STAGI'S RATINGS. CARAPAZ BLOWS THE GIRO WIDE OPEN, CICCONE WASTES AN OPPORTUNITY, DEL TORO... IS PURE TALENT

DIRECTOR'S RATINGS | 21/05/2025 | 18:29
di Pier Augusto Stagi

Richard CARAPAZ. 10 and praise. He has good legs and shows it. He wants to fight and in a true stage he does the dress rehearsal. Lots of effort, but for him there's the reward of a stage victory, his fourth at the Giro d'Italia. The Giro is open, very open, which the Ecuadorian rider blows wide open by turning up the gas at the finish with one of his accelerations. He smells pink, ready to let it sizzle.


Isaac DEL TORO. 9. He races for himself and for Ayuso. Sprints at the finish to take away bonus seconds from direct rivals. Isaac is more brilliant than ever, in condition and inspired. He sprints looking backwards, watching others sprint. It's not just a demonstration of strength and bravado, but also of talent. So much talent.


Giulio CICCONE. 5.5. He has the opportunity to win, but gets surprised by Carapaz who takes off. He remains there, trapped in the mesh of the best group and in the final sprint collects third place: the photo doesn't tell us how much difference there is between him and Del Toro.

Thomas PIDCOCK. 5. Loses the moment, across the board. When Carapaz escapes and then, in the final sprint, when he takes the last corner terribly, also disturbing those behind him who must avoid him. Not good, again today.

Egan BERNAL. 6. After a difficult day like yesterday, today the Colombian finds a bit of serenity and perhaps confidence.

Antonio TIBERI. 6.5. Pedals well all day. Actually, he's been pedaling well since the beginning. He's a calm and confident diesel. He's there: what more could we want?

Juan AYUSO. 6. Must bring his skin back to the hotel and does so with relative tranquility.

Einer RUBIO. 6. Fights, tries, throws himself into the fray and comes out with a top ten placement that tells us he's feeling good.

Derek GEE. 6. The 26-year-old Canadian finally shows himself, after an anonymous and suffering Giro so far.

Primoz ROGLIC. 6. It's unclear if he's hidden or wasn't particularly brilliant. The Slovenian knows perfectly well that the best is yet to come, and therefore lets others dance.

Giulio PELLIZZARI. 6. Yesterday he respected team orders: calm time trial, with a bit of gas, to not waste energy. Today he places himself behind Primoz and arrives at the finish. Gains two positions in the general classification.

Davide PIGANZOLI. 6. Not particularly brilliant, but his stages are still far away.

Mads PEDERSEN. 8. Does an incredible job from the start. First for himself, then for the team. The Danish rider works hard, pulls like crazy for kilometers and kilometers, to bring the best group back into shooting range of the five escapees. After finishing his work, he slides back, the group opens, two wings of riders, in the middle the Dane who passes like a star: it's him, Mads Mosè Pedersen.

Lorenzo FORTUNATO. 8. At km 84, the blue jersey of XDS Astana takes off. San Pellegrino in Alpe is his and he crests with 55'' over Nairo Quintana (Movistar), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Luke Plapp (Jayco AlUla) and Wout Poels (Fortunato's teammate). At km 108 Lorenzo is caught by the four pursuers. They will be caught only at the end, pushed by a stellar Pedersen. He increases his bounty for the Mediolanum blue jersey. Now he has 156 points, against Ayuso's 54.

CASTELNUOVO NE' MONTI. 10. Or when you believe in a project, in an important investment, a Giro d'Italia finish stage to promote a hidden territory of our beautiful country, which deserves to be unveiled and revealed. When you shell out money to secure the right to host the pink race in your territory, and local administrations and locals double down to make this passage something that can remain and leave in our hearts that sweet sentiment of returning with our families. A mid-Giro stage far from trivial, designed by director Mauro Vegni with great sensitivity and wisdom. San Pellegrino in Alpe midway through the race, the Pietra di Bismantova in the finale. Bravi, well done, encore.


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COMMENTI
Moser voto 0
21 maggio 2025 19:03 alerossi
"Bisogna insegnare agli spettatori che le tappe belle sono solo quelle combattute dal gruppo" è una frase agghiacciante. Questo voler ridicolizzare una categoria di corridori (del quale lui stesso faceva parte) e che rappresenta il 90% del gruppo dicendo apertamente che non valgono nulla fa venire i brividi. Dove sono i vecchi cantori di ciclismo che raccontavano storie di gregari divenuti campioni per un giorno? Questa storia (da bambini dell'asilo) che o vincono i soliti 3/4 o le corse fanno schifo deve finire. E questo si ripercuote sugli organizzatori che disegnano tappe per i soliti vincitori seriali (vedasi montmartre). Le corse belle sono quelle dove gli outsider ribaltano pronostici già scritti.

Alerossi
21 maggio 2025 19:27 Albertone
A Moser occorre ricordare il taglio dello Stelvio e tante altre cose : https://www.google.com/amp/s/www.lastampa.it/sport/2020/03/30/news/ciclismo-rivediamo-in-tv-il-giro-delle-polemiche-tra-moser-e-fignon-nel-1984-1.38656025/amp/

castelnuovo ne monti
21 maggio 2025 20:31 maxlrose
ammetto di non conoscere primo di oggi questo splendido luogo.
quella roccia sembra il trono di Dio.
sempre piu bella l'Italia... con perle da scoprire

Alerossi
21 maggio 2025 20:31 Claude60
Concordo al 100% con quello che hai scritto. Oggi a lui la fuga non andava bene, ma se Pogacar fa un assolo di 100 km. va benissimo.

6
21 maggio 2025 20:47 Bullet
Vedo molti 6 e penso a tanti 6 politici, perché oggi hanno fatto il minimo per arrivare tranne Carapaz. Sul disegno tappa, quella salita meritava più rispetto anche come posizionamento lungo la tappa, per il resto si può essere d'accordo. @alerossi: lo sceriffo è da tanto che critica i corridori, troppo pilotati, attuali e in parte non ha torto.

Bullet
21 maggio 2025 20:59 Claude60
Si parla di Moreno Moser, non lo sceriffo.

Bullet
21 maggio 2025 21:01 alerossi
Intendo moreno, non francesco. Quello che ha detto nella diretta di eurosport.

Dominio UAE
21 maggio 2025 21:06 Frank46
Aspetta prima di dire certe cose.

Non c' è stata una sola vera tappa di montagna. Oggi Adam Yates si era staccato da oltre 30 corridori, fortuna che 40 già stavano in fuga.

Sul traguardo si è nuovamente staccato da quasi 20 corridori per una salitella e un po' di terreno Vallonato.

Mcnulty dovrà lavorare molto ma soprattutto in salita non è sto fenomeno e quindi sicuramente finirà fuori dalla top 10.
Del Toro è chiaramente un gran talento e un corridore molto potente ma non hanno ancora fatto una sola tappa di montagna e fino ad ora nella sua giovane carriera non ha mai dimostrato di essere un grandissimo scalatore.

Ayuso può vincerlo il Giro ma il favorito rimane Roglic e gli outsider sono tanti e tutti molto vicini in classifica e molto vicini anche a livello di talento.

Ha perso l' ennesima occasione di parlare di ciclismo. Qualche parola in meno sul fantomatico dominio UAE quando c'è una classifica strettissima e non è stata fatta una sola tappa di montagna vera e qualche parolina in più sulla classe e il coraggio di Carapaz sarebbe stata gradita.

E non mi fate passare per un hater della UAE come in passato qualcuno mi ha fatto passare per un hater della Visma. Delle squadre non mi frega nulla e tifo per tutti i corridori rimanendo conscio che viviamo in un epoca piena di grandi campioni e con uno dei più grandi fuoriclasse di tutti i tempi.

Ma il ciclismo non si limita ad 1/2 corridori, ad una due squadre e al Tour de France come sembrerebbe leggendo gli articoli denigratori e irrispettosi di tuttobici.

@
21 maggio 2025 21:30 Bullet
Scusate, non avevo capito quale Moser fosse.

Assurdo
21 maggio 2025 21:49 apprendista passista
Il 5,5 a Ciccone...per me, semplicemente assurdo...

@ claude
21 maggio 2025 22:20 Albertone
Mi inserisco nel dibattito, della tua risposta a bullett. Io ho postato appunto il link riferito a Francesco Moser, proprio per ricordare che certe cose che si danno per spettacolo, hanno altri connotati. E a distanza di oltre 40 anni, tutti ricordano. Chissa' perche'.

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