LETTERA APERTA. Il chiarimento di Alessio Marchetti

| 22/11/2012 | 08:57
Buongiorno,
sono Alessio Marchetti,vi ringrazio anzitutto per i bei articoli sulle mie vittorie.
Ci terrei,ora che e' ufficiale la sentenza,a precisare la mia situazione. La mia positivita' e' stata dovuta ad un prodotto topico (una pomata) prescritto dallo specialista per curare una fastidiosa dermatite. La pomata fra gli altri ingredienti conteneva spironolattone (un principio attivo usato topicamente per curare dematite seborroica e acne) che ha causato la positivita' metabolizzandosi, assorbendosi per via dermica, in canrenone. Io non avevo la minima idea che una pomata utilizzata per un problema tanto banale potesse cuasare un tale problema. Accertata dal Tna l'involontarieta' del fatto, sono stato sanzionato comunque con due mesi di squalifica perche' in ogni caso il corridore e' oggettivamente responsabile di tutto cio' che gli puo entrare nell'organismo, anche se questo accade involantariamente
e per fini tutt'altro che dopanti.
Questo e' il regolamento Wada, accetto e ammetto lo sbaglio di non esseremi informato piu' che bene su cosa stessi assumendo anche se si trattava solo di un prodotto topico: ho imparato a mie spese che non bisogna dare nulla per scontato, neanche le cose che possono sembrare piu banali.
Ci tengo che si sappia anche la mia versione visto che di ufficiale ce solo la sentenza del Tna.
Vi rigrazio se mi concederete uno spazio.

Alessio Marchetti

La sentenza del TNA
Il Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico di Alessio Marchetti, visti gli artt. 2.1 e 10.4 del Codice WADA, afferma la responsabilità dell'atleta e, tenuto conto delle circostanze oggettive e soggettive del caso, gli infligge la sanzione della squalifica per 2 mesi, con decorrenza dal 27/09/2012 e scadenza al 26/11/2012. Condanna altresì Marchetti al pagamento delle spese del procedimento quantificate in Euro 1.000,00 (mille). Dispone che la presente decisione sia comunicata all’interessato, all’UPA, alla WADA, all’UCI, alla FCI e alla Società di appartenenza all’epoca dei fatti.

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COMMENTI
mah ...
22 novembre 2012 09:16 ciclofan
ma la smettiamo di far giustificar sta gente !?!?!?

22 novembre 2012 09:41 anonimus90
marchetti una pomata, polivoda uno sciroppo,cosa sono le comiche, sono entrambi adulti e entrambi si sono fidati.. informarsi prima sul prodotto ?

non esageriamo!
22 novembre 2012 09:55 gianni
Due mesi sono comunque troppi, visto che la senenza parla di semplice pomata. Le illazioni non contano nulla, valgono i fatti accertati.
Se nella vita di tutti i giorni, si agisse come nel ciclismo (solo nel ciclismo, ovvimanente, mentre tutti gli altri sport...)saremmo tutti in prigione!
saluti

gianni cometti

Ma è possibile che si debba fare polemica a tutti i costi???
22 novembre 2012 14:42 valentissimo
C'è stato un provvedimento ed è stata accertata l'inovolontarietà dell'atleta ed il fatto che non fossero state attuate pratiche dopanti, a cosa servono i post stupidi dei colpevolisti????

BENE
22 novembre 2012 15:59 mach12
In questo periodo di caccia alle streghe per il doping direi che una squalifica di due mesi parla chiaro: sto ragazzo non ha fatto nulla di male,ha agito con superficialità, si e' reso conto dello sbaglio e l'ha ammesso.
A che servono i commenti stupidi e diffamatori?!?

Questione di picchi
22 novembre 2012 17:58 Bartoli64
Il farei un discorso un po’ più tecnico e quindi coerente con quanto è accaduto in questa vicenda.

Credo infatti che il quantitativo della sostanza proibita riscontrata ai controlli fosse veramente minimo, per questa ragione l’atleta è stato squalificato per soli 2 mesi, anche se è sacrosanto il principio che l’atleta è oggettivamente responsabile di ogni sostanza entri nel suo organismo (e ci mancherebbe che non fosse così).

In altri tempi (parliamo degli anni ’80) alcuni azzurri furono beccati all’anti-doping perché (a detta loro) avevano soltanto utilizzato una pomata per il soprassella che, guarda un po’ il caso, conteneva un anabolizzante.

L’UCI, però, ribatté alla tesi degli azzurri risultati positivi specificando che - dai picchi riscontrati al cromatografo - quella pomata i nostri se l’erano quantomeno spalmata sul pane….

Tutto ciò per dire che Marchetti NON è stato riconosciuto completamente colpevole perché sono stati i valori (minimi di un prodotto per uso topico) riscontrati della sostanza a scagionarlo quasi completamente.

Non c’è dunque bisogno di fare né gli innocentisti, né i colpevolisti, basta solo cercare di capirne un po’ di più.

Bartoli64

peccato
22 novembre 2012 20:24 Cavoli
Peccato, per questo incidente, forse senza questo fatto sarebbe passato pro visto la bella stagione che aveva fatto, cmq la societa tutte le società dovrebbero avere un medico a stretto contatto con gli atleti, che autorizza o non autorizza qualsiasi farmaco. Spero sia di lezione, come si dice una telefonata allunga la vita.

Non capisco
22 novembre 2012 20:43 Per89
Marchetti sembra che abbia descritto bene la sua vicenda e se il TNA ha accertato l'involontarietà probabilmente c'erano tutti i presupposti, mi spiego meglio Marchetti avrà dimostrato di possedere la pomata; e i dosaggi saranno stati tali da ipotizzare che l'assunzione può essere ricondotta all'utilizzo di una pomata. Il codice Wada giustamente afferma: "l'atleta è responsabile di tutto ciò che assume" sia volontariamente (a maggior ragione ) che involontariamente... Marchetti è stato scagionato e non trattiamolo come un corridore che ha voluto barare....

non capisco
23 novembre 2012 09:00 zandor
ma non capisco questa storia ... in altri casi, se uno ha bisogno di curarsi con farmaci speciali, come si comporta ? Si cura ed mette in conto la squalifica o non si cura proprio.

Non c'è molto da capire.
23 novembre 2012 10:33 Bartoli64
Non mi pare che ci sia poi molto da capire...
Se uno sta male, e per curarsi ha bisogno di farmaci “speciali” (leggasi contenenti principi attivi ad azione dopante), NON corre. PUNTO!

Anche Giosuè Zenoni, indimenticato C.T. delle Nazionali Dilettanti, lo affermava continuamente con i corridori che frequentavano i ritiri della Nazionale e che si presentavano con un bel corredo di certificati medici per giustificare l’assunzione di ogni sorta di farmaco.

A questi “ammalati”, infatti, il Prof. Zenoni soleva ripetere sempre la stessa frase: “Stai male? Allora non puoi correre! Quando sarai guarito, eventualmente, potrai tornare”.

E queste sono cose che Zenoni affermava già negli "incredibili" anni ’90, c’è bisogno di dire altro?

Bartoli64

x bartoli64
23 novembre 2012 11:41 vadoagile
si che il buon Giosue' scartava quelli che prendevano l'aspirina e e selezionava quelli che andavano da Conconi a fare le emotrasfusioni... quindi smettila di fare la lista dei buoni e dei cattivi e limitati a dire che Zenoni e il tuo amato Tortoli sono stati degli ottimi tecnici, anzi dei capiscuola, ma non entrare nel merito di quello che succedeva nella loro EPOca.

Tutto può cambiare
23 novembre 2012 15:32 geom54
nella follia generale.
Ci saranno i nuovi SPARTANI con il loro popolo \"eletto\" sempre esente da malanni......, per gli altri rimane il ruzzolone giù dal pendio nella botte irta di chiodi
ed orbene:
1°_ per chi soffre di allergie il ciclismo sarà dichiarato sport inavvicinabile;
2°_ per chi è nato in modo naturale oltre quota 1800/2000 mt. non avrà più diritto a partecipare a gare svolte sotto la predetta quota e ciò per alcune note cose;
3°_ chi abbia anche solo passato nottata in una canadese in un bosco o su una spiaggia …………. e così anche se sotto una barca sulla stessa spiaggia potrà dilettarsi solo con il gioco del calcio;
3°_ per chi ha meno di 31 b.c. a riposo gli sarà tolta la cittadinanza e potrà avere solo quella antartica certificandolo come bradipo;
4°_ chi utilizza solette e/o plantari di bilanciamento potrà correre, ma senza il sellino;
5°_ i rifornimenti saranno ammessi solo nelle previste soste e con cibo scelto dai succitati “novelli” ma pagato dai corridori stessi al momento della consumazione;
6°_ chi non chiude perfettamente le mandibole (superiore/inferiore) con conseguente perdita di potenziale non potrà inserire nel cavo orale alcun morso biotecnomeccanicomolecolare;
7°_ il mezzo meccanico (la bicicletta) avrà una sola misura (per alti e bassi) con un solo colore monocromatico, il nero assoluto;
8°_ chi è malauguratamente punto in gara e/o allenamento da una ape e/o vespa e/o altro simil insetto si deve presumere lo abbia fatto di proposito per poter utilizzare unguenti conosciuti (personalmento ho avuto questa sfortuna, ma mia madre di 88 anni mi ha consigliato di spalmarmi sulla parte una miscela di uovo sbattuto con spolverata di peperoncino fresco ……. ovviamente è una bella stupidaggine, ma tant’è per chi ci creda);
8°_ mi fermo con la numerazione, si può arrivare almeno a mille pur di cercare invano di mettere in ginocchio questo SPORT e l’AGONISMO che lo circonda dei suoi veri sostenitori e paganti;
9°_ ci sarebbe la GALERA, ma quella ITALIANA si dice sia all’acqua di rose ed allora equivarrebbe ad un premio dato e così no, no, NON VA BENE …….;
a proposito di GALERA, chi mi sa dire tra i tanti chiaccheroni inutili se DEVO o NON DEVO dare fiducia con un impiego a colui che mi si è presentato, ma aimè dichiaratosi ex tossicodipendente appena uscito dalla comunità di recupero previo soggiorno dietro cancellata (galera)...? in attesa di una risposta girerò la medesima domanda a madama CAMUSSO per una fattiva solidarietà.
STIAMO CALMI SIGNORI E NON ESAGERIAMO, OGNI ESSERE HA BEN I SUOI DIRITTI PRIMA, IN QUANTO NATO PER VOLONTA’ D’ALTRI
E CERTAMENTE SUBITO DOPO ANCHE I SUOI DOVERI COMPRESO IL RISPETTO DELLE REGOLE LE PIU SEMPLICI E CHIARE, NON QUELLE ESTREME E PARANOICHE.

Arrivano i buoni!
24 novembre 2012 11:34 Bartoli64
Caro Vadoagile,
la battuta dell’aspirina, ti dirò, era anche carina. Peccato però che non faccia ridere molto, anche perché non erano certo le aspirine a tenere fuori dalle squadre di Zenoni i corridori che erano dotati di ben altri farmaci.

Men che meno, poi, ha fatto ridere la battuta sulle emotrasfusioni effettuate da Conconi giacché la vedo molto dura che un under 23 di quegli anni potesse avvalersi delle consulenze del famoso medico ferrarese; mentre è praticamente certo che NON competeva al Prof. Zenoni accertare a quanto fossero l’ematocrito, l’emoglobina o i reticolociti degli azzurri di quegli anni (quello era un compito dello staff medico FCI).

Al C.T. Zenoni, al massimo, competeva solo il vigilare su cosa prendessero i corridori da lui convocati durante i ritiri, ragion per cui comprenderai che se avevi qualche disfunzione ormonale, o qualche serio problema allergico, Zenoni si preoccupasse che il tuo fisico così “debilitato” non fosse sottoposto ad ulteriori sforzi e, proprio per questo ti rispediva a casa.

Cosa devo dirti più? Certo che lavorare ad alto livello nel triste ciclismo di quegli anni (ma senza sporcarsi le mani di cacchina) non era affatto facile.

Qualcuno non c’è proprio riuscito, qualcun altro però si. Il risultato, oggi, è che il ciclismo del Prof. Zenoni ha perso le tracce (e non mi pare che i suoi successori siano stati al suo livello), mentre per fortuna D.S. come Daniele Tortoli continuano a guidare signore squadre sponsorizzate da signore realtà imprenditoriali, con buona pace delle tue povere insinuazioni.

Il tempo, caro Vadoagile, è sempre galantuomo e non credo di entrare troppo nel merito se ti dico che è lo stesso tempo a decretare chi ha comunque saputo lavorare e chi si è affidato SOLO alla “farmacia proibita”.

Ci sono delle sentenze ad affermarlo mentre a te, ed a quelli come te, restano solo misere e frustranti chiacchiere…..

A Geom54, invece, vorrei dire che il suo lungo intervento somiglia tanto agli spettacoli teatrali di Marco Paolini, ma con la “sottile” differenza che lui racconta cose realmente accadute mentre tu fai un sarcasmo che lascia decisamente il tempo che trova. Anche perché l’attuale sistema giudiziario utilizzato nel ciclismo è più che garantista, e la vicenda di Marchetti lo conferma.

Devi infatti sapere (se proprio non lo sai) che per lungo tempo ci sono state intere schiere di corridori che si sono presentate di fronte ai medici dell’antidoping con lunghissimi certificati medici con i quali volevano giustificare quello che avevano in “circolo”, e che ai controlli sarebbe saltato fuori inesorabilmente.

Questo per dire che in quegli anni - e forse ancora oggi - se NON avevi qualche seria disfunzione quasi non potevi fare il corridore (e non certo il contrario come affermi tu).

Ah, dimenticavo… a settembre scorso sono stato punto da un’ape in corsa e la parte colpita dall’insetto (una tempia) mi bruciava pure, però non ho avuto bisogno di prendere nulla e sai com’è finita? Ho vinto!!

Bartoli64

P.S. “Arrivano i buoni” è una canzone già vecchia che scrisse Edoardo Bennato alla metà degli anni ’70.
Magari non l’avete mai sentita, però vi consiglio di ascoltarla perché fa proprio al caso vostro. Buon fine settimana a voi....

Ma daiiii............
6 dicembre 2012 13:22 Cristallo
Ma che razza di ape era?
Se hai vinto allora era dopata.

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