GIRO D'ITALIA. TAPPA APPENNINICA, TAPPA DURA, TAPPA PIENA DI INSIDIE

GIRO D'ITALIA | 21/05/2025 | 08:14
di Bibi Ajraghi

Dopo la crono di Pisa, il Giro riparte con una frazione appenninica decisamente impegnativa: in programma c'è infatti la Viareggio-Castelnovo ne' Monti di 186 km per un totale di 3.850 metri di dislivello.


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Si tratta di una tappa nettamente suddivisa in due parti: la prima fino a Castelnuovo Garfagnana sempre in leggera ascesa, ma senza particolari difficoltà. La seconda fino all’arrivo costellata di salite impegnative e lunghe discese sempre su strade di montagna con numerose curve e saliscendi. La prima salita incontrata è San Pellegrino in Alpe (che si conclude circa 1.5 km dopo il paese) che presenta con le sue pendenze attorno al 20% il settore più duro dell’intero Giro 2025. Le altre salite sono Toano e la Pietra di Bismantova che porta direttamente a Castelnovo ne’ Monti. Ultimi 3 km caratterizzati da una rampa a salire e successiva breve discesa che portano dentro l’abitato con alcune curve impegnative. Ultimo chilometro tutto a salire. Retta finale di 100 m su asfalto larghezza 6 m.

IL TERRITORIO. Sarà una giornata complicata quella che attende i corridori al via dell’undicesima tappa del Giro, tra salire impegnative e tratti vallonati non banali.

Prima di partire, però, ci si gode la dolce vita di Viareggio. E’ piacevole sfilare sul lungomare della cittadina osservando i palazzi e gli stabilimenti balneari Liberty a suo tempo teatro di feste memorabili. Ma la visita più originale si fa alla Cittadella del Carnevale, il più grande centro tematico in Italia dedicato alle maschere e luogo di costruzione degli straordinari carri che da 150 anni sono protagonisti delle parate carnascialesche. Da vedere anche il Museo della Marineria e il GAMC - Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea - con una collezione permanente di oltre tremila opere tra le quali spiccano capolavori di artisti quali Monet, Gauguin, Picasso, Juan Mirò, Marc Chagall e Max Ernst. Poi si raggiunge la Darsena, dove si ammirano fantastici yacht. Nessuna sorpresa: Viareggio è un punto di riferimento mondiale per la nautica, con cantieri che producono yacht di lusso richiesti in tutto il pianeta.

La tappa entra nel vivo in Garfagnana, culla di tesori ambientali e artistici, che invitano alla sosta. Primo tra tutti il medievale Ponte del Diavolo, che attraversa il Serchio a Borgo a Mozzano, affascina per la sua struttura e per le leggende che lo circondano. Poi è la volta di Barga, il paese caro al poeta Giovanni Pascoli dove si sosta sulla spianata erbosa dell’Arringo, fantastico belvedere sulle Apuane sulla quale si affaccia anche il Duomo. Ecco quindi Castelnuovo Garfagnana, il centro più importante della Valle del Serchio, dominata dalla Rocca Ariostesca, risalente all'XI secolo e così ribattezzata per aver ospitato dal 1552 al 1525 il poeta Ludovico Ariosto. L’importanza strategica del luogo è ribadita dalla possente Fortezza di Mont'Alfonso, posta in posizione dominante sul paese e comoda da raggiungere a piedi in poche decine di minuti lungo il Sentiero Ariosto. Il Farro della Garfagnana IGP, squisita eccellenza agroalimentare della zona è il compagno ineludibile di ogni sosta gastronomica nella vallata del Serchio. L’occasione di assaggiarlo nella sua terra di nascita non va sprecata.

La salita a San Pellegrino in Alpe porta al borgo più alto dell’Appennino, storico crocevia di viandanti e pellegrini che venivano accolti nell’Ospitale tra le cui mura oggi si visita un interessante Museo Etnografico. Subito dopo si entra in Emilia-Romagna, attraversando i paesi di Frassinoro e Piandelagotti, ben noti agli sportivi per l’infinità possibilità di escursioni. Il borgo medievale di Montefiorino, abbaglia con la sua poderosa fortezza e seduce con i profumi del Tartufo Valli Dolo e Dragone.

L’originale sagoma della Pietra di Bismantova, che si erge sopra gli ultimi rilievi dell’Appennino Reggiano, è il faro che indica la strada per l’arrivo a Castelnovo de’ Monti. D’obbligo, qui, una visita ai caseifici dove si produce il Parmigiano Reggiano di montagna, uno dei migliori formaggi del mondo: sul territorio castelnovese ne sono presenti cinque. Nessuno può rimanere a bocca asciutta.


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