
Inizialmente Arvid de Kleijn non doveva venire in Malesia e pensarlo oggi che è riuscito a conquistare la seconda tappa non solo fa sorridere, ma fa comprendere perchè l’olandese del Team Tudor abbia chiesto di cambiare il suo programma. Il pubblico del Tour del Langkawi lo conosce più che bene, nelle sue due precedenti partecipazioni si era portato a casa 4 tappe e la maglia della classifica a punti nel 2023, di certo anche quest’anno non poteva mancare. Se nella frazione inaugurale si era dovuto accontentare di un terzo posto alle spalle di Malucelli e Blikra, ecco che ha deciso di non perdere tempo e di riprendersi immediatamente la rivincita.
«Sinceramente questa mattina non ero molto convinto di come sarebbero andate le cose, alla partenza davvero tanto e non sarebbe stato facile affrontare una corsa in queste condizioni- ha spiegato l’olandese a tuttobiciweb – nel finale i miei compagni di squadra hanno fatto un lavoro incredibile, all’inizio eravamo un po’ indecisi su che lato della strada scegliere ma poi ci siamo lanciati e mi hanno lasciato sulla ruota di Blikra che è stato poi il primo a lanciare la volata. Mi sentivo davvero bene e la cosa più bella di tutte è stata riuscire finalmente a fare una volata potendo dare fondo a tutte le mie energie, dopo l'infortunio non mi era più successo. Sono contento e soddisfatto, finalmente sto tornando quello di un tempo »
Il 2025 di De Kleijn non è andato di certo come sperava, dopo dei buoni piazzamenti in Medio Oriente, una rovinosa caduta nella settima tappa dell’Uae Tour l’aveva messo fuori gioco. La frattura della clavicola aveva costretto l’olandese a stare lontano dalle gare fino a mese di giugno, ma soprattutto a non avere una preparazione completa al pari dei suoi avversari. «A fine febbraio ho avuto una brutta caduta e per diverse settimane non ho potuto usare la bici. E’ stato veramente stressante perché sapevo che dovevo solo aspettare e anche quando tornavo in corsa sentivo di non essere al massimo della forma. Ho chiesto esplicitamente alla squadra di poter venire a questa corsa per il mio legame con la Malesia, ma anche per avere un po’ di occasioni per testarmi sullo sprint, ho fatto di tutto per farmi trovare pronto, ho studiato il percorso, ho cercato di intensificare gli allenamenti ed eccomi qui con questa squadra incredibile» aveva detto qualche giorno fa nella conferenza stampa di apertura, e possiamo dire che gli è bastato davvero poco per centrare il suo obiettivo.
Dopo due giorni di gara sembra più che chiaro che Malucelli e De Kleijn sono al momento i due sprinter più veloci del gruppo e, roadbook alla mano,dovremmo assistere a altre 4 volate. Ormai è lotta aperta tra i due velocisti che condividono anche lo stesso soprannome che i loro fan hanno scelto per loro: il Gorilla. «Mi piace correre con Matteo, è un bravo ragazzo e sono veramente felice che entrambi siamo in ottima forma, possiamo fare una bella sfida ad armi pari. Questa rivalità mi diverte e non vedo l’ora di sfidarci di nuovo, per adesso come vittorie siamo pari. E poi diciamocelo, è proprio bello vedere due ragazzi non tanto alti come noi andare così bene in una corsa.» ha aggiunto de De Kleijn mentre accanto a lui Malucelli lo guardava trattenendo una risata. Poco prima di salire sul podio delle premiazioni li abbiamo visti parlare scherzosamente della tappa, una di quelle rivalità sane che piacciono al mondo del ciclismo. Intanto già domani nella tappa della jungla potrebbe esserci già un’altra possibilità e se queste sono le premesse direi proprio che ci sarà da divertirsi.
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