LOMBARDIA. Gilbert: corro domani, provo a vincere e poi vacanza

| 28/09/2012 | 20:29
Philippe Gilbert ha incontrato i giornalisti questo pomeriggio a Vimercate alla vigilia del suo esordio in maglia iridata, al Lombardia.

Prima corsa da campione del mondo: che cosa ti aspetti?
«Oggi ho ricevuto qui in hotel la mia nuova maglia, è davvero bellissima. E la scritta BMC ci sta davvero bene. Non vedo l’ora di indossarla, poi vedremo come andrà in corsa».

Il titolo mondiale ti ha cambiato la vita?
«No, la vita non cambia per una vittoria o una sconfitta sportiva. Sono felice e motivato per i prossimi impegni e le classiche che verranno, quello sì».

Cosa è cambiato rispetto a tutta la prima parte della stagione?
«Non ero in forma, ho avuto problemi e cercato soluzioni per ritornare al top. Non sono mai andato in panico e la squadra mi ha sempre supportato, il loro aiuto è stato fondamentale. Al Tour ho iniziato bene e dopo sono andato in crescendo fino ad arrivare al massimo in occasione del mondiale. Quali problemi ho avuto? Non voglio entrare nel dettaglio».

Hai realizzato dentro di te cosa hai fatto domenica?
«Direi di sì: la mia popolarità è cresciuta. Ho avuto più visite sul mio sito e sulle mie pagine Facebook e Twitter. Più seguito dai media significa maggiori responsabilità, devo stare attento a quello che dico, ma in fondo ero già abituato a farlo prima. Ma sono abituato a certe pressioni: cambierà solo il fatto che mi vedranno meglio quando proverò ad attaccare e ad andare in fuga».

Ritorniamo al mondiale.
«Nel finale di corsa la tattica era chiara: una chance per me con un attacco e una per Tom con la volata. Eravamo l’unica squadra ad avere questa doppia opportunità e l’abbiamo sfruttata. Il piano era quello di attaccare all’ultimo giro e così è andata. Ci siamo dimostrati una super nazionale ma dobbiamo dire grazie anche al lavoro dell’Italia... A 400 metri dall’arrivo ho pensato che c’erano mia moglie e mio figlio, li ho cercati con gli occhi ma non sono riuscito a vederli. Mio figlio stamattina giocava con una maglia iridata, ma non credo si renda conto di cosa è successo. Papà a casa vestiva la maglia di campione del mondo, tutta la famiglia è stata molto felice, ma li ho sentiti poco. Pensate che con mamma ho parlato solo oggi: è stata una settimana molto impegnativa».

Il titolo mondiale ha cambiato i tuoi programmi per l’anno prossimo?
«Non lo so ancora, sicuramente farò le Ardenne e poi vedremo».

Descriviti.
«Do sempre il massimo in bici, così non ho rimorsi a fine corsa. È la mia filosofia, credo sia la migliore. Le critiche danno fastidio, lo ammetto, ma non mi pesano più di tanto. Io corro per me, per la mia famiglia, per la mia squadra. E alla fine voglio sentirmi soddisfatto di quel che faccio».

Domani?
«Prevedono ci sia pioggia e per me va bene perché sono bravo in discesa e ho i mezzi migliori a disposizione. Accanto a me ho una grande squadra e la mia condizione è buona. No, non conosco il Muro di Sormano, non ho avuto tempo di fare la ricognizione ma oggi ho rivisto le ultime due ore della corsa dell’anno scorso. La maglia iridata domani mi darà una marcia in più. Contador? È più fresco di me sia mentalmente che fisicamente ma io ho più esperienza di lui in queste gare. Da domani sera riposerò e solo dopo penserò all’anno prossimo. Il Muro di Sormano? Ve l’ho detto, non lo conosco: seguirò Ballan e Santambrogio. È lontano dall’arrivo, anche se uno prende un minuto può rientrare».

L’inverno però di solito è impegnativo per un campione del mondo...
«Sono capace di dire no e poi sono un ciclista, non una superstar. Io e la squadra vogliamo andare forte in bici, non spremerci in show televisivi».

da Vimercate, Giulia De Maio
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mentre sul percorso che abbiamo imparato a conoscere si sta disputando la staffetta mista, sono in corso lavori di rifinitura in uno dei punti più attesi della sfida in linea dei professionisti che si disputerà domenica. Sul Mur de Kigali,...


Elisa Longo Borghini è arrivata da poche ore in Ruanda e al microno dell'inviato RAI Ettore Giovannelli ha dichiarato " Il percorso di questo mondiale è molto duro, sembra una classica e le salite sono simili a quelle delle Classiche...


Giovanni Davite, Console Onorario d’Italia a Kigali, dopo aver fatto visita alla selezione azzurra nei primi giorni di questo Campionato del Mondo, offrirà questa sera un ricevimento ai componenti della Nazionale, tra questi anche il Presidente della Fci Cordiano Dagnoni....


La storia siamo noi, nessuno si senta offeso, ma questa storia ci ferisce. Un po’ di storia il ciclismo italiano l’ha scritta e la sta scrivendo, malgrado tutto, anche se c’è chi fa finta di non accorgersene. Calendari bizzarri, al...


Alle 9, 30 del terzo giorno iridato il Kigali Convention Rundabout si trasforma in casa Mauritius, oppure in Rondò Mauriziano. Eccola, arrivata ieri in Rwanda, Kimberley Le Court Pleenar, impegnata insieme ai connazionali del team maschile nella prima ricognizione...


E' il turno del Team Time Trial Mixed Relay o se volete della Staffetta Mista ai campionati del mondo di ciclismo in Rwanda. Introdotta nel 2019, la manifestazione è giunta alla sesta edizione senza incontrare però il successo auspicato. Non...


Al Tour of Rwanda 2015, consultando la lista dei partenti, scoprii che Valens Ndayisenga era nato il primo gennaio del 1994, lo stesso preciso giorno-mese-anno in cui era venuto alla luce Jean-Claude Uwizeye. Invece, il primo gennaio del 1988 era...


Dopo sei stagioni spese indossando la maglia della Bardiani diventando, dal 2020 a oggi, uno dei pilastri e dei profili più rappresentativi della formazione di Bruno e Roberto Reverberi, Filippo Fiorelli è atteso da una nuova avventura ricca, per...


Un momento di profonda emozione e di memoria condivisa attende gli appassionati di ciclismo e gli amici del Museo del Ghisallo: martedì 30 settembre, alle ore 17.00, presso il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo si terrà una piccola cerimonia...


Veronese di San Martino Buon Albergo, ha 48 anni, è un armadio di 1, 87 per 87, con il 45 di scarpe e 52 battiti a riposo, diplomato geometra e titolare di un’impresa di costruzioni. Sabato scorso, al velodromo dei...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024