
Fino ad oggi non avevamo ancora visto il vero Ben O'Connor, ma salendo verso il Col de la Loze, nella Tappa 18 del Tour de France 2025, l'australiano è tornato ad essere lo scalatore in grado di chiudere 2° una Vuelta a España e un Mondiale e di vincere tappe al Giro e al Tour. Ci sono volute gambe ma anche tanta intelligenza per portarsi a casa il secondo successo al Tour (il primo nel 2021 a Tignes), perché per anticipare Pogačar e Vingegaard bisognava sfruttare il loro attendismo.
L'australiano della Jayco AlUla lo ha fatto alla perfezione: «Per come era andata finora era difficile immaginarsi di poter vincere la tappa regina - ha ammesso O'Connor -. Ma fin dalla partenza mi sentivo molto meglio e in cima al Col de la Madeleine ho capito che potevo avere una chance attaccando nel fondovalle, anche perché altrimenti sarei stato sverniciato in salita da Tadej e Jonas. Sono partito nel tratto più duro e a quel punto dovevo solo gestirmi come in una cronometro, sapendo di avere un buon margine sul gruppo maglia gialla. Il Col de la Loze è una salita di cui avevo bei ricordi, l’ultima volta avevo supportato Gall per portarlo alla vittoria e oggi è toccato a me. È una sensazione molto dolce».
Dopo aver vinto la tappa del Colle delle Finestre al Giro d'Italia con Chris Harper, la Jayco AlUla si è portata a casa la tappa regina del Tour de France. Un bottino niente male: «Il Tour è la corsa più importante del mondo ma anche la più crudele, era da anni che cercavo un’altra vittoria di tappa, ci sono andato vicino ma non ci riuscivo. Sono davvero orgoglioso di quello che sono riuscito a fare, ne avevo bisogno io e ne aveva bisogno la squadra, che mi ha supportato anche quando le cose non andavano benissimo».
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