BEAT YESTERDAY AWARDS, NELLA NUOVA SEDE GARMIN 5 STORIE DI ORDINARIA... STRAORDINARIETÀ SPORTIVA

EVENTI | 04/12/2024 | 08:20
di Nicolò Vallone
I Garmin Beat Yesterday sono tornati alla loro formula originale: l'edizione numero 9 della cerimonia organizzata annualmente dall'azienda americana della geolocalizzazione e dell'allenamento ieri ha premiato 5 storie di sport decisamente fuori dall'ordinario. Facendo gli onori di casa, anzi della nuova casa (in via del Ghisallo a Milano) inaugurata per l'occasione, l'amministratore delegato di Garmin Italia Stefano Viganò ha sottolineato l'unicità di un edificio che guarda al futuro, con luci autonome e spazi per il benessere dei dipendenti, in linea con la sempre maggiore importanza del wellness nella strategia produttiva di Garmin.
Col plauso di Federica Picchi, sottosegretaria allo Sport di regione Lombardia, che ha rimarcato la potenza di un'iniziativa come Beat Yesterday nell'ispirare tutti noi attraverso i valori che lo sport può esprimere nella vita di ciascuno, la serata ha avuto luogo all'interno della sala Nanga Parbat 2016, intitolata all'impresa dell'alpinista Simone Moro. Qui, lungo le pareti, sono celebrate imprese sportive realizzate con strumentazioni Garmin, a partire dalla scalata invernale di Moro 8 anni fa nel Kashmir e passando pure per successi ciclistici come il Mondiale di Ballan, il Giro di Hesjedal e il record dell'ora di Ganna.
Il noto telecronista Guido Meda ha intervistato i doppiamente ori olimpici della vela Ruggero Tita e Caterina Banti, tra importanza degli studi nell'essere dei grandi sportivi e proiezione verso i prossimi obiettivi. L'accoppiata Tita-Banti ha premiato Maria Vittoria Marchesini e Giovanna Micol, parte dell'equipaggio di Luca Rossa Prada Pirelli che ha vinto la prima Coppa America femminile. Due donne di età diverse, un architetto e una studentessa di Economia, ispirazione per nuove generazioni di veliste. Tanto che, a sorpresa, la loro impresa velica è stata "svelata" come ultimo tassello della hall of fame della sala Nanga Parbat.
Il conduttore di Linea Bianca Lino Zani ha intervistato l'argento olimpico del canottaggio Gabriel Soares, avvicinatosi alla sua disciplina da bambino sul lago di Como, poco dopo essere venuto in Italia dal Brasile. Soares ha premiato Roberto Ragazzi, un libero professionista che per sensibilizzare sullo scioglimento dei ghiacciai ha camminato in slitta e si è accampato per oltre 160 chilometri, tra neve e vento per due settimane, sul Vatnajökull in Islanda. Con un risvolto benefico, legato alla costruzione di acquedotto per fornire d'acqua un poverissimo villaggio in Burundi.
Il giornalista Sky di motorsport Davide Camicioli ha intervistato l'arciera paralimpica bronzo a Parigi Daila Dameno (che ha raccontato la sua "rinascita" attraverso lo sci, il nuoto e il tiro con l'arco dopo l'incidente d'auto che le tolse l'uso delle gambe) e la spadista d'oro a squadre Mara Navarria, che ha rivelato un gustoso segreto legato alla preparazione della vittoriosa finale contro le francesi in casa loro: Mara e le sue compagne si erano allenate con la Marsigliese nelle orecchie per abituarsi al clima che avrebbero trovato al Grand Palais. Dameno e Navarria anno premiato Francesca Gasperi, appassionata motociclista che ha attraversato l'Asia minore in moto per poi giungere in Madagascar e trascorrere un periodo insieme al missionario Padre Floriano. Obiettivo: raccogliere fondi per costruire una strada per collegare i villaggi malgasci del Sud-Est all'ospedale più vicino, distante 80 chilometri.
Lo speaker e presentatore Nicola Savino, con la sua inconfondibile verve, ha intervistato la judoka olimpionica Alice Bellandi, che ha spiegato la sua "filosofia della sofferenza" che l'ha portata sul tetto del mondo a 5 cerchi dopo essersi messa alle spalle un periodo sportivamente difficilissimo. La Bellandi ha premiato Claudio Pellizzeni, che una volta licenziatosi dalla banca dove lavorava ha intrapreso un giro del mondo di dieci anni per raggiungere Australia, Americhe, Africa e Asia senza prendere aerei, viaggiando a budget contenuto per terra e per mare mettendo in atto quella che lui ha ribattezzato Trip Therapy. Pellizzeni è stato doppiamente d'ispirazione, perché oltre a divulgare la sua esperienza ha parlato del diabete di tipo 1 con cui convive da quando aveva 9 anni. E che non gli ha precluso di compiere quest'impresa viaggiante.
Infine, un giornalista e telecronista a noi ben noto, Andrea Berton, ha intervistato il nuotatore Nicolò Martinenghi, prima medaglia d'oro in assoluto dell'Italia nell'Olimpiade parigina: il passaggio al nuoto da ragazzo nonostante all'inizio sognasse il basket, ma anche il "santino" di Alessandro Ballan (presente in platea in quanto testimonial Garmin, seduto tra Stefano Baldini e Vincenzo Nibali) ancora vicino al letto dopo la vittoria del Mondiale varesino del 2008. Al termine di un siparietto con Linus sul palco, Martinenghi ha premiato un altro atleta che ha partecipato agli ultimi Giochi olimpici: Diego Pettorossi, che ha gareggiato nell'atletica (200 metri) come unico dilettante, ovvero non tesserato per un gruppo sportivo militare, rimanendo fuori dalla semifinale per soli due centesimi. Una vita a utilizzare ferie e permessi per gare e allenamenti, fino a perdere il lavoro ma centrare la qualificazione olimpica, con l'obiettivo ora di centrare la finale a Los Angeles 2028.
Vero, quest'anno mancava la storia ciclistica. Come avete visto, però, non mancavano i personaggi del mondo del ciclismo (presente pure il grande biker Marco Aurelio Fontana) e non mancano gli spunti da approfondire tra Garmin e ciclismo. A tal proposito non perdetevi le prossime puntate del podcast BlaBlaBike!

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