Giancarlo Bianchi ci spiega i freni a disco per bici da strada

| 09/06/2012 | 08:41
I freni a disco che abbiamo iniziato a vedere sulle MTB nei primi anni '90 ritornano in voga. Ernesto Colnago, con i suoi 80 anni, si dimostra ancora una volta all'avanguardia e li propone, pensate un po', per le bici da strada. Novità interessante, che sta riscuotendo parecchio entusiasmo nel settore, sembra non essere semplicemente un vezzo tecnico ma un'intelligente soluzione da tenere in considerazione per la sicurezza di chi pedala.
Per capire meglio il ruolo e lo sviluppo che questa tecnologia potrà avere nel prossimo futuro abbiamo chiesto un parere a Giancarlo Bianchi, storico meccanico delle due ruote (ha lavorato per squadre come: Vivi Bottecchia, Murella Rossin, Magniflex, Ariostea, Eldor, Mapei, Mg Tech­nogym, Asics, Lampre, Fassa Bor­to­lo, Barloworld, Katusha) e oggi è uomo prezioso per i giovani colombiani della Colombia Coldeportes.

Come funziona? «Un freno a disco è costituito da un disco in ghisa o in acciaio solidale alla ruota il quale viene frenato tramite un sistema a pinza che spinge contro di esso una coppia di pastiglie composte da materiale d'attrito, che, premendo contro il disco contemporaneamente da entrambi i lati, ne causano il rallentamento assieme a quello della ruota. La pressione di spinta della pinza è generata grazie ad un dispositivo idraulico (come sulla maggior parte degli autoveicoli) o meccanico (per esempio per le biciclette)».

Sulle bici da strada i freni a disco possono rappresentare una soluzione interessante?
«Assolutamente sì, se i costruttori si impegneranno a svilupparli potranno costituire una valida soluzione soprattutto in termini di sicurezza. Con il freno a disco si eliminano tutti i problemi derivanti dalle frenate con i cerchi in fibra di carbonio. Eviteremmo molte cadute in caso di pioggia (con l'acqua il pattino non aderisce al carbonio, ndr). Purtroppo nel ciclismo non è come nella Formula 1, se cambia il tempo non possiamo fermarci e sostituire l'assetto delle bici, con questi freni abbatteremmo un rischio notevole. Da quando è nata la bici siamo fermi al pattino, sono cambiati i materiali del cerchio (legno, alluminio, carbonio) e abbiamo assistito all'avvento di numerosi accorgimenti tecnici ma adottare i freni a disco sulle bici da strada sarebbe davvero un grande passo in avanti».

Un limite all'affermarsi di questa novità potrebbe essere il peso dei freni a disco, superiore rispetto a quelli standard? «La differenza di assetto tra una bici col freno classico e quella con il freno a disco è minima, di 150-200 grammi, e se pensiamo che oggi le bici dei professionisti pesano sui 6.4 kg e dobbiamo usare dei pesi per arrivare al peso minimo consentito dall'UCI (6.8 kg, ndr) il problema non si pone. Il cerchio della ruota può tranquillamente essere più leggero rispetto a quello a cui siamo abituati perché non è necessario prevedere una superficie frenante, mentre il telaio deve essere più pesante per supportare il freno a disco, soprattutto la forcella e il mozzo devono essere irrobustiti, comunque volendo anche il disco può essere fatto in carbonio… In Italia abbiamo la migliore ditta al mondo produttrice di impianti frenanti, la Brembo, che sicuramente sarà in grado di inventarsi qualcosa in questo senso per preservare la leggerezza del mezzo».

Aveva mai pensato che si sarebbe arrivati a montare freni a disco sulle bici da strada?
«A dire la verità quattro anni fa alla partenza della Liegi ne parlai con un commissario e mi disse che se nessuno l'avesse proposto ad Aigle difficilmente qualcosa si sarebbe mosso. Qualche tempo dopo Vittorio Algeri, Presidente del Consiglio del Ciclismo Professionistico, mi disse che la mia proposta era stata ascoltata. Posso aggiungere ancora una cosa? L'unico che, ancora una volta, ha saputo cogliere l'attimo è stato Ernestino Colnago. Gli anni passano, ma nel nostro mondo è sempre quello che riesce a guardare più lontano del proprio naso. Chapeau!».

Giulia De Maio
Copyright © TBW
COMMENTI
estetica
9 giugno 2012 11:07 dade75
esteticamente non mi piace molto da vedere , certo che la frenata è 10 volte meglio !!!! una cosa : BIANCHI LE' SEPER BIANCHI N.1

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tadej Pogacar si è laureato campione del mondo per il secondo anno di fila ed è diventato l’ottavo ciclista ad aggiudicarsi almeno due titoli consecutivi, considerando le 92 edizioni corse dal 1927 al 2025. Prima di lui ci erano riusciti...


Inizialmente Arvid de Kleijn  non doveva venire in Malesia e pensarlo oggi che è riuscito a conquistare la seconda tappa non solo fa sorridere, ma fa comprendere perchè l’olandese del Team Tudor abbia chiesto di cambiare il suo programma. Il pubblico del...


Drali Milano si prepara ad una nuova sfida e aggiunge Zenith alla sua già ricca collezione, un modello gravel progettato per affrontare ogni tipo di terreno e situazione. Dal bosco alla ghiaia, dalle strade ai sentieri Zenith non si ferma...


Elena Cecchini resterà con il Team SD Worx-Protime per un'altra stagione. Questo significa che una delle atlete più esperte e affidabili rimarrà con la squadra. Come capitano in corsa, Cecchini svolge un ruolo chiave all'interno del team, sia strategicamente che...


Esordio stagionale per la Ale Colnago Team che ha gareggiato con la sola Rebecca Gariboldi in Svizzera, al Ciclocross Internazionale di Illnau (Radcross Illnau 2025). La ventottenne portacolori del team modenese, guidato da Milena Cavani e dalla pluricampionessa bolzanina Eva Lechner, seppur debilitata da...


Protagonista sfortunato del mondiale, Ilan Van Wilder torna dal Rwanda con un polso fratturato. Il belga, che avrebbe dovuto essere l'ultimo uomo di Remco Evenepoel, è stato coinvolto nelòla cadurta che ha caratterizzato le fasi iniziali della corsa, ha provato...


Quello di Kigali è stato definito il Campionato del Mondo più duro di sempre e a confermare la difficoltà della corsa sono i numeri: dei 165 partenti, solo trenta sono riusciti a tagliare il traguardo. Si parla quindi, di solo...


Anche nella stagione autunno-inverno 2025-26 il team Fas Airport Services-Guerciotti-Premac partecipa ai più importanti cimenti di ciclocross. Nella società presieduta da Paolo Guerciotti l’ex corridore Luca Bramati continua a ricoprire la carica di direttore sportivo.  Ieri la squadra Fas Airport...


I grandi appuntamenti con il ciclismo che entusiasma continuano sulle pagine di tuttobiciweb e Ciclismo Live. Sabato pomeriggio trasmetteremo infatti la diretta streaming de Il Lombardia Under 23, la classica giovanile organizzata dal Vc Oggiono. Sarà l'occasione per vedere nuovamente...


Altra giornata veloce al tour of Langkawi che si è conclusa a Kepala Batas dopo 166 km; questa volta a sorridere è stato Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) che si è preso la rivincita su Matteo Malucelli (Xds...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024