Ardigò lascia la carica di presidente del comitato Milanese

| 22/04/2010 | 11:20

Giuseppe Ardigò si è dimesso dalla carica di Presidente del Comitato provinciale Milanese della Federazione Ciclistica Italiana. Motivi personali hanno indotto Ardigò a mollare tutto dopo una vita trascorsa nel mondo del pedale. Per 32 anni è stato dirigente della FCI e da 14 ricopriva la carica di presidente Milanese oltre ad essere un componente della commissione nazionale per le attività periferiche. "Ho ricevuto molte soddisfazioni ma anche molte delusioni - ha detto Ardigò-. In tutti questi anni credo di aver fatto il mio dovere con onestà e umiltà. Ringrazio tutti e in particolare le società e i loro dirigenti dai quali ho sempre avuto un grande sostegno".

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COMMENTI
22 aprile 2010 11:52 madison
Rimarrà un grande vuoto all'interno della FCI e del Comitao Provinciale di Milano, grazie per tutto quello che hai fatto Presidente, grazie soprattutto per esserti levato di torno!

che peccato
22 aprile 2010 12:06 scratch
Che peccato, dopo soli 32 anni lascia una carica federale e pensare che è uno dei dirigenti più giovani. Se non sbaglio, negli ultimi anni, questa è già la seconda o la terza volta che Ardigò si dimette; a questo punto mi sorge spontanea una domanda: che sia la volta buona?

finalmente.
22 aprile 2010 14:38 jack
finalmente una buona notizia per tutti.
le cose potranno solo migliorare, perchè far peggio di lui sarà veramente difficile.
speriamo solo che non sia uscito dalla porta...per rientrare da qualche finestra...
14 anni di agonia ci sono bastati...

finalmente
22 aprile 2010 15:01 luciano55
finalmente, fra tante cattive notizie era ora che ne arrivasse una buona. Ora, forse, anche il comitato milanese potrà uscire da un lungo periodo di buio...Sperando che questa dimissione sia quella definitiva!

dimissioni
22 aprile 2010 17:50 fabio perego
Commento la notizia solo perchè, ho ricevuto qualche sms e qualche telefonata da amici che più o meno scherzosamente mi "accollano" la paternità di uno dei nick name che hanno scritto (chi scratch, chi madison e chi jack ...).
Sarei ipocrita a dirmi dispiaciuto per le dimissioni di cui si parla nell'articolo, e per questo mi asterrò da qualsiasi commento, sappiate però che personalmente se devo dire qualcosa a qualcuno, come mia abitudine mi firmo con nome e cognome, non con uno pseudonimo di comodo, la lettera che mi è "valsa" una denuncia alla Procura Federale (risoltasi poi con'una ammonizione a mio carico) da parte del personaggio in questione penso sia la prova più lampante, ho avuto modo di esternare quello che era il mio pensiero nelle sedi opportune.
Concedetemi solo il rammarico di non aver mai potuto chiarire in un incontro riservato all'interno del CRL (a cui più volte mi sono personalmente reso disponibile) la situazione oggetto delle tensioni.
Cordialità, Fabio Perego

Nicknames
22 aprile 2010 20:08 barbas
Be...Tutti si aspettavano un commento dal buon Perego ed ogni mezzo è utile per raggiungere il fine.

"barbas" ???
22 aprile 2010 21:57 fabio perego
Come dicevo, io non mi nascondo dietro uno pseudonimo, io mi firmo, ma nel ciclismo il confronto "faccia a faccia" come ho scritto sopra non è cosa per tutti!!
Grazie a "barbas" per l'opportunità di precisazione offertami ........
Fabio Perego

Grazie Giuseppe
23 aprile 2010 11:12 Walterone
Un grazie ed un abbraccio a Giuseppe Ardigò per l’impegno profuso e l’attività orientata prettamente alla promozione della bici tra i più piccoli.
Ho avuto più volte l'occasione di vederlo all'opera presso scuole o in manifestazioni giovanili e di leggere negli occhi dei bambini l’entusiasmo di “cavalcare” una bici più grande di loro nell’affrontare impegnative gimkane, invincibili eroi tra gli applausi del pubblico. Il tutto nella cornice di un’estesa metropoli, quella milanese, tra le più ostili al mondo alla cultura delle due ruote a pedali. Spero vivamente che anche il successore di Ardigò abbia a cura la promozione del ciclismo tra i più piccoli, veicolo di educazione e crescita attraverso il gioco della bicicletta.

Walter Brambilla

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