
Gli uomini di classifica non erano in gran forma ieri, nella tappa con l’arrivo in salita all’Alto de el Morredero. La tappa è stata vinta da un bravissimo Giulio Pellizzari che ha conquistato la sua prima vittoria da professionista, mentre i big sono arrivati un po’ dietro. Almeida e Vingegaard non si sono attaccati e si sono limitati a salire senza dare stoccate. Ieri avevano parlato della prova a cronometro e comunque, non sapevano ancora che il percorso sarebbe stato accorciato. Siamo alla terza settimana di corsa e la stanchezza si sta facendo sentire per tutti e anche gli uomini di classifica, preferiscono rimanere concentrati e misurare le energie rimaste.
«Non sembrava in gran forma, ma nemmeno io lo ero – ha commentato Almeida riferendosi a Vingegaard - Quindi penso che siamo tutti un po' sulla stessa barca. Ho scambiato qualche parola con lui ma era la solita conversazione».
Ieri c’era vento salendo verso l’’Alto de el Morredero e i corridori hanno mantenuto un ritmo regolare, pensando a quella cronometro di 27 chilometri che avrebbe potuto stravolgere la classifica. Oggi i chilometri saranno appena 12,2 e 15 chilometri di percorso in meno faranno chiaramente la differenza.
«Con Jonas ho parlato del vento che era piuttosto forte. E questo è tutto, niente di speciale. Domani ci sarà la cronometro e speriamo di fare bene».
Anche il danese ha ammesso di non essere al massimo della forma e una cronometro ridotta sicuramente andrà a vantaggio di alcuni e a svantaggio di altri e il danese non potrà fare quella differenza che sperava.
«Non avevo buone gambe e mentre salivo sentivo che non c’erano più. Certe volte può succedere – ha spiegato ieri la maglia rossa - Non sono al 100%, ma la settimana scorsa ero andato peggio».
La tattica del mattino era chiara per la Visma-lease a Bike, con Vingegaard che avrebbe dovuto cercare di vincere la tappa con un attacco all'Alto de El Morredero. Ma quando la Red Bull - Bora - Hansgrohe si è portata in testa e ha spinto il ritmo, Vingo ha sentito di non avere l'energia necessaria per puntare alla vittoria.
«Le differenze sono state molto piccole ieri. Speravamo di vincere la tappa, ma non ho avuto la mia giornata migliore. In giorni così devi solo sopravvivere, e sono contento di esserci riuscito».
Si stanno correndo le ultime giornate della Vuelta di Spagna, ma a causa dei manifestanti filopalestinesi, ogni giorno è incerto e, non è da escludere, che la corsa possa terminare sabato e non domenica a Madrid.