Andrea Bartali: ciao Sandra, salutaci Raimondo

| 21/09/2010 | 19:21
Il saluto alla frizzante Sandra Mondaini arriva anche dal mondo del ciclismo e più precisamente da casa Bartali dove la Signora del piccolo schermo era spesso ospite. «La scomparsa di Vianello ci ha molto colpito ed ora ci è arrivata la notizia anche di Sandra. Io e la mamma ci uniamo al dolore ed al cordoglio di tutti perché per noi, Sandra era una di famiglia - sono le parole di Andrea Bartali, primogenito del grande Gino - quando negli anni ‘50 e ‘60 arrivava a Firenze la tournée de “La rivista”, rimaneva per una settimana, e Sandra che ne era la prima donna, veniva sempre a trovare i miei genitori passando degli interi pomeriggi a giocare a canasta con la mamma. Due giocatrici davvero accanite ma per Sandra era un modo di rilassarsi in attesa di andare in scena a teatro la sera. C’era un rapporto famigliare nonostante gli impegni dei miei genitori ed i loro fossero davvero tanti. Ricordo che infatti si sentivano e si davano appuntamenti a lunga scadenza ma non perdevano mai occasione per stare insieme quando gli impegni di entrambi lo consentivano».
Ed è sempre la  famiglia Vianello che ha reso famoso il tormentone bartaliano “E’ tutto sbagliato, è tutto da rifare”.
«Vianello e Tognazzi erano i due protagonisti del “Dopo Giro” - ha raccontato Andrea - uno vestiva i panni del giornalista e l’altro quelli di mio padre facendogli il verso ripetendo spesso quella frase fino a farla diventare un modo di dire comune. Con Sandra poi, ci legava la forte simpatia e la stima che lei ci ha dimostrato in tante occasioni con quel suo modo semplice ma intenso come solo lei sapeva fare. Ciao Sandra, salutaci Raimondo».

Laura Guerra
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