Ricci Bitti: «Il tennis non ha problemi del ciclismo»
ARMSTRONG | 19/01/2013 | 20:20 In Australia si agitano molto. Si agitano soprattutto i tennisti, che non chiamati in causa, danno spiegazioni che nessuno al momento nessuno gli ha chiesto. Questa è la nuova puntata. «Il tennis non ha il problema di doping del ciclismo». assicura Ricci Bitti, il massimo responsabile dello sport della racchetta. C'è doping, ovviamente, ma non al livello del ciclismo, tra altre cose perchè sono sport di differente natura», ha spiegato alla dpa a Melbourne il presidente della Federazione Internazionale di Tennis (ITF), Francesco Ricci Bitti. L'intervista all'ex ciclista Lance Armstrong trasmessa tra giovedì e venerdì, nella quale lo statunitense ha riconosciuto di essersi dopato sistematicamente, ha aperto il dibattito intorno al tema all'Open d'Australia, con dure critiche al ciclista da parte di giocatori come il serbo Novak Djokovic e la statunitense Serena Williams. «Sfortunatamente ora tutti vedono Armstrong e possono pensare, 'bene e se qualcuno così grande ha fatto questo, che cosa faranno gli altri?'», ha detto la numero tre del mondo. Djokovic aveva sottolineato la stranezza di non essere stato sottoposto a controlli del sangue negli ultimi «sei o sette mesi», e aveva chiesto il motivo di questo stop. Ricci Bitti ha assicurato che «non c'è stato nessun tipo di frenata», aggiungendo che nel 2013 si sono incrementati i controlli del sangue. «Ma il ciclismo ed il tennis non sono paragonabili. Il ciclismo è un sport di resistenza, nel tennis prevale la tecnica».
adesso tutti gli altri si sentono piu' sollevati perche' han scoperto che 10 anni fa il ciclismo stava peggio di loro.
Quanto sollievo da potersi confrontare con chi sta peggio: ci fa quasi sentire meglio.
Adesso aspetto di sentire anche i commenti del tipo: "i tennisti non scommettono sui propri incontri" e "i tennisti non minacciano gli arbitri negli spogliatoi".
Personaggi di vertice che sfoggiano il peggio della natura umana mi da molto da pensare su quello che e' l'ambiente sottostante. Perche' questo volersi distinguere dal ciclismo? Giocano con racchette, non con ruote e telai: coda di paglia?
Ricci Bitti prima di dire questo:
19 gennaio 2013 22:05Monti1970
Dovreste fare,anche voi,i controlli incrociati sangue-urina, adottare il metodo della reperibilità ADAMS, e l'adozione del passaporto biologico. Ecco,dopo tutto questo,vedendo i risultati allora potrà fare certe affermazioni...
SARA'...
19 gennaio 2013 22:25stargate
Excusatio non petita, accusatio manifesta, dicevano i latini. Non voglio apparire maligno, né malizioso, ma, al di là del fatto che, indubbiamente, nel tennis bisogna possedere doti tecniche, è un dato di fatto incontestabile che prevalgono sempre di più forza, ritmo e resistenza. Non sono rare le partite che durano molte ore, e l'indomani il vincitore ricomincia. Tre giorni dopo è dall'altra parte del pianeta, con tutto ciò che ne consegue a causa dei fusi orari, a giocare un altro torneo... Meglio tacere, per favore, invece che strepitare come verginelle... (Alberto Pionca - Cagliari)
19 gennaio 2013 22:40lele
Sei ore di tecnica......serve tecnica!
Se esiste anche nel tennis si preoccupi del tennis e lasci stare il ciclismo!
Si si..
19 gennaio 2013 23:39teos
Il dott. Fuentes se lo si facesse parlare sarebbe della stessa opinione.. E chissà se poi le sue opinioni collimerebbero con quelle di Nadal..
Fumo
19 gennaio 2013 23:47Bogaert
Caro Ricci Bitti "esiste Doping dove esiste Antidoping"......il resto è fumo.
ma stia zitto
20 gennaio 2013 04:49AERRE56
dott. ricci bitti, ma stia zitto, fa miglior figura. si limiti a lavarsi i suoi panni in casa sua. il tennis è sempre di più uno sport di forza, dove il fisico prevale sulla tecnica. mi sono chiesto tante volte come fanno i tennisti a sostenere partite su partite, voli su voli, fusi orari su fusi orari. sono puliti? tanto meglio, ma non buttiamo la pallina sempre sul campo degli altri.
uno contrario al doping.
Djokovic no all'antidoping
20 gennaio 2013 07:53falappala
Facile parlare quando il numero 1 al mondo Djokovic non subisce un controllo antidoping da 7 mesi, per sua ammissione, e che candidamente ha ammesso di fare uso della camera iperbarica dopo i tornei più stressanti. Per inciso la camera iperbarica è una nota pratica dopante, ma ovviamente vale solo per il ciclismo
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