Uci, McQuaid si scaglia contro la Vuelta a Murcia

| 02/03/2010 | 14:58
Il presidente dell’Uci Pat McQuaid ha scritto al signor Francisco Alfonso Guzmán Pérez, responsabile organizzativo della Vuelta a Murcia:

«Leggiamo su Cyclingnews la sua dichiarazione di rifiutare la partecipazione di squadre italiane alla Vuelta a Murcia, in segno di protesta contro la decisione del TNA italiano di squalificare Alejandro Valverde, che non può partecipare a manifestazioni sportive in Italia per due anni.
Se le sue parole sono state riportate correttamente, devo dirle che la sua decisione è assolutamente inaccettabile.
In realtà si tratta di una ritorsione contro squadre e corridori che non hanno nulla a che fare con la decisione del TNA è questo è particolarmente ingiusto. Il sistema disciplinare dello sport va accettato anche se non si è d’accordo con una sentenza e a nessuno è concesso di vendicarsi...
Lei sa benissimo che il caso di Valverde è attualmente sottoposto al giudizio del Tas e la decisione è un segno di disprezzo per il Tas stesso.
Dove andremmo a finire se ci fosse qualche squadra che vuol dimostrare solidarietà con i team italiani che lei dice di aver volontariamente escluso?
Oppure se gli organizzatori italiani rifiutassero di invitare squadre spagnole in opposizione alla sua decisione? O ancora se le squadre italiane decidessero di non correre più in Spagna per protesta contro di lei e la sua corsa?
Ci pensi, sarebbero decisioni prese seguendo la sua stessa logica: è pronto ad assumersi la responsabilità di tutto questo?
Se lei sceglie di anteporre la sua sete di vendetta alle regole, il suo posto non è nel mondo dello sport. E questo ci farà riflettere quando dovremo prendere una decisione in merito all’inserimento della vostra gara nel calendario internazionale in futuro.
Rendendoci conto che è troppo tardi perché le squadre italiane possano partecipare all'edizione 2010 della Vuelta a Murcia, insisto sul fatto che ci giunga a stretto giro di posta l’ammissione di aver preso la decisione sbagliata e il vostro pentimento.
L’Uci non può accettare alcun tipo di discriminazione: oltre alle sanzioni previste dalle norme nei suoi confronti, la nostra federazione prenderà in considerazione anche la possibilità di non riconoscere ufficialmente i risultati della sua corsa.
Distinti saluti,
Pat McQuaid»
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COMMENTI
ERA ORA!!!
2 marzo 2010 15:57 ale63
BRAVO PAT, MEGLIO TARDI CHE MAI... E ORA TOCCA A VALVERDE... SIAMO IN ATTESA DEL VERDETTO FINALE... ALE

Avanti cosi
2 marzo 2010 17:12 dinross
è ora di far capire a certi ambienti spagnoli, che la legge è uguale per tutti.
Chi sbaglia paga, quindi anche i furbetti spagnoli.

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