
«La passione non muore mai, si evolve». È questa la frase con cui Stefano Giuliani qualche settimana fa ha voluto chiudere un lungo messaggio postato sui suoi social ed è con queste stesse parole che vogliamo iniziare a raccontarvi la lunga chiacchierata che abbiamo avuto l’onore di fare con l’esperto tecnico, dirigente e organizzatore abruzzese.
Professionista dal 1983 al 1991 con le maglie di Gis, Supermercati Brianzoli, Chateau d’Ax e Jolly Club 88 con nel curriculum 2 vittorie di tappa al Giro d’Italia, dal 1996 ha guidato numerose formazioni fino ad arrivare alla Monzon - Incolor – Gub con cui quest’anno ha corso in giro per il mondo vincendo, proprio nei giorni scorsi, con Kristiāns Belohvoščiks la seconda tappa del Tour of Guizhou Eco-Province.
Giuliani, come aveva annunciato qualche settimana fa con il messaggio social, ha confermato a tuttobiciweb che chiuderà il suo team, e ci ha anche proposto tanti spunti di riflessione e dato qualche informazione in più sulla prossima sfida che lo attende: far crescere ancora di più una gara prestigiosa come il Trofeo Matteotti di cui cura l’organizzazione.
IL RAMMARICO PER LA CHIUSURA DELLA MONZON - INCOLOR - GUB. «Sono davvero molto triste e mi dispiace per i ragazzi. Non è nella mia indole arrendermi, ho sempre combattuto per dare una possibilità ai miei atleti e aiutarli. In questi anni ho “conquistato” il mondo con delle squadre internazionali e multietniche. Ho puntato su un calendario che permettesse ai miei atleti di mettersi in mostra adattandomi ai cambiamenti dei tempi, ho sempre creato una struttura professionale fornendo tutto ciò di cui c’era bisogno. Ora tutto questo non è più sostenibile».
IL CICLISMO VA VISSUTO CON ENTUSIASMO. «Sono convinto che il ciclismo vada vissuto con entusiasmo. La mia idea di ciclismo non può prescindere dal rapporto umano: un tecnico deve parlare con gli atleti, sedersi a tavola con loro e spronarli, trasmettere serenità e entusiasmo appunto. Nelle mie squadre ho sempre lavorato così, pungolato i miei ragazzi perché lottassero anche per i traguardi volanti. Il ciclismo attuale però mi sembra “appiattito”, si corre per moda».
SODDISFATTO DEI RISULTATI DEI MIEI ATLETI «La stagione 2025 della Monzon - Incolor – Gub è positiva: l’altro giorno Kristiāns ha vinto in Cina e in giugno ha conquistato la medaglia di bronzo nel campionato lituano su strada (alle spalle di Skujiņš della Lidl Trek e Neilands della Israel - Premier Tech,ndr) e a cronometro. Anche in Finlandia e Romania siamo saliti sul podio dei campionati nazionali rispettivamente con Malinen e Ovidiu».
FARE CRESCERE IL TROFEO MATTEOTTI «La chiusura della squadra come ho detto mi rammarica molto ma io fermo non so e non posso stare quindi sono già al lavoro per l’edizione numero 78 del Trofeo Matteotti, voglio far crescere la manifestazione. Per me è la corsa del cuore: da bambino andavo ad applaudire i campioni e a prendere le borracce poi ho avuto la fortuna di correrla da Professionista andando vicino al successo più volte (3° nel 1984, 5° nel 1989 e ancora 3° nel 1990,ndr) l’ho vissuta più volte da Direttore Sportivo ora sono onorato di esserne il Direttore Generale e presidente dell’Unione Ciclistica Fernando Perna, la Società che lo organizza. Voglio che la manifestazione cresca e diventi ancor più importante. La passione, la competenza e l’esperienza per farlo non mi mancano».
TANTI EVENTI COLLATERALI E IL COINVOLGIMENTO DEI BAMBINI. «È essenziale coinvolgere i giovanissimi, lo abbiamo fatto quest’anno e lo rifaremo il prossimo. Dobbiamo appassionarli, distribuire gadget, farli avvicinare al ciclismo. Ultimamente i bambini sono sempre più lontani dai corridori e invece voglio che siano parte integrante della manifestazione. Stiamo pensando ad una serie di appuntamenti “Aspettando il Matteotti” senza dimenticare l’importantissimo tema della sicurezza»
UN GRANDE CAST DI PARTECIPANTI. «Il prossimo anno l’obiettivo è avere un cast di partecipanti di alto livello. Nel ciclismo di oggi sappiamo quanto siano importanti logistica e organizzazione e il fatto che il Trofeo Matteotti sia in programma il 13 settembre, alla immediata vigilia di una gara a tappa come il Giro d’Abruzzo, spero ci aiuti ad avere tanti campioni al via».
IL TROFEO MATTEOTTI FEMMINILE. «La volontà di organizzare anche una prova femminile c’è, vedremo se ci saranno le condizioni per farlo».
IL POSSIBILE RITORNO IN AMMIRAGLIA. «Dalla Romania è arrivata una proposta visto che per dieci anni ho “investito” nella crescita di atleti rumeni. Onestamente non ho ancora avuto tempo e modo per parlarne in maniera dettagliata. Certo è che solo un progetto molto valido e super motivante mi farebbe cambiare idea».
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