IL GIRO ETERNO DI CARMINE SAPONETTI (E QUELL'APPUNTAMENTO A SESSA AURUNCA)

TUTTOBICI | 22/10/2025 | 08:20
di Gian Paolo Porreca

Lo abbiamo ricordato sempre, forse noi per primi, quantunque non siamo questi dell’affetto i primati da sventolare, an­che su queste pa­gine, Car­mine Saponetti, il ciclista di Vigne di Sessa Au­runca, e la sua storia.


Già, per restituire alla luce quella memoria in bianco e nero di un ragazzo che nel 1939 si aggiudicò al Giro d’I­talia una tappa, anzi due, a Rieti e a Grosseto. E che re­sta da allora il primo e l’unico ciclista della Campania ad essere stato vincitore - “vincitore” già, che bell’appellativo, sia pure di traguardo di giornata - nella storia ultrasecolare del Giro.


Ma stavolta, il 25 ottobre Carmine Saponetti lo ricorderemo e lo onorerà lo sport - mica solo il ciclismo - di tutta Italia, mica solo della Campania unita, se il Giro è come è l’unico Festival sportivo che l’Italia unisce, ben più di San­re­mo, e non divide.

In tale circostanza, difatti, il comune di Sessa Au­run­ca, con l’impegno convinto del sindaco Lo­ren­zo Di Iorio e della sua amministrazione, dall’assessore al­la Cultura Italo Calenzo al­l’assessore allo Sport Lo­ren­zo Fusco, in occasione dei 35 anni della sua scomparsa, av­venuta a Roma do­ve il ciclista viveva con la famiglia da molti anni, ap­punto il 31 ot­tobre del 2000, dedicherà a Carmine Saponetti una giornata di ricordo e intitolerà al suo nome una piazza, un’area di svago popolare, di quel­la minuta frazione di Sessa dove nacque nel 1913.

Sì, non è ieri, è l’altro ieri, non c’era la TV e non c’era nulla di quanto c’è oggi a truccare i valori della vita e dello sport, ma il ciclismo c’era già, e maiuscolo, e il Gi­ro da soli due anni aveva conosciuto la maglia rosa della sua infinita devozione, e Carmine Saponetti, un ci­clista di Vigne, siamo nel­la zona delle Toraglie, si­amo sulle pendici del vulcano di Roccamonfina che da Sessa più in basso guardano il Ga­rigliano e il ma­re, ne avrebbe disegnato una parabola ro­mantica, intensa, coinvolgente, e non dimenticabile per in­differenza.

Carmine Saponetti, un ra­gazzo del Sud, e di­ciamolo pure senza retorica di par­te, ne siamo indenni, che sarebbe sbarcato con il tre­no a Roma, dilettante nelle fila della AS Ro­ma, e che con la maglia inaudita de “La Voce di Man­to­va”, ma di quale razzismo all’incontrario si parla oggi?, maglia azzurra, avrebbe ap­punto disputato il Giro nel ’39, e con le sue qualità di sprinter e passista veloce avrebbe superato prima Rug­gero Moro, a Grosseto, e suc­cessivamente a Rieti addirittura Adolfo Leoni, certo non un Carneade delle volate di quelle stagioni, impolverate di gloria...

Carmine Saponetti, due tappe ma ancora tanto di più, con le sue prestazioni e i record da dilettante in pi­sta sulle lunghe distanze, 50 e 100 chilometri, meglio di Maurice Richard, nel 1940. E l’anno dopo quella finale tricolore dell’inseguimento persa per soli 140 metri, mi­ca un abisso, ad opera di un rampante di nome e co­gnome Fausto Coppi. E il ci­men­to addirittura, nel 1942, per il record dell’ora, a Mi­la­no, al Vigorelli, in quei primi giorni di novembre, novembre non sarà mai settembre, che sapeva acre di bombe ed aerei ostili e di cieli sempre più bas­si, per superare il li­mite del francese Archam­baud. Lui, Carmine Sa­po­netti, non ci sarebbe riuscito: per poco. Ci sarebbe riuscito invece, il 7 novembre, per 31 metri - 45,798 vs 45, 767 - un soffio in un’ora, proprio Fau­sto Coppi. Sorgeva Cop­pi, immenso, incombeva, corrusca, la Seconda Mon­dia­le Guerra. E Carmine Sa­po­netti, il campione di Sessa Aurunca, scrutava nel cuo­re e nel batticuore quei sei anni di distanza, lui era del ’13 Coppi del ’19, che avevano stabilito, ben più che le pedivelle e il talento, i loro destini paralleli e diversi.

Saranno in tanti, a Ses­sa Au­runca, Alto Ca­ser­tano splendido, strade ottime per nascondersi in bici, Campania, quel gior­no, ciclisti curiosi locali provinciali cittadini uomini di Giro, aspettiamo Vegni e Castellano, Dagnoni e Pella, chissà forse ci doneranno un nuovo Giro, sin quando ci saremo. Ma di una cosa sia­mo ultrasicuri, nell’anima e nel pensiero nostro. Che l’ospite di onore, il primo ad applaudire sincero la celebrazione di Carmine Sa­po­netti sarà - mica lontano dal cielo - Fausto Coppi.

I ciclisti non arrivano ovunque mai secondi.

da tuttoBICI di ottobre


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Scatta oggi al Velódromo Peñalolén di Santiago del Cile l’edizione 2025 dei Campionati del Mondo di ciclismo su pista con le qualifiche delle prove a squadre. Unico titolo individuale assegnato sarà quello dello scratch femminile, specialità che vedrà al via,...


La Serbia gli ha regalato le ultime soddisfazioni di una esaltante stagione e adesso Lorenzo Cataldo è in attesa di una chiamata da parte di qualche club professionistico. "Ci spero fin da quando ero ragazzino, è il sogno di ogni...


«La passione non muore mai, si evolve». È questa la frase con cui Stefano Giuliani qualche settimana fa ha voluto chiudere un lungo messaggio postato sui suoi social ed è con queste stesse parole che vogliamo iniziare a raccontarvi la...


di Gian Paolo Porreca
Lo abbiamo ricordato sempre, forse noi per primi, quantunque non siamo questi dell’affetto i primati da sventolare, an­che su queste pa­gine, Car­mine Saponetti, il ciclista di Vigne di Sessa Au­runca, e la sua storia. Già, per restituire alla luce quella...


La maglia iridata di Fem Van Empel torna a splendere nella notte di Woerden (Olanda) dove si è svolto il classico Kiremko Nacht di Ciclocross. La campionessa del mondo trionfa dopo un'ardua battaglia con la connazionale olandese Van Alphen che...


Roberto Capello debutterà tra gli under23 con la EF Education Development. Il talento piemontese, campione italiano a cronometro degli juniores, medaglia d'argento all'europeo su strada in Francia e sesto al mondiale a cronometro in Ruanda, seguirà la sua fase di...


Soraya Paladin continua la sua carriera alla Canyon//Sram Zondacrypto, la squadra in cui è approdata nel 2022 e con cui rimarrà almeno fino alla fine del 2027. «Ho deciso di restare perché credo davvero nella squadra, e la squadra crede...


Una doppietta da Oscar: Chantal Pegolo conquista per il secondo anno consecutivo l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Mapei riservato alle Donne Juniores. La friulana della Conscio Pedale Del Sile è stata protagonista di un bellissimo finale di stagione che le ha portato in...


Novità in casa Polisportiva Monsummanese: la società ha ufficializzato l’ingaggio di Andrea Bardelli come nuovo direttore sportivo. Bardelli, figura ben nota nell’ambiente ciclistico toscano, affiancherà Alessio Gradassi nella guida tecnica della formazione per la prossima stagione. Nella sua lunga carriera...


Per il settore fuoristrada, ed in modo particolare per la disciplina olimpica del mountain-bike, il veneziano Marco Bui è stato e continua ad essere un punto di riferimento. Nonostante i suoi 48 anni (è nato a Mestre il 17 ottobre 1977)...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024