| 28/04/2011 | 14:34
Matteo Rabottini vince la quinta tappa del Giro di Turchia sorprendendo tutti, in primis se stesso.
Il portacolori della Farnese Neri, nella frazione più lunga del 47° Presidential Tour of Turkey ha conquistato il suo primo centro da professionista grazie a una fuga di 200 km e una perfetta azione da finisseur. Il figlio di Luciano Rabottini, vincitore della Tirreno-Adriatico del 1986, ha avuto la meglio sui nove compagni di fuga con i quali è stato protagonista dell'azione decisiva, nata dopo appena venti chilometri di corsa. Rabottini ha allungato all'ultimo chilometro e nel finale è riuscito a conservare una ruota di vantaggio sul russo Alexander Efimkin (Team Type 1), che ha recuperato a velocità doppia. Al terzo posto un altro giovane italiano, Enrico Magazzini (Lampre Isd), all'arrivo davvero deluso per l'importante possibilità persa.
«Sono venuto qui per allenarmi, portare a casa una tappa è una soddisfazione immensa perché arriva davvero inattesa. Questa mattina è come se avessi fatto una scommessa partendo a 20 km dalla partenza con il forte vento in faccia e tutti i su e giù che ci aspettavano. Man mano che i chilometri passavano io e i miei compagni di avventura abbiamo iniziato a credere di potercela fare, finché ce la siamo giocata proprio nel finale. Agli ultimi 500 mt ho capito di aver vinto, anche se Efimkin stava tornando sotto» ha detto il ventitreenne abruzzese. Che aggiunge: «Ieri avevo detto a papà di guardare la tappa in televisione, ma alla fine ho preferito risparmiare energie per oggi». E pensando al futuro: «Non ho idea di che corridore potrei diventare. Penso potrei andare bene nelle corse a tappe, anche se non ne ho mai vinta una. Sono versatile, ma devo ancora scoprirmi».
Raggiante, non dimentica di ringraziare chi gli è sempre stato vicino: «Ci tengo a ringraziare Luca Amoriello e Leonardo Canciani che mi hanno supportato molto dall'ammiraglia in questa lunghissima giornata, Valentino Sciotti della Farnese che è forse l'unico ad aver creduto sempre in me e il mio ds Stefano Giuliani».
Matteo, come detto ha sorpreso tutti, ma il suo ds Luca Scinto ne ha fatta a lui ancora una più grossa. «Volevo una dimostrazione da lui ed è arrivata. Sarà al via del Giro, insieme in una squadra competitissima». Il nuovo leader della classifica generale è lo statunitense Peterson della Garmin Cervelo, che ha approfittato della resa del gruppo, giunto ad oltre dieci minuti di distacco.
Giulia De Maio
Ordine d'arrivo
1. Matteo Rabottini (Farnese Vini) in 5.51'25"
2. Vladimir Efimkin (Type 1)
3. Enrico Magazzini (Lampre-ISD) a 3"
4. Thomas Peterson (Garmin-Cervélo)
5. Thibaut Pinot (FDJ)
6. Lucas Euser (Spidertech)
7. Cameron Wurf (Liquigas Cannondale)
8. Ronand Van Zandbeek (Skil-Shimano)
9. Andrey Zeits (Astana) a 14"
10. Eloy Ruiz (Andalucía-Caja Granada) a 25"
Classifica generale
1. Thomas Peterson (Garmin-Cervélo) in 22.49'41"
2. Cameron Wurf (Liquigas Cannondale) a 27"
3. Vladimir Efimkim (Type 1) a 29"
4. Andrey Zeits (Astana) a 1'42"
5. Thibaut Phinot (FDJ) a 2'02
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