L'INDISCREZIONE. Michele Ferrari a Montichiari

| 21/06/2012 | 12:00
Martedì 12 giugno, a Montichiari, fa caldo. Ma nel velodromo coperto, inaugurato nel 2010, centro federale della pista azzurra che lo utilizza per almeno 120 giorni l'anno, luogo fondamentale per gli allenamenti dopo decenni di viaggi per trovare un'ora libera negli impianti coperti stranieri, fa molto più caldo. Perché intorno alle 13 scende in pista Michele Ferrari.
Sì, il medico ferrarese inibito dal 2002 dalla Federciclismo: non può essere frequentato dagli atleti pena squalifica (sino a 6 mesi) e non può frequentare né centri della Federazione né luoghi in cui si svolgono manifestazioni della Fci. È al centro dell'inchiesta penale della Procura di Padova, è sotto indagine dall'Usada (l'agenzia antidoping americana) per l'affare Armstrong insieme ad altri tre medici/preparatori spagnoli: Del Moral, Celaya, Pepe Martì. Le carte sono lì.

Dalle 13 alle 16, tre ore di intervallo in una giornata dedicata a un mini-raduno degli under 23 e juniores azzurri. In pista arrivano alcuni tecnici francesi che devono sperimentare delle nuove ruote. Ferrari è il loro consulente. È stato chiamato per capire se quelle ruote siano veramente buone. Il dottore è il migliore, si sa: Armstrong ne pretendeva l'esclusiva. Per questo è soprannominato «Testarossa». Cilindrata super del motore.

Hanno prenotato questa fascia oraria in cui, di solito, gli atleti si fermano, mangiano, riposano. Fanno test su test. Forse qualcuno si accorge di questa presenza ingombrante, anche se Ferrari non ama notorietà e visibilità. Verso le 15.30, finito il lavoro, i francesi e il preparatore se ne vanno. La notizia trapela giorni dopo, e crea imbarazzo. Ma bisogna anche dire che il velodromo è un luogo aperto. Per girarci, il prezzo standard è di 100 euro l'ora. E se si chiede la pista in esclusiva, lontano da occhi estranei, come sta facendo sino a giovedì 28 la Nazionale olimpica australiana, basta precisarlo. D'inverno, per esempio, c'è una fascia amatoriale dalle 20 alle 23, tutte le sere. Chi entra, entra. E nessuno chiede la carta d'identità.


da «La Gazzetta dello Sport» del 21 giugno 2012 a firma Luca Gialanella
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COMMENTI
bellissima
21 giugno 2012 14:21 AERRE56
il dott. ferrari un esperto di ruote? di aerodinamica? di meccanica? troppo bella, da ridere a crepapelle. poi sarà esperto di giuda camper, di carbonio, di tessuti tecnici. una vera enciclopedia sto ferrari. ridicolo e ridicoli.

io

21 giugno 2012 15:12 limatore
un posto aperto a tutti.. d'accordo! ma non a quelli inibiti, il divieto riguarda anche luoghi, persone e manifestazioni o no? Questo potrebbe essere oggetto di un ulteriore provvedimento disciplinare? faccio questa domanda a chi magari ne sà di più.

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