Come corridore, Evaldas Siskevicius era noto per essere un compagno di squadra modello e un ciclista che non si arrendeva nemmeno sul pavé della Parigi-Roubaix. Oggi come direttore sportivo gli piace trasmettere il gusto per lo sforzo e il superamento di se stessi. Ora aiuterà a infondere questo stato d'animo nei corridori della Cofidis dal prossimo anno.
Questa è una delle storie che delizieranno gli appassionati di ciclismo, che ci ricorda a bellezza di questo sport speciale. È ambientata in una corsa leggendaria, la più antica delle Classiche, la Parigi-Roubaix ed è scritta in due tappe. Nel 2019, più di un'ora dopo la vittoria di Peter Sagan, un ultimo corridore è apparso davanti al velodromo: Evaldas Šiškevičius, stremato dalla fatica ma desideroso di andare fino in fondo a tutti i costi. Era fuori tempo massimo, ma un membro dell'organizzazione gli ha aperto il cancello: la foto ha fatto il giro della stampa e dei social
Un anno dopo, la stessa gara, la stessa lotta. Questa volta, nel gruppo in fuga con Peter Sagan e Philippe Gilbert, c'è Evaldas Šiškevičius. Il lituano ha attaccato anche a 20 km dall'arrivo prima di finire nella top 10 (9°) ed entrare così nella ricca storia dell'Inferno del Nord. Professionista dal 2008 al 2022, Evaldas si è distinto come passista e velocista.
Alla fine della sua carriera, è diventato direttore sportivo per trasmettere la sua passione. Ha imparato il mestiere all'AVC Aix-en-Provence, team fancese noto per la sua capacità di formare giovani talenti. I legami tra il club e la Cofidis sono particolarmente forti: Christophe Laporte, Anthony Pérez e più recentemente Oliver Knight, Clément Izquierdo e Jamie Meehan hanno lasciato il segno.
Evaldas Šiškevičius spiega: «Sono molto felice di entrare a far parte della Cofidis. Si tratta di una squadra storica, con un passato ricchissimo e che fa sognare molti appassionati. Ringrazio calorosamente l'AVC Aix, team con il quale ho imparato molto. La cosa eccitante di questo lavoro è trovare i piani ideali per consentire ai ciclisti di esibirsi al meglio. Quando ero corridore volevo lottare, dare tutto, mostrare sacrificio in ogni gara. È questo stato d'animo che vorrei trasmettere. Vengo anche con umiltà, so che ho molto da imparare e che tutti possiamo contribuire l'uno all'altro».
Raphaël Jeune, direttore generale aggiunge: «Sono davvero felice di poter contare sul supporto di Evaldas come direttore sportivo per la Cofidis. È una persona che conosco da molto tempo. Quando ha un obiettivo, so che fa tutto il possibile per raggiungerlo e non ho dubbi sulla sua capacità di trasmettere lo stesso messaggio e lo stesso stato d'animo ai corridori. Ha una corsa preferita che è la Parigi-Roubaix, che corrisponde anche al DNA della Cofidis. È quindi con grande piacere che potremo fare affidamento sul suo talento, sul suo know-how e sulla sua esperienza per continuare a far crescere il livello dei giovani corridori della squadra e puntare a grandi vittorie».
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