
Anche la seconda grande corsa a tappe della stagione, il Tour de France, è ormai alle spalle e uscendo dal turbinio giallo che ha coinvolto appassionati e addetti ai lavori nelle ultime tre settimane è tempo, dunque, di fare ordine e valutare a mentre fredda come i corridori e i vari team impegnati abbiano performato nel grande ballo di luglio prima di lanciarsi verso la parte conclusiva della stagione.
In quest’ottica, una delle migliori cartine tornasole (se non addirittura la più appropriata di tutte in questa particolare annata) per soppesare il rendimento avuto delle formazioni in gara è rappresentata dal numero di punti UCI conquistati da quest’ultime nel periodo della Grande Boucle che, è bene ricordarlo, rappresentava l’appuntamento potenzialmente più remunerativo da questo punto di vista.
Passare in rassegna quindi il bottino incamerato dalle varie compagini permette di avere un riscontro veritiero e oggettivo dei risultati conseguiti da ciascuna, risultati che, oltre a tradursi direttamente in punti, hanno avuto come conseguenza quella di ridefinire in piccola parte sia il ranking a squadre 2025 che quello relativo all’ultimo triennio.
PASS WORLD TOUR 2026-2028.
Se da un lato vi sono stati team come UAE Team Emirates-XRG, Visma Lease a Bike, Red Bull-BORA-hansgrohe e Picnic PostNL che hanno recitato un ruolo di primissimo piano finendo per appropiarsi di quasi la metà dei punti assegnati oltralpe dal 5 al 27 luglio (13.020 su 29.120), ve ne sono altri che, al contrario, hanno avuto parecchie difficoltà nel far parlare di sé e restare nel vivo della corsa.
Il riferimento è chiaramente alle cinque formazioni rimaste sotto la soglia dei 500 punti conseguiti, Movistar (475), Lotto (475), Intermarchè-Wanty (385, tutti a firma Girmay), Israel Premier Tech (320) e Cofidis (155), alcune delle quali hanno “pagato” tali score con alcune inevitabili ripercussioni sul proprio posizionamento nel ranking 2023/2025: la formazione belga ad esempio, sopravanzata sia dall’XDS Astana (sospinta nel frattempo anche dai 431 punti conseguiti al Tour of Magnificent Qinghai) che dalla PicNic PostNL, è finita in 18ᵃ posizione (l’ultima per confermare la licenza nella massima categoria per i prossimi tre anni), mentre quella di Roberto Damiani, pur restando in 19ᵃ posizione, ha visto lievitare il distacco dalla zona salvezza da 386 a 1471 punti.
Sula compagine francese, parallelamente, è ritornata forte la Uno-X Mobility che, spinta dai traguardi raggiunti da Abrahamsen, Tobias Johannessen e compagni, ora vanta soli 328 punti (erano 1364 al via da Lille) di distanza dalla Cofidis: per i norvegesi, tuttavia, sarà difficile poter mettere nel mirino il pass diretto per il World Tour (lontano 1.799 punti) dato che sia la squadra biancorossa che l’Intermarchè potranno giocarsi ad agosto la “carta” Vuelta Espana, altra corsa a tappe di tre settimane dove tutte e due potranno assommare nuovi punti pesanti per la graduatoria e respingere il ritorno della truppa scandinava.
INVITI CORSE A TAPPE 2026.
Quest’ultima comunque, anche non entrando a tutti gli effetti nel World Tour, possiamo già dire che quasi sicuramente parteciperà di diritto a tutte le principali corse a tappe del circuito maggiore l’anno prossimo. Con i punti del Tour, infatti, la squadra di Vegar Kulset ha ribadito di essere la migliore ProTeam del 2025, un titolo questo che dovrebbe agevolmente confermare tra tre mesi.
Insieme a lei, stando alle nuove direttive UCI e dando per assodate il salto al piano di sopra di Lotto e Israel, oggi godrebbero del medesimo privilegio Tudor (17ᵃ nel ranking 2025 dopo il Tour) e Q36.5 che, tuttavia, ora è insidiata da vicino dalla TotalEnergies che, grazie ai 580 punti raggranellati alla Grande Boucle, ha portato a soli 389 punti il divario dagli svizzeri. Costoro però, a differenza degli uomini di Jean-René Bernaudeau, ad agosto saranno della partita alla Vuelta e quindi potranno a loro volta sfruttare un Grande Giro per difendere la propria posizione.
UNA VARIABILE DI CUI TENER CONTO.
A prescindere da ciò, per la TotalEnergies sarà il caso di inseguire il miglior piazzamento possibile a fine anno perché a rimetterla in gioco e a stravolgere tutti i discorsi relativi a promozioni, retrocessioni e inviti garantiti alle corse a tappe World Tour 2026 potrebbe subentrare una variabile i cui effetti, attualmente, sono ancora tutti da valutare, ovvero la tanto chiacchierata fusione tra Lotto e Intermarchè.
Questa operazione infatti, ancora non concretizzatasi, porta con sé un inevitabile alone di mistero attorno a quella che sarà la composizione delle prime due leghe mondiali del prossimo anno e un’ampia serie di interrogativi: che licenza avrà la neonata formazione? Sarà una squadra World Tour? In caso affermativo, come verrà rimpiazzato lo spot che verrà lasciato libero da una delle due? Verrà promossa o ripescata un’altra squadra? E, di conseguenza, ci sarà un’altra compagine ProTeam che godrà degli inviti per le gare World Tour di più giorni?
Tale ingarbugliata matassa potrà essere sbrogliata solo quando, eventualmente, questa manovra andrà in porto e tutti i tasselli, da una parte e dall’altra, verranno sistemati. La speranza è che tutto si risolva nel più breve tempo possibile perché, in ballo, di riflesso ci sono il futuro, inteso sia come possibilità di programmare la prossima stagione sia come opportunità di siglare nuovi remunerativi accordi commerciali, di più formazioni le quali, oltre allo stress di lottare fino ad ottobre per ogni punto disponibile, vorrebbero evitarsi la beffa di veder cambiate a posteriori le carte in tavola.