
Un nuovo tassello si aggiunge alla squadra MBH Bank Ballan CSB Colpack: nel roster 2026 ci sarà anche Diego Bracalente. Lo scalatore marchigiano, nato il 6 dicembre 2004 e alto 1,71 m, ha infatti raggiunto un’intesa con la formazione guidata da Antonio Bevilacqua, Gábor Deák e dalle famiglie Ballan, D’Aprile e Colleoni.
Bracalente non nasconde la sua gioia per il sogno realizzato: “In questo modo tutti i sacrifici prendono un senso, e sono stati tanti. Devo dire grazie a questo gruppo che mi ha aiutato e ha avuto il coraggio di fare questo passo verso la categoria Professional. Il mio primo sentimento è la voglia di ripagarli con l’impegno e con i risultati.”
Il 2025 è stato un anno positivo per lui, cresciuto con costanza nel triennio trascorso nella formazione italo-ungherese. “La sicurezza del passaggio al professionismo non ce l’ho mai avuta, ma speravo che la continuità dei miei risultati facesse sì che il nostro team manager mi notasse. Non sempre il risultato è arrivato pienamente, ma da gennaio a ottobre l’impegno è stato al 110%.”
Il marchigiano di Casette d’Ete, nel comune di Sant’Elpidio a Mare (provincia di Fermo), riassume così la sua stagione: “Ho ottenuto una vittoria alla Coppa della Pace, poi sono arrivato quinto al Campionato Italiano di Darfo, dove mi hanno ripreso a tre chilometri dal traguardo, con un po’ di rammarico. Sono stato poi terzo alla Bassano-Montegrappa e quinto nella gara di casa, Capodarco. In questo ciclismo, anche se sei al 100% non hai la certezza di vincere; se sei al 90% scivoli già oltre il quindicesimo posto.”
Sul suo percorso di crescita, Diego riflette: “Sono uno che ha avuto una maturazione più lenta degli altri, e per fortuna mi è stato permesso di fare un’attività calibrata, ma sempre con il passo lungo della gamba.”
E sui suoi obiettivi per il 2026 aggiunge: “Vediamo di partire subito bene, evitando gli errori degli anni passati. Arrivare in condizione presto e non ammalarsi: questi sono i segreti. Io vado meglio da maggio in poi, comunque. Certo, la nuova regola che non permette di disputare le gare U23 ha scombussolato un po’ i piani, ma è così per tutti.”
Per Bracalente, un autunno in famiglia prima della ripartenza: “Rimarrò a casa, ad aiutare nell’azienda agricola dei miei genitori, perché anche loro fanno tanti sacrifici per me. In questi due mesi starò vicino alla famiglia prima di partire per il caldo.”
Infine, un pensiero per chi lo ha accompagnato in questo percorso: “Il sogno? Far bene nelle gare vicino a casa, come il Giro d’Abruzzo e il Trofeo Matteotti. Su quelle strade c’è tanta gente che conosco. La mia dedica per questo passaggio va alla mia famiglia e alla squadra.”
Le parole di Antonio Bevilacqua: “Diego è un ragazzo che ha dato dimostrazioni di valore sia con i risultati che per il lavoro di squadra. Il passaggio al professionismo è un sfida impegnativa che andiamo ad affrontare assieme con determinazione e voglia di far bene”.
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