
Passano le ore e aumentano le rinunce di peso al prossimo Tour de France. Diversi corridori attesi alla Grande Boucle, infatti, sono stati costretti recentemente ad alzare bandiera bianca ufficializzando forfait che, nei prossimi giorni, obbligheranno le loro squadre ad operare degli inevitabili cambiamenti alle lineup per la corsa a tappe francese.
Fra coloro che oltralpe attendevano con più interesse e che nelle ultime ventiquattro ore hanno comunicato la propria indisponibilità per il grande ballo di luglio vi è sicuramente David Gaudu il quale, dopo un Giro d’Italia piuttosto opaco (anche a causa della ferita riportata alla mano), in questo mese di giugno non è riuscito a mettere insieme una condizione sufficientemente buona per schierarsi al via da Lille.
"Dato il mio livello attuale, abbiamo deciso in accordo con la squadra di saltare il Tour quest'anno” ha affermato il francese a L’Equipe. “Sono stato trasparente con il team. Loro hanno i miei valori, i miei dati e […] le sensazioni, nonostante i workout e gli allenamenti in montagna fatti fino allo scorso fine settimana, non sono ancora buone. Sarei andato al Tour lì solo per finirlo e questo non avrebbe avuto senso” ha proseguito il portacolori della Groupama-FDJ, chiaramente rammaricato per questa scelta obbligata.
“È ovviamente una grande delusione soprattutto perché quest'anno il Tour passa dalla Bretagna e i miei cari sarebbero potuti venire a trovarmi”.
Come lui, anche un altro corridore transalpino molto quotato come Benoit Cosnefroy non prenderà parte alla Grande Boucle. Nel suo caso però, a indurlo a tirarsi fuori dalla mischia, è stata la caduta riportata nella prima tappa del Giro di Svizzera da cui è uscito piuttosto ammaccato.
“In seguito alla caduta al Tour de Suisse, Cosnefroy ha riportato una contusione al ginocchio e, purtroppo, non riuscirà a recuperare in tempo per partecipare ai Campionati nazionali francesi e al Tour de France. La data del suo ritorno alle competizioni sarà annunciata più avanti” ha spiegato la sua formazione, la Decathlon AG2R La Mondiale, in una nota stampa.
Proprio come per il nativo di Cherbourg-en-Cotentin, la corsa a tappe elvetica si è rivelata fatale anche per Tao Geoghegan Hart che, dopo il 3° posto in classifica generale al Giro di Slovenia, tra le montagne svizzere ha faticato per colpa di un virus che, alla fine, l’ha debilitato a tal punto da dover dire addio ai suoi sogni di gloria al Tour.
“Purtroppo, negli ultimi 5 giorni ho contratto una leggera infezione al petto che mi ha portato progressivamente a sentirmi sempre più male verso la fine della settimana" ha spiegato il vincitore del Giro d’Italia 2020 in un post su Instagram.
"A momenti ho la sensazione che il mio corpo stia tornando ai livelli a cui era prima di ammalarsi, ne ho sicuramente qualche segnale, ma si sta rivelando piuttosto difficile rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle in una volta sola. Adesso non vedo l'ora di fare riposarmi per una settimana e poi tornare ad allenarmi in maniera costante prima di riprendere nuovamente a gareggiare ad agosto”.
Per l’alfiere della Lidl-Trek, come per Gaudu e Cosnefroy, il prossimo grande obiettivo ora, una volta ritrovata la salute e la capacità di assorbire i carichi di allenamento, potrebbe essere quello di essere sulla linea di partenza della Vuelta Espana in programma dal 23 agosto al 14 settembre prossimi.
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