Mariano Piccoli: non ho nulla a che fare con il doping

| 14/07/2010 | 16:50
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
«Intervengo personalmente, questa volta, per  togliere di mezzo insinuazioni e dubbi, dopo la pubblicazione della notizia circa la perquisizione da parte dei militari della Guardia di Finanza, della quale sono stato oggetto domenica scorsa a Villa del Conte (PD), poco prima della partenza di una gara alla quale ha partecipato la formazione del Team Trentino. Premetto che la perquisizione riguardava in primis terze persone e me soltanto di riflesso, per il ruolo svolto nell’ambito dell’attività agonistica della mia squadra.
Il magistrato padovano, titolare dell’indagine – originata dall’inchiesta giudiziaria sul Giro Bio dei dilettanti – chiedeva ai finanzieri di reperire sostanze dopanti, quali Cera, testosterone, efedrina.
Di tutto questo, la perquisizione non ha evidenziato nemmeno l’ombra: semplicemente perché la squadra della quale sono il direttore sportivo è pulita, al di là di ogni dubbio. I miei corridori sono stati sottoposti a più di dieci controlli medici personali in questa stagione. Ed, in ogni caso, il contratto che ci lega agli sponsor prevede il licenziamento immediato di chi sgarra, in qualsiasi modo.
Ciò per dire che, alla base del rapporto professionale – mio e degli atleti – con la società, vi è prima di ogni altra cosa la questione etica.
In effetti, la perquisizione ha portato al sequestro di alcuni farmaci: 2 (due) pastiglie di caffeina, da molto tempo cancellata dall’elenco dei farmaci proibiti, 1 (una) pastiglia di Tefamil, un vasodilatatore che non è prodotto dopante e serve per curare e prevenire l’asma bronchiale. Un farmaco per il quale comunque l’atleta che ne fa saltuario uso, dispone di regolare ricetta medica.
Tutto qui, documentato nel verbale della Finanza.
Siamo, come si capisce, lontani anni luce dal doping. Ci troviamo piuttosto nell’ambito di normalissimi presidi medici ai quali chiunque – non solo gli atleti – può far ricorso nella quotidianità del bisogno.
Trovo per questo profondamente ingiuste le ombre – anzi, ben più che ombre - che certa cronaca (mi riferisco soprattutto ad un organo di stampa veneto, secondo il quale sarei addirittura “indagato”) ha gettato sulla mia persona, sulla società sportiva che rappresento, sul mio lavoro, sui miei atleti.
Lo trovo ingiusto per l’impegno che stiamo profondendo, con l’idea di raccogliere ed organizzare le forze migliori del ciclismo trentino per traghettarne gli elementi più meritevoli verso il professionismo. Ma anche per l’entusiasmo, la passione, il tanto tempo che spendiamo in favore di questo sport, per corrispondere all’entusiasmo ed alla passione dei tanti che ci seguono, alle speranze delle piccole società che alimentano con altrettanta dedizione e pazienza la tradizione e la cultura della fatica sportiva e che vedono nel GS Team Trentino un punto di approdo per i propri atleti migliori.
Lo trovo ingiusto anche per l’impegno – oneroso, credeteci -  nell’organizzare proposte ed appuntamenti di qualità, che danno lustro al Trentino sportivo.
Si spara, frequentemente, talvolta a ragione, sul ciclismo. Non invoco, a sua difesa, le colpe – magari meno perseguite – degli altri. Ma considero che proprio dal ciclismo, molto più che da altri, viene un grande sforzo di trasparenza e pulizia.
Ricambiarlo con resoconti quantomeno ingenerosi, se non addirittura falsi, significa voler colpire ad ogni costo, a sensazione, senza curarsi della verità.
Sul piano sportivo risponderemo con la coerenza, con la continuità e la serietà del nostro lavoro.
Sul piano giuridico, chiederemo, attraverso gli strumenti che abbiamo individuato con i nostri avvocati, che sia  resa giustizia alla nostra reputazione ed alla nostra onorabilità.

Mariano Piccoli»
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COMMENTI
!!!!!!! ???????
14 luglio 2010 17:20 trame
E ORA A CHI CREDERE...........

riflessione
14 luglio 2010 18:35 bubu
chiedo al direttore: secondo lei è stata una scelta azzeccata "sparare" la notizia su piccoli (copiandola da un giornale e un giornalista che si sta rivelando male informato), senza avere dati concreti in mano?

Ok la replica, ma ormai il danno è fatto: vista la vostra notizia Piccoli e i suoi ragazzi sono per molti dei "dopati", gente che si porta la farmacia al via delle corse.

Ok le vendite, ma l'informazione non deve essere un business...

C'E' SOLO DA PIANGERE
14 luglio 2010 18:42 scatto
come dice piccoli i finanzieri prima di una corsa cercavano prodotti che non si fanno prima delle gare ma durante la settimana e io penso che i finanzieri non siano degli sprovveduti,COMUNQUE NON CERCATE DI FARCI RIDERE PERCHE' C'E' SOLO DA PIANGERE.

14 luglio 2010 18:59 teoottico
Ma ci sono ciclisti che fanno agonismo con L'asma bronchiale?????? non lo sapevo

SOLO SUI FATTI
14 luglio 2010 19:58 jaguar
Come volevasi dimostrare ......vero GIUSTIZIALISTI?....comunque!!!!!!

CHE CONFUSIONE!
14 luglio 2010 20:32 stargate
Al contrario di altri -quelli che l'amico Jaguar definisce giustizialisti e che io preferisco chiamare forcaioli- non sono depositario della verità, quindi notizie come quella che commento ora suscitano perplessità e dubbi. In primo luogo, devo dire che è doveroso il diritto di replica concesso a Piccoli, ma voglio puntare l'attenzione sulla difesa argomentata, che dovrà essere eventualmente smontata da chi di dovere. Certo è che le notizie vanno date in maniera corretta, senza ambiguità nè, tantomeno, imprecisioni che possono condurre su una strada sbagliata. Se poi Scatto ritiene che la semplice perquisizione sia una prova di colpevolezza, il limite del ragionamento è, per fortuna, tutto suo e di chi la pensa allo stesso modo. Fermo restando che bisogna acclarare la verità in maniera inconfutabile.

14 luglio 2010 20:57 maxspeed2
adesso io vorrei sapere queste persone che senza motivo e senza sapere le cose hanno gli attributi per chiedere pubblicamente scusa e parlo di questi:

tutto scontato
scatto

CHE SCHIFO !!!!
The rider

verità Fanini
pietrogiuliani

ma cosa pretendete
cimo

Via gli ex
discesaesalita

FINTI TONTI
runner

e quelli ke vanno dalla padella all brace??
piciak

Bravo Giuliani
bloom

direttore
14 luglio 2010 22:36 claudino
caro direttore prima di mettere la foto e le varie accuse che non esistono ci pensi 2 volte va bene farsi pubblicita ma....

siamo alle solite
15 luglio 2010 08:10 ettore65
comunque, siamo alle solite.
DOPING O NO, DUBBI, COLPEVOLEZZE, OGNI VOLTA CHE NEL CICLISMO C'E' SOLO IL DUBBIO CHE UNA PERSONA SIA COLPEVOLE, SENZA PRIMA AVERE VERIFICATO CIO' LA NOTIZIA VIENE SPARATA ORAMAI SENZA SCRUPOLI AI QUATTRO VENTI; COME MAI??
COME MAI QUESTO NON SUCCEDE IN ALTRI SPORT, DOVE CASI CERTI DI DOPING VENGONO POSSIAMO DIRE "ACCENNATI" IN QUALCHE TRAFILETTO??
FACCIAMO ANCHE QUALCHE SEMPLICE ESEMPIO RECENTE?
BOONEN........... (pagine di gazzetta ricordate?)
CAROZZIERI .........(Palermo quanti articoli avete visto?)
FLACHI ............(Sampdoria quanti articoli avete visto?)
TUTTI CON LO STESSO PRODOTTO
BORRIELLO non so' che prodotto (Milan quanti articoli, era anche nel giro nazionale)
QUANTI ESEMPI SIMILI SI POTREBBERO FARE!
MAH!!!!!!! NON CAPISCO QUESTA "IMPARZIALITA'" DEI GIORNALI; IO FARE UNA PROPOSTA FORSE IMPOSSIBILE: BOICOTTIAMO LA STAMPA FINCHE NON SIA PIU' PARZIALE NEI CONFRONTI DI TUTTI GLI SPORT.
CIAO

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