Gerlach: lascio il ciclismo per ritrovare la mia vita

| 18/12/2009 | 12:45
Il ritorno al ciclismo dell’americano Chad Gerlach da una vita di tossicodipendenza per strada aveva appassionato moltissime persone. Vivere per quasi sette anni da senza tetto per poi passare ad una vita pulita nel ciclismo professionistico era stata una delle storie più belle ed ispiratrici che lo sport potesse offrire quest’anno. Ma dopo una stagione nella quale peraltro è stato recidivo, Gerlach ha deciso di abbandonare la sua carriera di ciclista professionista e concentrarsi esclusivamente su quello che per sua stessa ammissione è la cosa più importante: per rimanere sobrio.
Gerlach, 36 anni, era un ciclista straordinario a cui tutti negli anni 90 avevano pronosticato un futuro da campione. Purtroppo si è artefici del proprio destino e Gerlach invece di concentrarsi sulla sua carriera che avrebbe potuto regalargli incredibili soddisfazioni, aveva buttato tutto al vento, andando – per scelta - a vivere per le strade di Sacramento (California) per sette anni, diventando alcolista e tossicodipendente. E’ stato poi protagonista di uno show televisivo chiamato “Intervention“, in cui la sua famiglia lo convinse a entrare in un programma di riabilitazione.
Pochi mesi dopo essersi ripulito, Gerlach accolse la proposta di Fanini di tornare a correre con il team Amore & Vita sotto l’impulso del suo amico e il direttore della squadra Roberto Gaggioli.
Eppure, anche con i successi (inaspettati) ottenuti quest’anno,  ha vinto cinque gare e la classifica di miglior scalatore al Nature Valley Grand Prix, Gerlach ha deciso di smettere definitivamente con il ciclismo.
“Sono stato recidivo, sono ricaduto nella dipendenza da alcol ultimamente. Questo perché ero veramente stressato dall’idea di un altro anno sotto i riflettori. Ho effettivamente firmato un contratto per il 2010 con Amore & Vita, una squadra che non finirò mai di ringraziare ma dentro di me sapevo che non ce l’avrei fatta a tornare in Europa” spiega Gerlach.
E prosegue: “Il team manager di Amore e Vita, Cristian Fanini ha detto di comprendere la mia decisione, e per me questo è come un peso enorme che mi sono tolto dalle spalle. Oggi credo che il raggiungimento di una continua sobrietà sarebbe la vittoria più grande della mia vita. Adesso non nascondo che l’emozione è tanta ma sono sicuro di aver preso la decisione migliore per la mia vita e per la mia famiglia”.
Cristian Fanini aveva perso i contatti con Gerlach a verso settembre della passata stagione ma non era a conoscenza della sua ricaduta nella droga e nell’alcol. “Quando a settembre mi fu comunicato che Chad era di nuovo per strada, per noi fu una delusione terribile. Tuttavia non ci siamo fermati ed insieme a suo padre Peter Gerlach, abbiamo cercato in ogni modo di stargli vicino e anche gli abbiamo offerto un nuovo contratto, che tra l’altro aveva regolarmente firmato. Questo perché il ciclismo sembrava una valida chance per tenerlo lontano da certe cattive abitudini. A volte però lo sport non basta, ci vogliono altre motivazioni, quindi rispetto e condivido la scelta di Chad. Se poi a giugno si sarà completamente disintossicato e vorrà fare qualche corsa con noi, lui lo sa, le nostre porte saranno sempre aperte”.  
Ma come è possibile che tutto sia precipitato nuovamente quando ormai il tunnel sembrava definitivamente superato?
A questa domanda Gerlach risponde con un groppo in gola e gli occhi lucidi: “Credo che non fossi forte abbastanza per sostenere tutto questo. Ho avuto così tante storie scritte su di me, ed io forse non ho saputo reggere la tensione e le aspettative della gente, soprattutto qui in America. Ho speso troppo a riflettere da solo, dentro la mia testa. Sono stato troppo chiuso in me stesso e quando ci si allena per cinque ore da soli e non si è concentrati sul ciclismo ma su altre cose, alla fine penso che non sia così diverso da stare seduto in un vicolo a fumare crack. Ho appena capito di non poter più andare avanti così e quindi deciso di smettere. Sono contento di tutto quello che è successo con il team, Fanini, Gaggioli e tutta l’Amore & Vita hanno contribuito a farmi vedere al mondo che potevo essere di nuovo un ciclista e che valevo qualcosa. Ma adesso restare sobrio è la cosa più importante per me, e tornare in Italia non può aiutarmi a farlo. Non voglio perdere la mia famiglia: la mia ragazza mi ha reso padre ma mi lascerà per sempre se continuo su questa strada ed io non voglio questo. Da ora in avanti la mia battaglia non sarà più contro gli avversari ma soltanto contro me stesso, e lotterò per sconfiggere questo mio lato oscuro e ritrovare la pace e la serenità con tutta la mia famiglia. Però voglio dire che anche se non ho intenzione di correre da professionista con Amore & Vita, non abbandonerò la bicicletta. Vivrò questa mia passione come hobby facendo magari di tanto in tanto qualche corsa amatoriale nel mio paese. Il ciclismo comunque mi ha dato tanto ed io non lo dimentico ” conclude Gerlach che al momento si trova in un centro di disintossicazione ed è sobrio da 4 giorni.

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COMMENTI
18 dicembre 2009 17:11 pietrogiuliani
Sono felice per lui se ha ritrovato equilibrio e voglia di vivere accanto alla famiglia. Vuol dire che l'Amore e Vita ha raggiunto il suo scopo, cioè quello di recuperare l'uomo. Certo è un dispiacere non vederlo più in gara perchè secondo me lui è un talento e quindi avrebbe potuto dare ancora tanto al ciclismo. Comunque forza Chad e brava l'Amore e Vita.

18 dicembre 2009 19:12 bloom
Vedendo Gerlach dietro alla leggenda Armstrong, viene la pelle d'oca a pensare quali storie e vicissitudini hanno attraversato nella loro vita.
Sono due corridori molto diversi ma accomunati da vicende ugualmente significative che danno prova del coraggio che un uomo può avere quando si trova ad affrontare dei problemi grandissimi. Sono da esempio per tutti e un plauso in questo articolo va all'Amore & Vita che ha saputo aiutare Chad a rialzarsi.

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