CASO BERRUTI. Il sindaco di Cesenatico risponde e attacca
| 06/05/2011 | 14:06 “Livio Berruti avrebbe fatto meglio a rimanere nell'ombra, in silenzio, piuttosto che ritornare alla ribalta con giudizi sommari, ispirati da personale antipatia, usando argomentazioni inappropriate e senza senso – commenta così il sindaco di Cesenatico Nivardo Panzavolta a seguito dell’intervista rilasciata da Berruti a TuttoSport - dando invece grande credito ai campioni del passato (quando i controlli antidoping nemmeno esistevano e gli abusi di anfetamine erano all'ordine del giorno, come tutti sanno), ovvero a campioni odierni, sospesi dalle gare per essere risultati positivi ai controlli, salvo poi (dopo però) confessare. Berruti non si ferma neanche davanti all'obiezione del giornalista, quando gli dice che comunque Pantani non è mai stato trovato positivo ai controlli antidoping; non importa, il pregiudizio supera ogni ragionamento e così Berruti continua ad infangare la memoria di un grande campione, che ha entusiasmato milioni di italiani, francesi, americani, tedeschi e tifosi di tutto il mondo intero. Cosa direbbe Livio Berruti se qualcuno insinuasse che un bianco come lui “non poteva battere i neri americani, che questo era impossibile”? Lui, Berruti non è mai stato trovato positivo all'antidoping... ma neanche Marco Pantani! E allora lo lasci riposare in pace e non offenda la sua memoria e con essa l'amore che tanti appassionati di ciclismo nutrono per il Pirata, e affollano la sua tomba al cimitero dove è sepolto, ogni giorno dell'anno, e non mancano di visitare lo Spazio Pantani che la Fondazione a lui dedicata gestisce con vera passione. Marco – continua il sindaco - non ha accettato la condanna sommaria a cui l'ambiente e la stampa lo hanno sottoposto e questo lo ha portato alla rovina di se stesso e infine alla morte. Ma lui era un vero grande campione, era il più forte quando la strada cominciava a salire, l'unico capace di tenere incollati allo schermo tanti appassionati, gente che ha cominciato a guardare le gare ciclistiche solo per merito suo, per merito del Pirata. E allora il signor Berruti chieda scusa alla famiglia, agli amici ed ai tifosi di Marco, perchè questo è l'unico modo per riacquistare credibilità agli occhi del mondo”.
Mi fa piacere che il Sindaco di Cesenatico riprenda letteralmente il mio concetto circa l'impossibilità di vittoria di un bianco contro i formidabili velocisti neri americani ergo anche Berruti ha avuto un aiuto ( leggere il mio intervento sull'articolo precedente)!!!!!!Berruti ha davanti a se ora una sola strada:chiedere scusa a tutti ed in primis a Pantani, alla sua famiglia ed a tutti gli sportivi italiani.POI DEVE SPARIRE DALLA SCENA perchè è una persona vuota ed arrogante-
vediamo se stavolta qualcuno mi risponde
6 maggio 2011 15:26pickett
Ripeto la mia vecchia domanda:perchè l'entourage di Pantani cercò di corrompere i proprietari dell'hotel di San Remo dove il Pirata alloggiava quella famosa notte del raid dei NAS?Perchè l'entourage di Pantani chiese ai proprietari dell'hotel di testimoniare il falso al processo?Troppo facile ricordarsi quello che fa comodo,e dimenticarsi il resto.
6 maggio 2011 15:45dellaMancha
T'ho già risposta più volte ma, evidentemente, non c'è peggior sordo.... Questo è quanto dicono queste persone ed è assolutamente non dimostrabile. Le stesse persone, in udienza alla Procura Coni, a precisa domanda dell'avvocato di Pantani, dicono di non aver mai visto Marco entrare o uscire da quella stanza. L'unica prova, relativamente alla siringa di Montecatini, sarebbe stata l'analisi del DNA sulla siringa, prova richiesta da Pantani ma negata dal PM che rifiutò l'incidente probatorio. Poi il PM proclamò la propria incompetenza territoriale e il processo è praticamente finito. Dopo che Marco si era fatto una squalifica di otto mesi senza uno straccio di prova.
6 maggio 2011 15:55pickett
Il"Corriere della Sera" non parlava di siringhe,ma di una flebo di insulina legata ad una gruccia nella camera del Pirata.Guarda che io di Pantani ero tifosissimo,e Berruti so a malapena chi fosse.Ma bisogna dire le cose come stanno,anche se dispiace.
solidale
6 maggio 2011 16:03dinross
Pienamente solidale con il sindaco di Cesenatico.
Berruti, da persona intelligente quel'è, poteva risparmiarsi queste affermazioni, e continui a godersi i suoi 11-12 secondi che lo hanno reso famoso.
...grande Marco
6 maggio 2011 19:40dellaMancha
No, ti sbagli grossolanamente. Le dichiarazioni della proprietaria dell'albergo che citi continuamente si riferiscono al rinvenimento di una siringa di insulina a Montecatini, infatti è la proprietaria dell'albergo di Montecatini.( Non flebo, non c'entra nulla. Le flebo attaccate alle grucce erano quelle trovate nel blitz di Sanremo dove invece, a Pantani, non trovarono proprio nulla). Cosa stranota a tutti e verificabile facilmente. Quando si spara su un morto per far vedere quanto si ami la verità, almeno ci si informa. La vicenda complessa di Pantani con la giustizia la conosco benissimo, più di quanto tu possa immaginare.
A ROMA DICONO......
6 maggio 2011 21:40jaguar
A Roma dicono: dije de si e daje da beve!!!!!Pickett vuole fare il primo della classe ....allora damoje da beve!!!!! ma se insiste a Roma c'è un altro detto....ma è meglio non dirlo ma sarebbe adattissimo per il caso.
jaguar
7 maggio 2011 00:33pickett
Le minacce tienile a casa tua a Roma,carissimo burino.Se a Pantani,a San Remo,non trovarono nulla,per quale motivo vene squalificato?Ma voi credete davvero che Pantani non si sia mai dopato,o fate solo finta?Se ci credete davvero,è preoccupante per voi.
7 maggio 2011 08:46dellaMancha
Prese la squalifica per la SIRINGA DI MONTECATINIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!! De coccio eh?
Senza che fosse mai fatta la prova del DNA.
Dopato? Ci sono dei protocolli, sei dopato se ti beccano positivo, altrimenti si può insinuare tutto di tutti. E' rigore quando arbitro fischia. L'ematocrito alto era un fermo a tutela della salute, tanto è vero che nel 2000 la stessa UCI aggiunse il valore dell'emoglobina per poter fermare. Con il test del 2000, Pantani avrebbe potuto finire il Giro del 1999.
7 maggio 2011 08:48dellaMancha
Comunque a quel test di Campiglio c'era un ciclista con 49,9. Adesso fa il commentatore televisivo. Pantani difese la sua privacy, a dimostrazione che anche quanto dice Berruti sulla sua tracotanza .... è fatta fuori dal vaso.
Non fare il furbo!
7 maggio 2011 14:05pickett
Montecatini non c'entra nulla;la flebo con l'insulina venne trovata nella stanza di Pantani a SanRemo.E ad accusare l'entourage di Pantani di corruzione fu un uomo ,non una donna.Se permetti,ritengo + attendibile il Corriere della Sera che il Corriere De la Mancha...E Pantani figurava anche nell'elenco di Fuentes,non dimentichiamolo.Così si spiega la sua "resurrezione" al Giro del 2003,dopo alcune stagioni nelle quali non teneva le ruote neppure dell'ultimo dei suoi gregari.
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