DA TUTTOBICI. Cerami, Nibali e la Sicilia in quel di Liegi
| 05/06/2012 | 09:38 Caro Vincenzo, nelle rubriche mensili non si parla abitualmente di giorni, ma la tua impresa di questa domenica a Liegi, questo tuo secondo posto dietro quel bravo Iglinskiy che è arrivato fra voi due solo penultimo, merita ampiamente questa eccezione. Vedi, immagino idealmente di scriverti, anche se pure io sono del Meridione, per mano e per cuore di un altro ciclista siciliano come te, uno nato tanti anni fa, ed ancora più in giù, geograficamente, - tu di Messina, lui di Misterbianco, provincia di Catania - di te. Vedi, mi sembra di scriverti, per quello che di straordinario e poco fortunato hai fatto in questa domenica di aprile (che in altri sport è stato tanto poco edificante...), per quello che di emozionante hai tracciato sulla strada e sulla Côte des Italiens, tra i tricolori, per delega di Giuseppe, detto “Pino”, Cerami, emigrante e ciclista antico. Lui, che ha compiuto forse novant’anni mentre ti scrivo, - specifico “forse”, perché come raccontava una volta a Pierre Chany, non aveva mai saputo se all’anagrafe fosse davvero esatta come data di nascita il 28 marzo o invece il 28 aprile 1922 -, restò per decenni il ciclista del Sud più profondo che il mondo ciclistico conoscesse. E fu un ciclista generoso, umile, da figlio di italiani emigrati nel 1927, ed arrivati in Belgio, a Charleroi, non per l’ambizione di fare fortuna, no: ma solo per poter lavorare con dignità. E pensa, Vincenzo, tu che il futuro lo hai trovato già in Toscana, che il grande sogno del padre di Pino Cerami era in realtà quello di arrivare negli Stati Uniti: ma il suo viaggio intercontinentale si sarebbe interrotto già alla frontiera francese, per problemi di visto. E la sua America sarebbe stata, al massimo, dunque il Belgio delle nebbie e delle piogge.
E Pino Cerami, quello che in un pomeriggio affacciato su maggio, ti scrive per complimentarsi con te, sarebbe diventato negli anni un corridore di lungo corso e laboriosa dedizione. Avrebbe gareggiato da italiano e da gregario, dal ’47, e pensa che il suo primo Criterium lo vinse proprio a Charleroi, per la felicità del padre, da straniero che si afferma in Belgio. Con un secondo posto misterioso a lungo, per un errore di percorso, al Lombardia del ’53: primo, Landi. E quel siciliano come te, Vincenzo, di un’Italia che mandava prima e dopo ogni guerra i figli a vivere lontano, domestique di Van Steenbergen, Ockers, anche di Coppi, di Kubler, quel siciliano fortissimo, “chiedetelo a Stan Ockers”, un giorno - a 34 anni - avrebbe cambiato vita. Aveva trovato alfine i soldi per pagare il cambio di nazionalità, 40.000 franchi, e alla Peugeot di Gaston Plaud, alla buon’ora, da “belga” avrebbe potuto guadagnare senza ostracismi i gradi di protagonista.
Caro Vincenzo, tu che giustamente speravi che la Liegi di oggi avesse un chilometro in meno, ma sei ancora un ragazzo, pensa che Pino Cerami solo a 38 anni avrebbe vinto la Roubaix e la Freccia Vallone, e nello stesso anno, nel ’60: e che sarebbe arrivato pure terzo al Mondiale, in quella stagione. E che ancora rimane, con la vittoria ottenuta a Pau nel ’63, il vincitore meno giovane di una tappa del Tour de France: 41 anni. Caro Vincenzo, tu che hai lo sguardo fresco puntato all’impresa che verrà e all’attacco puntuale dell’indomani, stai pur certo che Cerami intanto lo hai già raggiunto. Nella passione degli italiani del Belgio e di ogni continente sentimentale che reciti ciclismo. E in quell’almanacco che precisa guarda caso un precedente statistico: 1963, Liegi-Bastogne-Liegi, 1. Melckeenbeeck, 2. Cerami... Già, secondo anche lui, alla Liegi, molto prima di te, una parità siciliana, con un cenno di intesa dall’altra parte del tempo, ed una certezza di futuro. Vedi, Melckeenbeeck e Iglinskiy restano vincitori di una primavera incerta. Tu, come assicura Cerami, i capelli bianchi di un secolo scorso, tu, Vincenzo Nibali, sei già un fiore di maggio.
Quando lo sprint chiama Matteo Malucelli risponde e anche nella terza tappa l'atleta della Xds Astana è andato a segno con tanto di brivido incorporato. Tra lui e Alexander Kristoff c'è stato un vero e proprio testa a testa che...
Una autentica rivoluzione in casa Cofidis: il team francese ha annunciato il nome del nuovo direttore generale: Raphaël Jeune prenderà con effetto immediato il posto di Cédric Vasseur. Jeune lascia così il suo incarico di responsabile delle sponsorizzazioni del marchio Look. Dopo...
L’Italia, con 747 punti, ha concluso al primo posto (in coabitazione con i Paesi Bassi) il ranking per Nazioni del Mondiale in Ruanda, davanti a Francia, Belgio e Spagna. Ricordiamo che il ranking mondiale tiene conto di tutti i...
Parlando di ciclismo siamo abituati a raccontare le imprese dei campioni, il ciclismo dei pogacar e degli evenepoel, quello del giro e del tour, eppure dall’altra parte del mondo c’è un modo completamente diverso di vivere questo sport. Diventare ciclisti...
Ciclisti di tutta la Tuscia, unitevi. Domenica 5 ottobre, alle 12.30, al belvedere Sentinella di Bracciano (Roma, e la Tuscia è quella zona che va dal nord di Roma fino a Viterbo). Una foto, tutti insieme, chi c’è c’è, purché...
Dal 1° al 5 ottobre le strade dei dipartimenti del Drôme e Ardèche (Francia) ospiteranno i Campionati Europei Strada UEC 2025, uno degli appuntamenti più prestigiosi e attesi della stagione ciclistica internazionale. In programma cinque giornate di gare alle quali...
Dopo un breve periodo di recupero il Team MBN Bank Ballan CSB Colpack torna a gareggiare con un finale di stagione decisamente intenso, ricco di appuntamenti di livello assoluto. INFORTUNI. Si parte con un aggiornamento sulla salute di Matteo Ambrosini, caduto a...
Il Trofeo Michele Scarponi ha colpito nel segno, toccando profondamente sia gli atleti che gli addetti ai lavori, non solo per l’ottimo contenuto tecnico della manifestazione, ma soprattutto per la sua valenza emotiva: un tributo all’Aquila di Filottrano, a otto...
Ciclismo giovanile di qualità ad Urbisaglia per il Papà Elio Gran Premio GiorgioMare che quest’anno è diventato un appuntamento di riferimento nel finale di stagione per il ciclismo su strada. Sabato 27 settembre in scena le cronometro per le categorie...
Domenica è andata in scena la sessantunesima Giornata Nazionale della bicicletta del Ghisallo: quattro gare giovanili partite da quattro località differenti si sono concluse tutte sul colle a poche pedalate dal Santuario e dal museo cari a tutti gli amanti...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.