Valverde rischia molto: pronti due anni di squalifica
| 17/03/2010 | 09:07 Alejandro Valverde rischia seriamente di essere squalificato per due anni interi. È questa, infatti, la sanzione che l'Ucu pare intenzionata a comminare al corridore murciano, al termine dell'iter giudiziario attualmente in corso. La sconfitta patita ieri davanti al Tas, per Valverde è stata certamente pesante, pesantissima: il documento del Tribunale Arbitrale dello Sport ribadisce ancora una volta in maniera inequivocabile come la sacca numero 18 dell'Operacion Puerto contenesse sangue dopato con Epo e appartenesse a Valverde. La cui linea difensiva - negare tutto da una parte e affidarsi a presunti vizi formali nel procedimento - evidentemente non ha pagato. Domani e dopo il Tas tornerà ad occuparsi di Valverde per discutere del ricorso presentato da Uci e Wada nei confronti del corridore e soprattutto della Federazione Spagnola, rea di non aver mai aperrto un procedimento nei confronti del corridore. Il dibattimento sarà agile e veloce, poche ancora le testimonianze da aggiungere alle tante già raccolte finora e sentenza attesa entro metà aprile. In caso di vittoria, l'Uci ha intenzione di estendere a tutto il mondo la squalifica comminata a Valverde in Italia e per farlo avrebbe due strade: duplicare i tempi italiani, con squalifica che termina l'11 maggio 2011 e cancellazione di tutti i risultati ottenuti da Valverde nell'ultimo anno, oppure una nuova squalifica planetaria di due anni. Ed è proprio questa la strada che la Federazione Internazionale sembra intenzionata a percorrere.
Finalmente un po di giustizia sta per essere fatta perche è lunico corridore che ha continuato a correre come se niente fosse...
the end
17 marzo 2010 10:50defe91
forse si intravede la fine di questo scandalo
La federazione spagnola
17 marzo 2010 11:17marcuzgirardi
E' qualcosa di disgustoso e non solo nei confronti di Valverde.
Basti guardare la linea morbida adottata con Nadal, Barcellona FC e compagnia bella...per non parlare della nazionale di calcio, che fino ad un paio di anni fa non vinceva neanche le amichevoli contro l'honduras.
Poi che disgusto vedere Valverde che vince Giro del delfinato e vuelta, più diverse altre corse, da squalificato.
CONI
17 marzo 2010 11:17ale63
SOLO GRAZIE ALLA CAPARBIETA' DEL DOTT. TORRI SI CONCLUDERA' PRESTO LA QUERELLE SPAGNOLA DEL "VALV".. SAREBBE BELLISSIMO SALTASSERO FUORI ANKE GLI ALTRI COINVOLTI NELL' OP. PUERTO E NON SOLO CICLISTI.. GRAZIE DOTT. TORRI! ALE
Il terrore...
17 marzo 2010 11:34fbandini
Comunque cercate di comprendere, attraverso i documenti (se ne trovano sul web), come il sig. Torri abbia ottenuto il DNA di Valverde. Se la giustizia (vedi Procura di Roma) comincia a funzionare così dobbiamo tremare tutti... e alla fine, senza Valverde, sarà un ciclismo più povero. Immaginatevi il calcio senza un Eto'o o senza un Rooney per due anni... Ma loro non sono così cretini...
Era ora.......
17 marzo 2010 12:09alba3472
W w w L'italia che ha permesso con quel gesto di squalifica dalle corse del nostro paese di fare gistizia per quei corridori che ogni giorno corrono e si impegnano con le loro forze.Due anni sono pochi devi pagare per il tempo che hai corso in questo lasso di tempo che dovevi rimanere a casa a fare la calzetta.........non a vincere corse e tappe in giro.......
.....
18 marzo 2010 00:21luca65
dei bari non ce ne facciamo nulla.....vorrei ricordarmi le classifiche delle corse,non aspettare anni perchè chi è arrivato primo è stato squalificato anni dopo.......e se Torri ha barato per ottenere le sacche glielo perdoneremo....un piccolo gesto che ci riconcilia con chi è andato a casa di Cannavaro invece di convocarlo(ed esporlo alla tortura mediatica) come fà coi ciclisti......ma davvero il Comitato Olimpico Spagnolo ed il governo sono stati vergognosi nel coprire i loro dopati, bravo al dott. Torri che almeno ValvPiti lo ha stanato....
18 marzo 2010 11:23piuomeno
Non che la squalifica non sia giusta, anzi, forse tardiva....ma....povero ciclismo!. Sempre alla gogna, ormai le cronache sono limitate a questioni di doping e poco altro. Ricordo di pagine intere per parlare di uno Junior dopato e, contemporaneamente, poche righe ( un trafiletto appena ) per descrivere le vittorie di Petacchi e Montaguti in Calabria. Tanto è che per avere il ciclismo in prima pagina, o si vince una corsa "monumento" o si spadella una clamorosa, scandalosa, vergognosa questione di doping. Non capisco coloro che si esaltano, a meno che non siano appassionati di altri sport!. Ogni volta è una pugnalata ad un soggetto (ciclismo) oramai esangue. Occorrono persone competenti che amano questo sport e che allaccino un dialogo serrato e costruttivo con Atleti,società e organizzatori. Tutti, insieme e uniti, possono uscire dalla "secca". Altrimenti....alla prossima entusiasmante vicenda di doping!.
Maurizio
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