasformazione. Intanto sarà il primo Tour dopo la confessione del texano che si è visto cancellare tutte le vittorie dal 1999 al 2005. Anche se è proprio un americano - Andrew Talansky - a spiegare che le cose sono cambiate: «La prima cosa che faccio notare a chi mi chiede perché adesso bisogna credere nel ciclismo, è che ora ci sono ragazzi come il francese Thibaut Pinot, che al suo primo anno al Tour è arrivato tra i top 10. La rabbia di noi giovani è quella di dover avere a che fare con gli errori di un'altra generazione, Nella nostra squadra si parla di quanto è accaduto perché non accada più». Ma non tutti i team è più comodo parlare pubblicamente di passato doping del ciclismo come il team Garmin-Sharp.
Anche se non accade così dappertutto, visto che ad inizio stagione i corridori della BMC sono stati invitati dal loro team a non rispondere a domande riguardanti Lance Armstrong. In realtà la situazione in gruppo si è ribaltata rispetto ai tempi del texano; se nel 1999 il francese Christophe Bassons si era scoperto vittima di bullismo da parte di Armstrong perché parlava di doping, oggi sono quelli che barano ad essere emarginati dal grosso del gruppo. Ne abbiamo avuto un chiaro esempio con la positività di Danilo Di Luca al Giro d'Italia il mese scorso: il corridore abruzzese è stato pesantemente criticato sui social media dai suoi compagni di gruppo. "Di Luca! Il doping nel ciclismo è scomparso ma non così nel mondo del ciclismo! Zero tolleranza per gli imbroglioni! Spero che tu non possa tornare più nel ciclismo” ha scritto su twitter lo sprinter tedesco André Greipel, per esempio. Un altro segno che i tempi stanno cambiando è arrivato all’inizio del mese dal team francese AG2R La Mondiale che si è autosospeso dal Criterium du Dauphine in base alle norme del MPCC (Movimento per un Ciclismo Credibile). Ora, quindi, aspettiamo il Tour con fiducia. di Alison Wildey per Reuters
Siamo arrivati a questa percentuale. Adesso é impossibile fare meglio,arrivare al 100%é impossibile. Anche in questo tour ci saranno uno o due casi di doping, quindi non darei tanta importanza ad eventuali casi di doping. Metterei invece in evidenza il fatto che il 99%dei cicliste professionisti non fanno uso di doping.
99% puliti?
27 giugno 2013 09:54ciano90
Io sarei più cauto a dare numeri! Il Team Sky ricorda tanto la US Postal degli anni d'oro di Armstrong!!!
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