VERSO L'8 GENNAIO. Martinello: 8 corridori? Soluzione tampone

| 31/12/2012 | 10:44
Dopo l'appello lanciato da tuttobiciweb (/index.php?page=news&cod=54954&tp=n) si è aperto il dibattito riguardante le wild card del Giro d'Italia 2013.
Nella situazione d'emergenza che sta vivendo il ciclismo di casa nostra, la corsa rosa dovrebbe proseguire nella sua mira internazionale o rivolgere un occhio di riguardo verso le squadre italiane?
Abbiamo posto questo interrogativo a stimati colleghi e uomini di ciclismo, fino al fatidico 8 gennaio vi proponiamo una ad una le loro risposte. Oggi scopriamo che ne pensa Silvio Martinello, ex corridore professionista e attuale voce tecnica di Raisport.

«Questo problema parte da lontano. L'impostazione del ciclismo professionistico prevista dal World Tour, sistema sulla carta condivisibile al massimo, ma con una messa in campo senz'altro da migliorare, sta facendo danni già da anni ma sembra nessuno voglia davvero metterci mano. Così com'è congegnato non va bene, è un dato di fatto. Anche la crisi del nostro movimento parte da lontano, grazie alla vostra inchiesta con la quale state mettendo in risalto il problema, state sensibilizzando chi di dovere a prendere scelte oculate per salvaguardare il movimento italiano, ma il vostro lodevole impegno non servirà a risolvere un problema con radici ormai profonde generato dall'incapacità delle istituzioni che ci governano di leggere la situazione nella sua complessità. Guardandomi attorno riesco ad essere poco ottimista, ci sono rimaste poche squadre e RCS corre il rischio di penalizzarle ulteriormente non dando loro una wild card per partecipare al Giro. Personalmente mi aspetto che Acquarone e la sua squadra continuino nella loro linea tesa all'internazionalizzazione, per coerenza non mi aspetto un cambio di rotta, ancor più dopo l'esclusione della Katusha dal World Tour che credo gli organizzatori vogliano comunque al via. Non sarà una scelta semplice, una soluzione "tampone", per cui però serve l'appoggio delle istituzioni internazionali e delle associazioni di categoria è di ridurre da 9 a 8 il numero dei corridori per ogni squadra, ma ripeto sarebbe solo una soluzione momentanea per salvare capra e cavoli nel 2013. La situazione critica che sta vivendo il ciclismo italiano invece va affrontata a monte: cambiando norme, condizioni e dirigenti. In Italia stiamo affrontando da tempo una crisi cronica, lo dico a malincuore e cercando di essere il più obiettivo possibile. Le difficili condizioni economiche dovute alla crisi finanziaria non ci aiutano, ma il vero problema del nostro movimento è la mancanza ai vertici di capacità manageriali, di visioni lungimiranti e progetti pianificati in maniera corretta. Indipendentemente dal risultato delle prossime elezioni all'orizzonte vedo pochi sbocchi per invertire la rotta, sia che vinca chi ci governa da otto anni che uno dei nuovi candidati alla presidenza della FCI mi aspetto capacità dirigenziali scarse e pochi cambiamenti. La passione resta una carta fondamentale, ma oggi ci serve gente che non solo ami veramente questo sport ma che sia in grado di prendere posizione sul serio e invertire la rotta. Non abbiamo ancora toccato il fondo e mi auguro di cuore non lo raggiungeremo, ma il futuro purtroppo non mi sembra roseo».

14.a puntata - segue

a cura di Giulia De Maio

LE INTERVISTE PRECEDENTI

30 dicembre - Ainara Hernando
29 dicembre - Beppe Conti
28 dicembre - Maurizio Crosetti
27 dicembre - Michele Acquarone
26 dicembre - Riccardo Magrini
25 dicembre - Gian Paolo Porreca
24 dicembre - Nando Aruffo

23 dicembre - Giorgio Viberti
22 dicembre - Jean Francoise Quenet
21 dicembre - Paolo Viberti
20 dicembre - Paolo Tomaselli

19 dicembre - Angelo Costa
18 dicembre - Cristiano Gatti

Copyright © TBW
COMMENTI
Martinello
31 dicembre 2013 11:03 mace
Da un ex corridore professionista e attuale voce tecnica di Raisport mi aspettavo qualcosa di più. Non ha detto niente di interessante nè propositivo.

Caro direttore
31 dicembre 2013 12:19 frect
Ve la do io la soluzione. Squadre da 8, il che significa poter invitare 25 formazioni di cui, 2 invitate dalla rcs e 5 posti che verrebbero fuori dalla classifica dell' attuale coppa italia, a cui potrebbero iscriversi anche le squadre professional straniere, il che consentirebbe di rivitalizzare anche le altre gare del calendario italiano. Ma di questo dovebbe preoccuparsi la federazione oppure la lega del ciclismo, invece di pensare solo alle poltrone. Oggi ho letto che la FCI incassa dal coni circa 8 milioni di € all' anno, ma che ci fanno co sti soldi.
Mi piacerebbe una sua risposta caro direttore

CAMBIAMENTO?
31 dicembre 2013 13:56 ombroso
Proprio da coloro che raccontano questo sport ci sarebbe d'aspettarsi perlomeno un idea per rendere più equilibrata e spettacolare una corsa come il GIRO.
Se nel prossimo futuro si presenteranno al via formazioni vedi SKY 2012
con 9 atleti l'unico spettacolo sarà solo quello di vedere una buona organizzazione di squadra con una classifica finale che salvo imprevisti assegnerebbe già il verdetto finale...diversa sarebbe la gara se le formazioni partissero con 7 elementi....sarebbe un modo per risolvere 2 problemi in un colpo solo.
Tatticamente anche le piccole squadre avrebbero qualche possibilità in più di lottare almeno per le tappe rendendo spettacolare e appetibile il "mercato ciclismo" per le aziende interessate.
Riguardo alla scarsa qualità dei dirigenti e addetti ai lavori in generale concordo con il sig.Martinello,purtroppo c'è poco da rallegrarsi...commentatori RAI compresi.

PARTANNA
31 dicembre 2013 16:56 Partanna
Come al solito ha colto nel segno. Nn mi piace come commentatore. Ma credo sarebbe l' unico con le competenze ed il carisma necessario per apportare un serio rinnovamento.
So che nn vuole più saperne dell ambiente federale ( dopo l infelice esperienza del 2007) però è' anche vero che dal ciclismo ha avuto molto, sono in molti che aspettavano e speravano in una sua scesa in campo , purtroppo almeno per il momento nn vuole saperne.
Speriamo ci ripensi , magari in un prossimo futuro.
Grande Silvio.

condivido
31 dicembre 2013 17:33 AERRE56
condivido il parere finale di martinellO, e nel mio piccolo lo esprimO su queste pagine. silvio, visto che sei in tv, perché il tuo parere non lo esprimi in contesti più ampi? forse anche tu salvi la tua poltrona?

servono manager, non SANTI n'è eroi.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Come avevamo annunciato nei giorni scorsi, arriva una novità importante in casa VF Group Bardiani CSF Faizané: il team ha annunciato l’ingresso di 7 Saber, brand uzbeko e sponsor ufficiale della Nazionale Uzbeka in tutte le discipline, con un accordo...


Il percorso del Mondiale 2028 sarà adatto alle ruote veloci o più favorevole agli scalatori?  Può sembrare strano ma, nonostante manchi ancora molto tempo all’appuntamento iridato in programma ad Abu Dhabi tra più di due stagioni, questa domanda sta tenendo...


Neil Stephens ... torna a casa come direttore sportivo del Team Jayco AlUla. L'ex corridore professionista australiano era un membro originario dello staff di GreenEDGE Cycling fin dal lancio del team nel 2012. Ha avuto un ruolo fondamentale in alcuni...


L'ultimo campione del mondo italiano tra i professionisti è stato Alessandro Ballan, che la maglia iridata l’ha indossata nel 2008 a Varese, tagliando il traguardo per primo davanti a Damiano Cunego e Matti Breschel. Oggi il campione di Castelfranco Veneto...


Continua la campagna acquisti del Team Solution Tech–Vini Fantini, che ufficializza l’arrivo di Tilen Finkšt, Matteo Regnanti e Ben Granger, pronti a vestire i colori della squadra nella stagione 2026. Tilen Finkšt, classe 1997, è un velocista sloveno che nelle...


Continuiamo a svelare nuovi passi dell'intervista a Mattia Cattaneo che abbiamo iniziato a pubblicare quando abbiamo annunciato il premio speciale come "uomo in più" che riceverà dopodomani nella notte degli Oscar tuttoBICI: l'intervista completa, a cura di Giulia De Maio,...


Non è una notizia ciclistica, ma una notizia d'eccellenza che ha per protagonisti un Gruppo e una famiglia - il Gruppo Euromobil e la famiglia Lucchetta - che tante pagine di storia hanno scrito nel nostro sport. Una notizia d'eccellenza...


Periodo di vacanza? Per Wout Van Aert no, grazie. Se i suoi colleghi si stanno godendo gli ultimi giorni di relax prima di ricominciare la preparazione invernale, ecco che il fuoriclasse belga non ha voluto perdere tempo, anzi ha già...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Se la filosofia di URSUS prevede di semplificare la meccanica senza compromettere la precisione, è proprio nel sistema U-Press™ che tutto questo diviene ancora più palpabile. Ebbene sì, il marchio veneto si distingue da sempre per lavorazioni sopraffine e prodotti in grado di essere...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024