Quest’anno è così: l’era glaciale di questa primavera cretina sottopone il ciclismo a dure prove fisiche, ma anche ideologiche. Ci siamo inoltrati in questo dibattito alla Milano-Sanremo, flagellata della neve, e ci ritroviamo a parlare degli stessi temi anche al Giro, quand’è maggio inoltrato. Bisogna schierarsi da una parte o dall’altra su un dilemma chiave: i corridori sono fachiri che vanno buttati nell’arena in qualunque condizione e a qualunque costo, all’insegna del famoso “ciclismo d’altri tempi”, oppure sono esseri umani che vanno tutelati e protetti, fermandoli prima del possibile massacro?
All’indomani della Sanremo, si è letto sulla “Repubblica”, a firma Maurizio Crosetti (grande giornalista), un commento che ha fatto scalpore. In sostanza, l’osservatore sosteneva che interrompere la Sanremo per la neve sul Turchino equivaleva a un errore, puerile cedimento al modernismo di un ciclismo ormai poco virile, vagamente effemminato.
Sinceramente, quella volta non mi sono trovato d’accordo. Avendo seguito la Sanremo, ricordavo troppo bene la fatica che faceva la mia stessa auto a salire lungo la strada dell’Appennino. C’era davvero molta neve, c’era davvero una situazione straordinaria. Che poi alcuni corridori, come Belletti, si siano ritrovati con le dita blu per principi di assideramento (ancora oggi si sta curando), ne è la conferma. A meno che non si voglia bollare i Belletti del gruppo come signorine e mezze calzette.
E qui al Giro? A quanto pare, la situazione appare altrettanto eccezionale e pericolosa. Non tanto per le salite: soprattutto per le discese. E comunque tutti ricordiamo cosa successe sul Gavia, anni fa: certo resterà sempre una tappa memorabile, ma non possiamo dimenticare neppure che la possibilità di una tragedia fu molto prossima. Vogliamo riprovarci? Vogliamo sfidare ancora il destino, in nome di quel mitico ciclismo d’altri tempi che viene buono per tutti gli usi e in tutte le salse, spesso anche per sparare astrusità assortite e balle colossali?
Io dico che la sicurezza e la salute dei ciclisti vengono prima di tutto. Non possiamo essere sensibiloni e teneri con immigrati, bambini, anziani, donne, gay, cassintegrati, esodati, sfrattati, diventando poi truculenti proprio con i ciclisti. Lo spettacolo del ciclismo faticoso ed estremo è sublime, ma non possiamo pretendere di buttare questi ragazzi – in molti casi padri di famiglia – nel mattatoio delle bufere, storcendo magari il naso se hanno qualcosa da eccepire.
Personalmente non vorrei mai essere nei panni di Mauro Vegni, il direttore tecnico della corsa, che di volta in volta deve decidere fin dove azzardare e fin dove essere prudente. Non è bello cancellare dal Giro tante salite spettacolari, ma è ancora meno bello ritrovarsi sulla coscienza assideramenti e fratture. L’augurio che gli faccio è di non esagerare né in un senso, né nell’altro. Ai ciclisti, che sono più forti e più coraggiosi di noi gente comune, è doveroso chiedere giornate estreme. Fa parte del mestiere. Ma senza infierire. Senza oltrepassare i limiti. Altrimenti non si chiama più ciclismo: si chiama sadismo.
La sicurezza dei corridori innanzi tutto, questo deve essere un punto cardine di tutte le corse ciclistiche soprattutto quando ci troviamo difronte ad una situazione come la tappa di oggi. Sospendono le partite di calcio per avverse condizioni climatiche, troppa neve o troppa pioggia impediscono il regolare svolgimento della partita. Ebbene, mi sembra che anche nel ciclsimo si verifichino dlle circostanze che giustificherebbero l'annullamento della tappa. Non dobbiamo rievocare il ciclismo d'altri tempi, dobbiamo mettere nelle condizioni i corridori di compiere il loro lavoro in totale sicurezza. Totto il resto viene dopo.
Giusto così
18 maggio 2013 19:06Per89
Credo che la decisione presa oggi, e la decisione che prenderanno stanotte o domani mattina per la tappa di domani sono sacrosante.... sono corridori, non bestie e va bene lo spettacolo, ma come dice giustamente dice Gatti ci vuole un limite a tutto... Il Sestriere non avrebbe deciso la tappa ne tanto meno il Giro farlo era solo un rischio per la sicurezza e l'incolumità dei corridori, ho letto in un post che commentava un altro articolo, che non fare il Sestriere era una vergogna perchè questa persona ha fatto una discesa in queste condizioni ed è ancora vivo, io dico che bisogna avere rispetto prima di tutto per i corridori e poi per le persone RCS, come Della Vedova e Molinari che non si vedono ma che son riusciti a salvare la tappa.. Bisogna pensare che manca ancora una settimana di Giro e domani si replica con un tempo che dovrebbe essere peggiore e che le difese immunitarie durante un corsa a tappe di tre settimane diminuiscono... Però se penso che a Olgiate Olona un Ds di un team juniores (non faccio nomi) nonostante nevicava voleva che la gara partisse,non mi meraviglio di nulla....
PROGRAMMAZIONE SBAGLIATA
18 maggio 2013 21:25gass53
MA QUESTI CERVELLONI CHE DISEGNANO IL GIRO D'ITALIA, SE NE SONO ACCORTI CHE RISPETTO AL PASSATO, SI CORRE MOLTO PRIMA??? FINO A QUALCHE ANNO Fà LI GIRO SI SVOLGEVA LE ULTIME 2 SETTIMANE DI MAGGIO E LA PRIAM DI GIUGNO. GIà ALLORA CAPITAVA DI TROVARE LA NEVE SULLE CIME DI 2000 MT, ORA CHE SI CORRE 3 SETTIMANE PRIMA, MI PARE ASSURDO E DA INCOMPETENTI CERCARE DI ANDARE SU QUELLE CIME DOLOMITICHE. QUINDI O SI SCANSANO O SI RIMETTE IL GIRO COME ERA UNA VOLTA!!!!
Gass53
19 maggio 2013 10:16Max58
Sono pienamente d'accordo con lei il giro va iniziato a metà maggio come non tanto tempo fa ,e la prima settimana deve essere sempre verso il sud Italia così nelle alte montagne del nord il tempo si stabilizza un po' di più .
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Tim MERLIER. 10 e lode. Fa una volata impeccabile, perfetta, anche se sceglie il centro strada e quindi il vento in faccia. Ma ha lo spunto più rabbioso, più convincente, più cattivo ed efficace. Dà l’impressione di avere un paio...
Testa a testa sotto la pioggia sul traguardo di Casale Litta dove si è conclusa la 48a edizione della Piccola Tre Valli Varesine. Ad imporsi è stato il veronese Guido Viero, portacolori della Petrucci Assali Stefen Makro: per il ragazzo...
Una beffa che brucia parecchio. Per Mathieu van der Poel, ripreso a 800 metri dal traguardo, ma soprattutto per Jonathan Milan, battuto sull'Avenue Cavendish da Tim Merlier. La nona tappa del Tour de France 2025, la Chinon-Chateauroux di 174, 1...
Elisa Longo Borghini ce l’ha fatta, ha vinto il Giro d’Italia Women per la seconda volta. C'è tanta emozione per l’atleta ossolana che ieri, in un’azione quasi nata per caso è riuscita a ribaltare una corsa che sembrava andare tutto...
Trionfo di Cesare Chesini alla Visegrad 4 Bicycle Race-GP Slovakia (1.2). Il veronese di Gargagnago, classe 2004 della MBHBank Ballan CSB Colpack si è imposto nella corsa internazionale open anticipando Riccardo Lucca, della Karcag Cycling Team, e il ceko Michael...
Joao Almeida (UAE Team Emirates - XRG) si è ritirato durante la nona tappa Tour de France 2025. Il corridore portoghese, nella Chinon-Chateauroux di 174.1 km, è andato in difficoltà sin dai primi chilometri a causa della caduta durante la...
Il Giro d'Austria si consegna nelle mani di Isaac Del Toro. Il messicano della UAE Team Emirates-XRG, con tre vittorie di tappa, trionfa nella classifica generale davanti all'irlandese Archie Ryan e al compagno di squadra il polacco Rafal Majka. Undicesimo...
L'effetto Swatt Club si fa sentire anche alla Pessano-Roncola classica nazionale per elite e under 23. A cogliere il successo questa volta è Mattia Gaffuri, classe 1999 comasco di Erba quinto al tricolore su strada dei professionisti vinto dal suo...
La Forlì/Imola, ultima tappa del Giro d'Italia Women 2025 disputata sulla distanza di 134 chilometri, ha incoronato due regine: Elisa Longo Borghini e Liane Lippert. La capitana della UAE Team ADQ ha vinto la sua seconda "corsa rosa" consecutiva e...
Si è svolta a Bovezzo, nel Bresciano, la nona edizione del Trofeo Comune-Trofeo Zanetti Costruzioni per la categoria esordienti organizzata dal GS Concesio di patron Alessandro Mora. Valida inoltre per l'assegnazione dei titoli provinciali bresciani, la manifestazione ha fatto registrare...