
Il ciclocross presto potrebbe diventare uno sport olimpico e già nel 2030, quando le Olimpiadi invernali si svolgeranno sulle Alpi Francesi, questa disciplina del ciclismo tipicamente invernale potrebbe tingersi con i colori dei 5 cerchi.
Il luogo prescelto per la gara di cross olimpico potrebbe essere La Planche des Belles Filles, un luogo iconico legato al ciclismo e in particolare al Tour de France. A lanciare la notizia è stato il quotidiano sportivo L’Equipe, che sulle sue pagine ha scritto che La Planche des Belles Filles ha presentato domanda per ospitare il ciclocross alle Olimpiadi invernali del 2030 in Francia.
Saranno in totale quattro gli sport che verranno aggiunti alle Olimpiadi invernali del 2030 e il ciclocross potrebbe essere uno di questi. Il progetto è sostenuto sia dal presidente dell'UCI David Lappartient e anche da Michel Barnier, ex primo ministro francese e nominato nel comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali del 2030 e quindi la candidatura potrebbe diventare realtà.
E’ da molti anni che il ciclocross cerca in ogni modo di meritare di diventare una disciplina olimpica e anche l’Italia, ospitando la Coppa del Mondo a Vermiglio, ha fatto vedere come il ciclocross che solitamente si vede in inverno sul fango, si può tranquillamente fare su un campo di gara innevato.
La prova olimpica si dovrebbe svolgere a La Planche des Belles Filles, la famosa salita dei Vosgi (e quindi non sulle Alpi) che spesso è stata protagonista di straordinarie battaglie al Tour de France. Nel 2022 ci fu l’attacco di Vingegaard su Pogacar, nel 2012 a vincere fu un superlativo Froome, poi nel 2014 il successo andò al nostro Vincenzo Nibali e nel 2019 a Fabio Aru. L'Équipe ha potuto leggere il documento di candidatura, nel quale viene indicata la località dei Vosgi come luogo indimenticabile, che garantirà molta popolarità ai Giochi.
Anche la città di Besançon sembra che si sia candidata per ospitare il ciclocross, ma Lucie Lefèvre, la forza trainante del progetto La Planche des Belles Filles, sembra convinta della sua posizione di favore e di essere la località perfetta per l’evento. «Siamo a quattro ore di macchina dal Belgio e dai Paesi Bassi, dove la cultura del ciclocross è molto presente. Sappiamo come affrontare un evento importante come i Giochi Olimpici e possiamo garantire la riuscita dell’evento che sarà per certo una grande festa».
Per avere una risposta da parte del CIO bisognerà pazientare ancora, ma sembrerebbe proprio che il ciclocross, dopo anni di tentativi, potrà finalmente assegnare il suo primo oro olimpico.
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