TOUR DE FRANCE FEMMES. ROUSSE: "PRIZE MONEY? TODAY IT'S NOT THE PRIORITY, BUT LOOK AT THE DAUPHINÉ..."

WOMEN | 03/08/2025 | 10:13
di Francesca Monzone

While many Classics have reached prize money parity between men's and women's races, there is still significant difference between the men's and women's Tour de France. We're talking about 500,000 euros for Pogacar, last Sunday's winner, and just 50,000 euros for the upcoming women's Tour winner, but according to Marion Rousse, director of the women's race, this cannot be considered an injustice right now.


In a recent interview, Rousse emphasized how in 2022 women's cycling experienced a true turning point with the grand return of the Tour de France Femmes and that this return should be seen as a starting point for continuous improvement year after year. Marion Rousse, who needs no introduction, is a former professional cyclist and French champion who spent her school years in Belgium and never had the full opportunity to cultivate her passion for this sport. She has come a long way and fought for the women's movement, and today works hard so that new generations can live the dream she couldn't realize - competing at the highest levels.


The Tour de France Femmes avec Zwift will conclude today in Châtel Les Portes du Soleil: the issue of prize money, and especially its difference compared to the men's race, has resurfaced these days, and indeed, the gap is significant. As we mentioned, the overall classification winner will receive 50,000 euros, an amount extremely far from the 500,000 euros for the men's race winner, but Marion Rousse is the first not to be too concerned about this difference, defining it as reasonable at this moment.

"We must realize that women's cycling was virtually non-existent just a few years ago," Marion Rousse explained. "Women's competitions simply were not broadcast on television, and women were not receiving a salary."

The head of the Tour de France Femmes avec Zwift wanted to take a brief historical journey through women's cycling, demonstrating that if today's prize money differs between men and women, we must look successfully at the path women's sport has taken so far.

"We must not forget that previously there was no salary. Women were cycling, but they had to go to work in the afternoon to earn a living, and no one watched our races." Today, many steps forward have been taken, and the media coverage of the women's Tour is truly extensive, with over 190 television broadcasters from around the world. "We have helped bring sponsors and, indirectly, a minimum wage for professional female cyclists. This is a significant step forward in women's cycling. I then thought that the most important thing was being able to live from one's passion rather than counting on bonuses that contribute nothing to our salary."

Marion Rousse wanted to bring attention back to the ongoing debate about the difference between men's and women's prize money, which in her opinion is being approached incorrectly. In fact, according to the women's race director, it is a mistake to only examine the final prize money, because many factors influence those amounts.

"We must compare the men's Tour de France, which lasts three weeks, with the women's Tour de France, which has only nine racing days. Obviously, we must make a similar comparison between races, and in this case, it is not. The Critérium du Dauphiné is a one-week men's race, closer to the Women's Tour. If you compare prize money, the Women's Tour is actually higher than the prize money for the men's race with a similar number of racing days."

Many hope to see the women's Tour prize money increase rapidly, but Marion Rousse explained that priorities must be different right now. "We must not grow too quickly and, above all, we must ensure the longevity of the race because if the event were to end next year, it would be a catastrophe for the evolving women's cycling. There will be a gradual increase in prizes, but first we have other priorities like consolidating this race."


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COMMENTI
Rapporto 1/10 insomma
3 agosto 2025 10:45 trifase
Gli va anche bene, visto che l'attenzione mediatica sara' 1/20 - 1/30 rispetto al maaschile (per ora eh)
Insomma, se fossero ciitadine coscienziose dovrebbero ridare indietro una parte dei premi

Scusate, ho lettotroppo in fretta
3 agosto 2025 10:46 trifase
Ho letto malamente, mi scuso. Doiragione a Marion

Io c'ero
3 agosto 2025 12:14 frankie56
Ho visto le due tappe di venerdì e sabato. Ero sul col du Granier venerdì e sabato sulla Madeleine a 5 km dall'arrivo. Bene, ho visto tappe del tour maschile, qualcuna del Giro nostrano, ma lo spettacolo cui ho assistito, soprattutto sulla Madeleine, non ha nulla da invidiare a niente e nessuno. Sicuramente il ritorno del tour maschile è superiore a quelle femminile, ma il divario di premi è inconcepibile. Le ragazze "sputano sangue" tanto quanto il caro Pogacar e company, e, anche se le medie non sono quelle maschili, poco hanno da invidiare a livello di spettacolo agonistico. Speriamo ci sia un adeguamento a livello federale. Meritano davvero.

Non ragioniamo più
3 agosto 2025 14:29 Frank46
Ma sti ragionamenti sui montepremi e peggio ancora sugli stipendi non hanno senso.

Come dice la direttrice del Tour già è sbagliato andare a confrontare una gara di 9 giorni con una di 3 settimane, ma il punto reale non è questo.

Il punto reale è vedere quanti introiti genera il Tour femminile.

È stupido e puerile voler equiparare gli stipendi maschili e femminili.

Se c'è uno sport che sarà più seguito a livello femminile saranno le donne ad avere gli stipendi più alti.

Al limite bisogna chiedersi cosa fare per fare rendere il ciclismo femminile uno sport sempre più seguito.

Invece sì ragiona al contrario perché di sto tempi con il politically corretto ci siamo mangiati tutti il cervello.

Ci sono sport come il tennis o la pallavolo dove a livello di ascolti penso che non ci sia tantissima differenza tra uomini e donne e quindi generano introiti abbastanza simili.
Suppongo che anche i premi e gli stipendi siano più simili.

Poi se ci sono delle campionesse che generano un grande appeal a livello mediatico sono sicuro che riusciranno ad avere degli stipendi mostruosi.

Non credo che le sorelle Williams guadagnassero poco.

Nello sci da quello che so non ci sono stipendi mostruosi anche perché fanno parte tutte di corpi statali.

Però immagino che una Goggia e una Brignone abbiano lo stesso trattamento di un Paris e anche a livello di premi non credo che cambi molto. Ma questo sempre perché lo sci femminile è seguito tanto quanto quello maschile.

Trifase
3 agosto 2025 15:22 Stef83
Senza parole.

Utopía
3 agosto 2025 17:03 alpi31
Credo che le cicliste non possano chiedere di avere lo stesso trattamento degli uomini in nessun sport accade nel calcio non credo che nessuna donna abbia lo stesso ingaggio di Messi e neanche la squadra che vince la champions ha lo stesso premio del maschile. Poi perché non dicono che ci sono varie cicliste che percepiscono soldi dalla squadra ( stipendi più che buoni) e pure soldi dai corpi militari

@alpi31
3 agosto 2025 21:32 Buzz66
Nessuno sport tranne il tennis, probabilmente…

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