Ma quale ciclismo d'altri tempi

ATTACCHI & CONTRATTACCHI | 18/05/2013 | 16:35
di Cristiano Gatti       . 

Quest’anno è così: l’era glaciale di questa primavera cretina sottopone il ciclismo a dure prove fisiche, ma anche ideologiche. Ci siamo inoltrati in questo dibattito alla Milano-Sanremo, flagellata della neve, e ci ritroviamo a parlare degli stessi temi anche al Giro, quand’è maggio inoltrato. Bisogna schierarsi da una parte o dall’altra su un dilemma chiave: i corridori sono fachiri che vanno buttati nell’arena in qualunque condizione e a qualunque costo, all’insegna del famoso “ciclismo d’altri tempi”, oppure sono esseri umani che vanno tutelati e protetti, fermandoli prima del possibile massacro?

All’indomani della Sanremo, si è letto sulla “Repubblica”, a firma Maurizio Crosetti (grande giornalista), un commento che ha fatto scalpore. In sostanza, l’osservatore sosteneva che interrompere la Sanremo per la neve sul Turchino equivaleva a un errore, puerile cedimento al modernismo di un ciclismo ormai poco virile, vagamente effemminato.

Sinceramente, quella volta non mi sono trovato d’accordo. Avendo seguito la Sanremo, ricordavo troppo bene la fatica che faceva la mia stessa auto a salire lungo la strada dell’Appennino. C’era davvero molta neve, c’era davvero una situazione straordinaria. Che poi alcuni corridori, come Belletti, si siano ritrovati con le dita blu per principi di assideramento (ancora oggi si sta curando), ne è la conferma. A meno che non si voglia bollare i Belletti del gruppo come signorine e mezze calzette.

E qui al Giro? A quanto pare, la situazione appare altrettanto eccezionale e pericolosa. Non tanto per le salite: soprattutto per le discese. E comunque tutti ricordiamo cosa successe sul Gavia, anni fa: certo resterà sempre una tappa memorabile, ma non possiamo dimenticare neppure che la possibilità di una tragedia fu molto prossima. Vogliamo riprovarci? Vogliamo sfidare ancora il destino, in nome di quel mitico ciclismo d’altri tempi che viene buono per tutti gli usi e in tutte le salse, spesso anche per sparare astrusità assortite e balle colossali?

Io dico che la sicurezza e la salute dei ciclisti vengono prima di tutto. Non possiamo essere sensibiloni e teneri con immigrati, bambini, anziani, donne, gay, cassintegrati, esodati, sfrattati, diventando poi truculenti proprio con i ciclisti. Lo spettacolo del ciclismo faticoso ed estremo è sublime, ma non possiamo pretendere di buttare questi ragazzi – in molti casi padri di famiglia – nel mattatoio delle bufere, storcendo magari il naso se hanno qualcosa da eccepire.

Personalmente non vorrei mai essere nei panni di Mauro Vegni, il direttore tecnico della corsa, che di volta in volta deve decidere fin dove azzardare e fin dove essere prudente. Non è bello cancellare dal Giro tante salite spettacolari, ma è ancora meno bello ritrovarsi sulla coscienza assideramenti e fratture. L’augurio che gli faccio è di non esagerare né in un senso, né nell’altro. Ai ciclisti, che sono più forti e più coraggiosi di noi gente comune, è doveroso chiedere giornate estreme. Fa parte del mestiere. Ma senza infierire. Senza oltrepassare i limiti. Altrimenti non si chiama più ciclismo: si chiama sadismo.
Copyright © TBW
COMMENTI
non oltrepassare il limite
18 maggio 2013 19:00 lattughina
La sicurezza dei corridori innanzi tutto, questo deve essere un punto cardine di tutte le corse ciclistiche soprattutto quando ci troviamo difronte ad una situazione come la tappa di oggi. Sospendono le partite di calcio per avverse condizioni climatiche, troppa neve o troppa pioggia impediscono il regolare svolgimento della partita. Ebbene, mi sembra che anche nel ciclsimo si verifichino dlle circostanze che giustificherebbero l'annullamento della tappa. Non dobbiamo rievocare il ciclismo d'altri tempi, dobbiamo mettere nelle condizioni i corridori di compiere il loro lavoro in totale sicurezza. Totto il resto viene dopo.

Giusto così
18 maggio 2013 19:06 Per89
Credo che la decisione presa oggi, e la decisione che prenderanno stanotte o domani mattina per la tappa di domani sono sacrosante.... sono corridori, non bestie e va bene lo spettacolo, ma come dice giustamente dice Gatti ci vuole un limite a tutto... Il Sestriere non avrebbe deciso la tappa ne tanto meno il Giro farlo era solo un rischio per la sicurezza e l'incolumità dei corridori, ho letto in un post che commentava un altro articolo, che non fare il Sestriere era una vergogna perchè questa persona ha fatto una discesa in queste condizioni ed è ancora vivo, io dico che bisogna avere rispetto prima di tutto per i corridori e poi per le persone RCS, come Della Vedova e Molinari che non si vedono ma che son riusciti a salvare la tappa.. Bisogna pensare che manca ancora una settimana di Giro e domani si replica con un tempo che dovrebbe essere peggiore e che le difese immunitarie durante un corsa a tappe di tre settimane diminuiscono... Però se penso che a Olgiate Olona un Ds di un team juniores (non faccio nomi) nonostante nevicava voleva che la gara partisse,non mi meraviglio di nulla....

PROGRAMMAZIONE SBAGLIATA
18 maggio 2013 21:25 gass53
MA QUESTI CERVELLONI CHE DISEGNANO IL GIRO D'ITALIA, SE NE SONO ACCORTI CHE RISPETTO AL PASSATO, SI CORRE MOLTO PRIMA??? FINO A QUALCHE ANNO Fà LI GIRO SI SVOLGEVA LE ULTIME 2 SETTIMANE DI MAGGIO E LA PRIAM DI GIUGNO. GIà ALLORA CAPITAVA DI TROVARE LA NEVE SULLE CIME DI 2000 MT, ORA CHE SI CORRE 3 SETTIMANE PRIMA, MI PARE ASSURDO E DA INCOMPETENTI CERCARE DI ANDARE SU QUELLE CIME DOLOMITICHE. QUINDI O SI SCANSANO O SI RIMETTE IL GIRO COME ERA UNA VOLTA!!!!

Gass53
19 maggio 2013 10:16 Max58
Sono pienamente d'accordo con lei il giro va iniziato a metà maggio come non tanto tempo fa ,e la prima settimana deve essere sempre verso il sud Italia così nelle alte montagne del nord il tempo si stabilizza un po' di più .

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Domani sabato 6 dicembre con inizio alle ore 11 si svolgerà presso via Enrico Berlinguer (angolo Piazzale del Museo a Prato) la cerimonia con intitolazione del tratto pratese della ciclovia Prato-Firenze a Giovanni Iannelli, il giovane ciclista pratese morto a...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè si prepara a dare il via ufficiale alla nuova stagione con il Training Camp Cetilar® Nutrition, in programma dal 7 al 12 dicembre a Viareggio, dove la squadra alloggerà per tutta la settimana....


La INEOS Grenadiers porta ufficialmente a 27 il numero di corridori sotto contratto per la prossima stagione annunciando, in una volta sola, il prolungamento di ben cinque suoi elementi: Michal Kwiatkowski, Brandon Rivera, Ben Swift, Kim Heiduk e Lucas...


L’Alpecin di Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen e la Fenix di Puck Pieterse e Charlotte Kool si apprestano a cambiar nome: dal primo gennaio infatti, in virtù della partnership siglata con il marchio canadese Premier Tech, le...


Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo massimo sviluppo, giusto?Le cose non vanno così, infatti, questo ragionamento...


Le squadre stanno iniziando ad arrivare in Sardegna: atleti e staff provenienti da 9 nazioni – Italia (la delegazione più numerosa), Paesi Bassi, Belgio, Francia, Germania, Albania, Lussemburgo, Canada e Stati Uniti d’America – sono pronte a dare spettacolo nella...


Nienke Vinke, 21enne olandese vincitrice della classifica giovani al Tour de France Femmes 2025, a fine anno lascerà il team Picnic PostNL per vestire la maglia della SD Worx Protime con cui ha raggiunto un accordo triennale. «Siamo convinti che...


Yoeri Havik e Iuri Leitao sono tornati al comando della Sei Giorni di Rotterdam al termine della terza notte di gara, con una classifica appassionante visto che ci sono quattro coppie a pari giri, impegnate a lottare per la vittoria.Ad...


Non c’è affezionato del ciclocross italiano che non conosca Borgo Barattin di Faè di Oderzo. Poche case, vigne a perdita d’occhio, ma soprattutto una enorme passione per il ciclocross. Come ogni anno questa piccola località della Marca Trevigiana ospiterà più...


Se il sapersi rialzare e andare avanti fosse una disciplina olimpica Elisa Balsamo avrebbe il primato assoluto. La fuoriclasse della Lidl Trek che ha già vinto tantissimo in carriera, spesso ha dovuto fare i conti con la sfortuna e degli...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024