
Per Edoardo Affini a Viadana è stata un'emozione davvero speciale. Oltre ai festeggiamenti per la vittoria in volata del suo compagno di squadra Olav Kooij c'è stata la gioia di arrivare in casa e di salutare la sua famiglia. Dopo l'arrivo si è sciolto nell'abbraccio della compagna ed è stato travolto dall'affetto dei suoi tifosi che hanno fatto letteralmente a gara per selfie ed autografi. Come una vera superstar Edoardo si è preso tutto il calore della sua genete e i complimenti di capitan Van Aert con tanto di pacca sulla spalla per l'ottimo lavoro svolto.
«E' stata una giornata pazzesca, dopo tutto non capita tutti gli anni di arrivare vicino a casa e in più abbiamo anche vinto, quindi la festa è stata completa. Sinceramente non mi aspettavo di vedere così tante persone per il Giro, ma è tutto veramente bello, ci sono mi miei amici, c'è la mia fidanzata e addirittura i suoi genitori che sono venuti apposta dall'Olanda per salutarmi - ha detto Edoardo Affini a tuttobiciweb- sono strade che conosco molto bene perchè le ho fatte spesso in allenamento e non hanno molti segreti: l'unico modo per fare la differenza è andare a tutta sui lunghi tratti pianeggianti senza guardarsi mai indietro.»
La giornata della Visma Lease a Bike è stata praticamente perfetta, prima hanno controllato il tentativo di attacco dei tre uomini in fuga e poi hanno preso in mano la situazione mettendo Olav kooij nella miglior posizione possibile per affrontare lo sprint finale. «Tutti abbiamo lottato duramente per portare Olav Kooij davanti, era il nostro obiettivo dichiarato della giornata, volevamo vincere Negli ultimi 10 chilometri ci siamo un po' persi ma poi a 3 km dal traguardo ho preso i miei compagni e li ho lanciati nell'ultimo chilometro come fossi una moto. Van Aert ha poi fatto l'ultima parte del lavoro prendendo l'ultima curva in testa. E' stata esattamente come l'avevamo immaginata, se dobbiamo guardare proprio la perfezione forse avrei dovuto partire in filo dopo e portare il gruppo fino alla curva, ma credo che la perfezione sia praticamente impossibile da raggiungere, è comunque venuta fuori una bella vittoria a cui tenevo molto»
Il lavoro di Affini rimane fondamentale per l'equilibrio della squadra, è l'uomo chiave nelle volate di Olav Kooij e per traghettare il gruppo nelle tappe di transizione. Nelle cronometro, la sua prova per antonomasia, ha portato a casa un quarto ed un quinto posto che lo portano ad un bilancio del Giro totalmente positivo. «Il Giro della squadra è iniziato in salita, Wout è stato malato e Olav si era rotto la clavicola alla Gent Wevelgem, ma fortunatamente sin dalla prima tappa abbiamo raggiunto il podio e da quel momento è iniziato ufficialmente il nostro rodaggio. Mi dispiace che a Lecce Olav abbia perso il momento giusto e che a Napoli sia stato chiuso in volata, in pratica sono stati due sprint non disputati. Per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto delle mie prestazioni; nelle cronometro non è arrivato il risultato che speravo, ma ho fatto comunque delle ottime performance. Nei prossimi giorni lavorerò ancora per le volate e nelle tappe di montagna sarò al serviizio di Simon Yates e poi mai dire mai, spero di avere le mie occasioni per andare all'attacco» conclude Edoardo che domani a Vicenza sarà nuovamente al servizio dei suoi capitani, ma non è esclusa la possibilità di vederlo in avanscoperta, magari in qualche frazione di transizione.
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