
Tadej Pogacar è il corridore più colorato del Tour de France. A dirlo sono le maglie che ha conquistato a partire dalla gialla, per passare a quella a pois e anche la verde, che prima era sulle spalle di Jonathan Milan. Solo la maglia bianca non è del campione sloveno, che oramai non ha più l’età per indossarla.
«Senza ombra di dubbio sono super contento di come ho corso la crono e di essere a 16 secondi dal campione del mondo e campione olimpico. Probabilmente ieri abbiamo assistito alla migliore cronometro del mondo. E in questo momento, sono super, super contento di essere arrivato secondo».
Arrivare secondo alle spalle del belga ha permesso allo sloveno di guadagnare il primo posto nella classifica generale e di attestarsi con un vantaggio di 42” su Evenepoel, 59” su Vauquelin e 1’13” su Vingegaard. «Ho perso un po' da Remco, ma ho guadagnato sugli altri, quindi sono molto soddisfatto Avere più di un minuto su Jonas mi rende naturalmente contento. Posso veramente dire che la giornata di ieri è stato ottima nel suo complesso».
Pogacar al termine della gara, ha dovuto aspettare molto prima di andare via, perché nel cerimoniale è dovuto salire sul palco delle premiazioni per ben tre volte. «Come squadra continuiamo a puntare dritto verso la classifica generale, anche se adesso ho anche la maglia verde e quella a pois. Per noi però la cosa più importante è la maglia gialla e indossarla sugli Champs-Élysées. Ora non è così importante indossare la maglia gialla, ma è una bella sensazione averla tra le braccia. Ogni giorno è una battaglia per la classifica generale e oggi sarà di nuovo una battaglia e bisognerà stare attenti in ogni tappa. Finora abbiamo avuto giornate nervose o molto impegnative e penso che nelle prossime due tappe sarà lo stesso. Dobbiamo solo mantenere il controllo, la calma e credere in noi stessi e nella squadra».
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