
Così come era successo ai Mondiali di Kigali, Remco Evenepoel ha dovuto subire un’altra sconfitta e accontentarsi di un secondo posto alle spalle di Tadej Pogacar. Lo scorso anno era arrivato secondo alle spalle dello sloveno al Giro di Lombardia, quest'anno secondo al Mondiale e ieri ai Campionati Europei. «Sono comunque deluso perché sono di nuovo secondo a un Campionato Europeo». Era il 2021 quando Evenepoel prese parte ai Campionati Europei e in quell’edizione arrivò secondo alle spalle di Sonny Colbrelli.
«Probabilmente questo è il risultato giusto, ma sono solo deluso perché così sono arrivato secondo due volte a un Campionato Europeo. Ho avuto una buona giornata, ma l'attacco di Tadej è stato un po' troppo per me. In quell'ultimo tratto ripido, ho dovuto davvero mollare. Alla fine però sono quello che è arrivato più vicino a Tadej».
Così come era accaduto a Kigali, Evenepoel è stato l’unico ad avere la forza di seguire Pogacar. La differenza ancora una volta è arrivata in salita, dove lo sloveno ha dimostrato la sua supremazia.
«E’ stata la prima volta che sono riuscito a stargli dietro per così tanto tempo, questo è positivo. Ma c'è ancora del lavoro da fare per tenere il passo quando fa i suoi attacchi. Alla fine ha continuato a tenere lo stesso ritmo e il distacco è rimasto lo stesso. Ho cercato di recuperare e poi di accelerare di nuovo ma non è servito».
Tatticamente, la squadra belga non ha nulla da rimproverarsi. Anche lo sloveno sapeva che i belgi erano gli avversari più pericolosi e per questo ha deciso di attaccare per evitare di finire nella loro trappola. «Nel complesso, abbiamo fatto una buona gara tatticamente. Volevamo isolare Pogacar il più velocemente possibile, e ci siamo riusciti. Ma tutti sanno che non ha bisogno di una squadra che lo protegga quando si trova in giornate come questa. Per il resto, l'importante è sopravvivere il più a lungo possibile. A giudicare dalle differenze di tempo, lui è nettamente superiore a tutti gli altri. Mi sto avvicinando, ma il distacco è ancora maggiore rispetto a Kigali. È stata una gara davvero dura».