TOUR. E' festa per gli States; è festa per la Garmin

| 04/07/2011 | 19:13
La Garmin-Cervelo colpisce ancora. Come l’Impero nella saga di George Lucas, così oggi a Redon la squadra diretta da Jonathan Vaughters ha mostrato al resto del gruppo la propria superiorità in pianura.
Un lavoro impeccabile della maglia gialla-iridata Thor Hushovd e una scivolata di Samuel Dumoulin, che ha spaccato il plotone lasciandosi a giocare la tappa una decina di concorrenti, hanno portato, su un piatto d’argento, la vittoria all’americano Tyler Farrar, che festeggia così nel migliore dei modi il 4 luglio, l’anniversario di fondazione degli Stati Uniti.
«Tutto è andato alla perfezione, i miei compagni sono stati fantastici e per me gli ultimi 150 metri sono stati quasi facili- esulta Farrar, alla prima vittoria di tappa alla Grande Boucle, dopo sei podi parziali -. La prima volata del Tour è la più difficile dell’anno e la squadra, che già ieri ha dimostrato il suo valore, oggi ha ribadito quanto è forte. Questa vittoria mi dà una gioia particolare anche perché, da quando ho deciso di tornare in bici dopo la scomparsa del mio amico Weylandt, volevo fare qualcosa di speciale per onorare la sua memoria».
Thor Hushovd si spartisce con il compagno onore e podio. «Oggi avevamo due obiettivi: tenere la maglia di leader e vincere la tappa, e li abbiamo raggiunti entrambi. Che inizio di Tour!».
Dai trionfatori agli sconfitti, che oggi sono Mark Cavendish, che non è andato oltre il quinto posto dietro anche a Feillu, Rojas e Hinault, e i suoi compagni dell’HTC-High Road. «Fino agli ultimi 2 km abbiamo lavorato bene, siamo stati uniti- si difende Matthew Goss, vincitore della Sanremo e penultimo uomo di Cavendish- Poi c’è stata confusione e ho perso Renshaw e Cav. E’ normale che ogni tanto le cose non vadano bene, ma noi restiamo concentrati e ci proveremo di nuovo alla prossima occasione». Mark Renshaw si affida ai ricordi, piacevoli, dell’anno scorso: «E’ vero, oggi, vuoi per il vento vuoi perché Cav non era al top, abbiamo perso male. Ma anche l’anno scorso non abbiamo disputato le prime due volate e a siamo comunque arrivati a Parigi con cinque vittorie di tappa: da mercoledì ci riproviamo e non perdiamo d’occhio neppure la maglia verde».
Laconico il commento di Cavendish: «Dall’ultima curva non sono uscito bene, oggi non ero io il più veloce».

da Redon Francesco Cerruti
Copyright © TBW
COMMENTI
LE RIVALITA'
4 luglio 2011 20:42 jaguar
Stavo facendo una considerazione vedendo tutte le notizie: I commenti sono a zero!!!!!!!!! Il dibattito si accende solo se di mezzo c'è Riccò...meditate gente....tutti gli sport senza "il grande campione ma personaggio odiato" non esistono.......solo noia come al recente giro d'Italia e già si intravede la stessa cosa la Tour.
C'è qualcuno che possa dire qualcosa al rovina ciclismo Di Rocco!!!!! ma che bravone!!!!!

Ale jet
4 luglio 2011 23:03 ale63
POVERO PETACCHI COMPLETAMENTE DIMENTICATO DAI SUOI... TRENO INESISTENTE!!! PECCATO PERCHE' A 37 ANNI AVREBBE ANCORA LE PONTENZIALITA' PER VINCERE ALMENO TRE TAPPE AL TOUR! PURTROPPO NELLA LAMPRE QUESTO NON SUCCEDERA'.. E' ANCHE COLPA SUA, NON HA MAI ACCETTATO LE OFFERTE SI GROSSE EQUIPE ESTERE BEN EQUIPAGGIATE PER AIUTARLO NEGLI SPRINT, PECCATO DAVVERO! ALE

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Elisa Longo Borghini è arrivata da poche ore in Ruanda e al microno dell'inviato RAI Ettore Giovannelli ha dichiarato " Il percorso di questo mondiale è molto duro, sembra una classica e le salite sono simili a quelle delle Classiche...


Giovanni Davite, Console Onorario d’Italia a Kigali, dopo aver fatto visita alla selezione azzurra nei primi giorni di questo Campionato del Mondo, offrirà questa sera un ricevimento ai componenti della Nazionale, tra questi anche il Presidente della Fci Cordiano Dagnoni....


La storia siamo noi, nessuno si senta offeso, ma questa storia ci ferisce. Un po’ di storia il ciclismo italiano l’ha scritta e la sta scrivendo, malgrado tutto, anche se c’è chi fa finta di non accorgersene. Calendari bizzarri, al...


Alle 9, 30 del terzo giorno iridato il Kigali Convention Rundabout si trasforma in casa Mauritius, oppure in Rondò Mauriziano. Eccola, arrivata ieri in Rwanda, Kimberley Le Court Pleenar, impegnata insieme ai connazionali del team maschile nella prima ricognizione...


E' il turno del Team Time Trial Mixed Relay o se volete della Staffetta Mista ai campionati del mondo di ciclismo in Rwanda. Introdotta nel 2019, la manifestazione è giunta alla sesta edizione senza incontrare però il successo auspicato. Non...


Al Tour of Rwanda 2015, consultando la lista dei partenti, scoprii che Valens Ndayisenga era nato il primo gennaio del 1994, lo stesso preciso giorno-mese-anno in cui era venuto alla luce Jean-Claude Uwizeye. Invece, il primo gennaio del 1988 era...


Dopo sei stagioni spese indossando la maglia della Bardiani diventando, dal 2020 a oggi, uno dei pilastri e dei profili più rappresentativi della formazione di Bruno e Roberto Reverberi, Filippo Fiorelli è atteso da una nuova avventura ricca, per...


Un momento di profonda emozione e di memoria condivisa attende gli appassionati di ciclismo e gli amici del Museo del Ghisallo: martedì 30 settembre, alle ore 17.00, presso il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo si terrà una piccola cerimonia...


Veronese di San Martino Buon Albergo, ha 48 anni, è un armadio di 1, 87 per 87, con il 45 di scarpe e 52 battiti a riposo, diplomato geometra e titolare di un’impresa di costruzioni. Sabato scorso, al velodromo dei...


L’italiana Silvia Perisco ha deciso di continuare la sua carriera per altre tre stagioni con UAE Team ADQ. La 28enne bergamasca ha firmato un rinnovo di contratto fino alle fine della stagione 2028.Un percorso iniziato ormai tre stagioni fa e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024