David Millar rimesso in libertà

| 24/06/2004 | 00:00
Il campione del mondo in carica a cronometro, lo scozzese David Millar, è stato interrogato dalla polizia nel quadro di una inchiesta su un traffico di prodotti dopanti che ruoterebbe intorno alla sua squadra, la Cofidis. Millar è stato sentito, per ora solo in qualità di testimone - in base alla rogatoria emanata dal giudice istruttore di Nanterre, Richard Pallain - e poi rimesso in libertà in mattinata. Altre otto persone sono indagate per la stessa vicenda: i corridori Cedric Vasseur, Philippe Gaumont, Robert Sassone, Mederic Clain, Marek Rutkiewicz e Daniel Majewski; il massaggiatore Boguslaw Madejak; il direttore sportivo di una squadra di terza divisione, Oleg Kozlitine. Millar era stato fermato martedi' sera mentre cenava in un ristorante di Biarritz, da agenti della squadra antidroga di Parigi che avevano anche proceduto a perquisire il suo domicilio nella cittadina francese. Il ciclista, secondo quanto riferito da una fonte giudiziaria, sarebbe sospettato non solo d'aver assunto sostanze dopanti, ma di aver preso parte al traffico delle stesse. La Cofidis, che nel frattempo ha rescisso i contratti di Gaumont e Clain, ha espresso ''rammarico'' per il fermo di Millar a pochi giorni dall'inizio del Tour de France. Il direttore sportivo del team, Francis Van Londersele, ha tenuto a sottolineare che la posizione del corridore è di semplice teste. «E' comunque un peccato che si aspetti di essere alle soglie del Tour (che inizia il 3 luglio, ndr) per interrogare un atleta - ha aggiunto - quando l'inchiesta va avanti da oltre un anno. Capisco che la giustizia deve fare il suo corso, ma avrei preferito maggiore tempestività».
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