
Quello dell’undicesima tappa del Tour de France con arrivo a Tolosa è stato un finale palpitante non solo per l’appassionante contesa tra i pretendenti alla vittoria parziale ma anche per quanto accaduto nel gruppo dei big della generale.
Qui infatti, nei chilometri successivi allo scollinamento della Côte de Pech David, Tadej Pogacar è finito a terra in un tratto di strada molto veloce facendo scorrere un brivido lungo le schiene di tutti quanti prima di rimettersi in sella e concludere in gruppo la sua fatica.
A provocare il capitombolo dello sloveno nella circostanza, come rivelato prontamente dai vari replay del caso, è stato Tobias Johannessen che, con una manovra forse un po’ troppo avventata, è andato a incrociare la bici dello sloveno provocandone la caduta.
Subito dopo il traguardo il corridore norvegese Uno-X Mobility (a segno oggi con Jonas Abrahamsen) ha provveduto a scusarsi pubblicamente per quanto accaduto sul suo account personale su X dove, parallelamente, ha anche denunciato, con suo grande sconcerto, di aver ricevuto numerose minacce in privato.
“Sono terribilmente dispiaciuto per quello che è successo a Pogacar. Stavo cercando di seguire il movimento che c’è stato in gruppo ma ero troppo vicino a lui. Pensavo che tutti si sarebbero spostati a destra e così ho commesso un errore per il quale chiedo scusa di nuovo. Spero che stia bene dopo una caduta del genere” ha esordito il venticinquenne di Drøbak.
“Naturalmente vorrei tornare indietro e muovermi in modo diverso, ma non posso. Provo una sensazione orribile, ma non auguro a nessuno la quantità di minacce che ho ricevuto in privato. Sono terribilmente dispiaciuto ma anche terrorizzato dall'odio di tutte queste persone. Mi fa molta paura” ha rivelato il vincitore del Tour de l’Avenir 2021 evidentemente rattristato del fatto.