RWANDA 2025. ARRIVANO I PIEMONTESI...

MONDIALI | 26/09/2025 | 11:30
di Aldo Peinetti

Se permettete, a Kigali arrivano i piemontesi. Non c’è che dire: la regione subalpina esprime un bel numero di corridori, sia al maschile e sia al femminile, all’appuntamento iridato, segnale che premia anche il lavoro delle società in cui questi atleti sono cresciuti.


Stilando una classifica per regioni, ex aequo in testa a quota 6 tra Piemonte e Lombardia (Venturelli Cattaneo, Trinca Colonel, Persico, Bagioli, Masnada). Il veneto è a cinque presenze (Paladin, Borgo, Frigo, Rosato, Silo), quindi con due ci sono Abruzzo (De Laurentiis, Ciccone) e Marche (Ciabocco e Garofoli). A comporre lo Stivale dell’Italbici, un partecipante per Valle d'Aosta (Agostinacchio), Liguria (Finn), Friuli (Pegolo), Trentino (Malcotti), Emilia Romagna (Fortunato).


La lente si posa così sui piemontesi e non è casuale nè scontata la conferna tra gli under 23 uomini, di Pietro Mattio, ciclista guadagnatosi la chiamata di Marino Amadori come avvenuto nel 2024 in Svizzera. Il 21enne di Piasco, promosso dal Team Visma Lease A Bike nel World Tour, rappresenta la provincia di Cuneo insieme a quel Matteo Sobrero impegnato già su due fronti, prima la crono individuale elite uomini e quindi il Team Relay. Domenica 28 ci sarà ancora il 28enne langarolo di Montelupo Albese al via della prova su strada lunga 268 km, qui in Africa dove Sobrero ha corso non solo nominalmente vista l’origine continentale della Dimension Data For Qhubeka. L’attuale portacolori della Red Bull Bora Hansgrohe partecipò al Tour du Rwanda nel 2019, pochi giorni dopo il soprendente terzo posto al Laigueglia.

A proposito di Bora o meglio del suo vivaio juniores (Team Grenke Auto Eder) dalla provincia d’Asti proviene il promettentissimo Roberto Capello, protagonista stamane nella corsa juniores. Al secondo anno in categoria, il 17enne di Cossombrato è conosciuto per non aver precorso i tempi, tanto che da allievo ha corso come unico componente della Sanmaurese. In campo donne, ecco un terzetto che porta a sei in totale la rappresentanza piemontese: Elisa Longo Borghini, stuzzicata dal fascino e dalla propensione per il pavè (equatoriale), è reduce dal bronzo di Zurigo, arrivato nel solco di un feeling con la maglia azzurra tradotto anche nella conquista di un terzo posto ai Giochi Olimpici. Alla 33enne campionessa di Ornavasso fa piacere trovarsi in Rwanda con la conterranea, di Domodossola, Francesca Barale, 22enne in procinto di passare alla Movistar. Non è finita: Eleonora Gasparrini si troverà al fianco della capitana indiscussa Longo Borghini, compagna di casacca alla Uae Adq. La 23enne originaria di None, in provincia di Torino, ha già all’attivo tralaltro un bronzo europeo under 23 e la vittoria continentale tra le donne junior, cinque anni orsono. Insomma, lasciando da parte il pudore sabaudo (“esageroma nen”) nel mettersi in mostra, alla fine il Piemonte si è preso la scena.

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