ZEROSBATTI. CANARIE A DUE RUOTE DOVE LA BICI SI AMA E SI RISPETTA: UN ESEMPIO DA IMITARE. GALLERY

SOCIETA' | 16/08/2024 | 08:25
di Federico Balconi

L’uomo al centro degli interessi, la sua salute, il suo benessere psicofisico, il suo equilibrio e soprattutto la sua incolumità: è la scelta compiuta dalle Isole Canariea, che hanno preso provvedimenti decisi, quali i limiti di velocità a 30 o 40, la realizzazione di piste ciclabili, i controlli stradali, la manutenzione delle strade, investendo così sul ciclismo, per consentire di apprezzarne il territorio e sfruttarne il clima, proiettandosi anche nella mobilità urbana a due ruote.


Chi l’ha provata ha assaporato il gusto di pedalare in sicurezza, godendo di ogni metro percorso, il contatto con la natura, assaporando ogni curva, tornante, vista a strapiombo, in piena libertà, senza la paura di essere investito o cadere a causa di una buca.


Sembra un miraggio ma non lo è, sono andato a Gran Canaria ed ho toccato con mano la sensazione di andare in bici in un luogo dove l’obiettivo è raggiunto: la sicurezza e il rispetto delle persone e per la vita al primo posto.

Ho trovato strade con asfalto perfetto e tragitti per ogni livello, salite ripide e discese divertenti, con viste mozzafiato e qualche momento adrenalinico ma mai, nemmeno per un istante, mi sono sentito minacciato dagli automobilisti, ed anzi al contrario, anche in salita, a passo d’uomo, mi sono reso conto che rigorosamente attendevano un mio gesto per superarmi, talvolta nemmeno su invito… perché alle Canarie gli automobilisti ti sorpassano solo se sono totalmente sicuri di non farti correre alcun pericolo

Il clacson non esiste, se non per segnalare con garbo, e aspettano finché non possono saltare nell’altra corsia, a passo lentissimo, garantendoti così una manovra in totale sicurezza.

Neanche da aggiungere, perché chi ha pedalato qui lo sa: talvolta si sporgono dal finestrino per incitarti o applaudirti… cose da pelle d’oca!

I giorni sono volati e avrei voluto vedere ancora di più, perché la natura offre paesaggi unici ma soprattutto si è fatto tantissimo per i ciclisti e per la viabilità, con limiti di velocità rigorosi, a 20, 30, 40 e 60, e tutti li rispettano, anche perché i controlli di Polizia sono serrati.

In tutti i centri abitati la velocità non è mai consentita oltre ai 40 orari ma ciò che sorprende di più è la convivenza pacifica tra automobilisti e ciclisti, forse perché si è capito che ne guadagnano non solo i ciclisti, ma gli stessi automobilisti, che vivono il trasporto in auto in serenità, senza inutile stress.

In queste isole i veicoli a motore sono finalizzati a mero mezzo di trasporto, per sfruttare la bellezza del territorio e consentire ai turisti di godere della vacanza senza incidenti o contrattempi.

Prima delle rotonde si rallenta a prescindere, così davanti agli incroci o prima di una curva, per garantirsi quel margine in più di sicurezza, quello che in Italia non è nemmeno contemplato e anzi si viaggia sempre al limite, così dinanzi al minimo imprevisto il più delle volte arriva l’incidente.

Un connubio tra regole ferree e controlli rigorosi, ma soprattutto con il cambiamento culturale, votato alla dolcezza del trasporto e alla serenità, consentendo così ad ognuno di praticare sport, che sia Surf, Kite o ciclismo senza pericoli negli spostamenti.

Nessuno si azzarda a superare i limiti, e gli incidenti sono quasi annullati perché - lo possiamo confermare dati alla mano - gli incidenti, specialmente quelli con esiti gravi, scaturiscono sempre dall’eccessiva velocità, tra tutti gli elementi il più responsabile di morti e feriti gravi sulle strade.

Un esempio per l’Italia, visto che queste isole sono frequentate da molti italiani, per far leva su una Politica confusa e contraddittoria, che non riesce a dare un’impronta decisa e protesa al cambiamento, e non molla il piede dai pedali dei veicoli a motore.

Non solo bellezza e varietà dei percorsi, da quelli ondulati della costa o alle salite, il vero piacere è nelle strade con fondo perfetto, senza insidie, senza buche.

Si può affermare quindi che le Canarie costituiscono un esempio di sostenibilità, che tiene conto nelle sue scelte politiche dell’impatto ambientale, rendendosi così sempre più attrattiva per i numerosi turisti sensibili al tema ambiente.

Ed è proprio in questa prospettiva che la bicicletta diventa regina, i ciclisti amati e non solo rispettati, che siano professionisti, amatori o pedalatori semplicemente turistici, che utilizzano pedalate assistite, ma anche e soprattutto per chi utilizza la bici quale ideale mezzo di trasporto.

E’ in questa prospettiva che tutti ne traggono vantaggio e piacere, creando un circuito virtuoso, un clima di convivenza distesa, una mobilità urbana evidentemente improntata sulle biciclette, con città sono costellate di piste ciclabili, perfette e colorate.

Se poi aggiungiamo il sorprendente rispetto delle regole, il silenzio dei clacson, le distanze nei sorpassi, rigorosamente sopra ai 2 metri e a passo lento, con limiti di velocità che a volte appaiono impossibili da rispettare, l’unico motto possibile può essere “godetevi il viaggio”.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L’Italia continua a lasciare il segno ai Mondiali di paraciclismo su pista in corso a Rio de Janeiro. Dopo il brillante esordio nel chilometro da fermo,  Claudia Cretti ha portato ancora l’Italia sul gradino più alto del podio nella...


Parla britannico (ma anche un po’ italiano) l'arrivo in salita del Tour of Guangxi 2025. Sull'iconico e durissimo traguardo di Nongla, infatti, ad imporsi è stato Paul Double che, con una scalata solidissima e un’accelerazione decisiva portata nell’ultimo chilometro, è...


Stando all’ultimo aggiornamento del ranking UCI del triennio 2023/2025, la Cofidis si è presentata in Cina al Tour of Guangxi da ventesima formazione in graduatoria con un ritardo di 400 punti da colmare nei confronti della diciannovesima posizione occupata...


Protagonista delle volate al  Tour of Chongming Island, dove ha concluso due tappe su tre salendo sul podio e classificandosi terza nella classifica a punti, Mia Griffin lascerà la Roland Le Dévoluy per approdare nel 2026 alla Picnic PostNL. Campionessa...


Si è aperta uffuicialmente a Jesolo l'edizioene 2025 dello Jesolo Bike Festival, un evento ormai affermato che include e celebra le discipline ciclistiche, dal gravel alla strada, dal vintage alle gare per giovanissimi, coinvolgendo appassionati e ciclisti, con un ambiente...


Terza proclamazione di un vincitore dell'Oscar tuttoBICI 2025 e secondo atleta che si prepara a tornare sul palco delle premiazioni per il secondo anno consecutivo. Dopo essersi imposto lo scorso anno tra gli Esordienti di primo anno, infatti, il veneto...


La Cofidis dà il benvenuto al giovane Louis Rolland. A 22 anni, ha indossato la maglia dell'Arkéa – B&B Hôtels per tre anni ed è un corridore di talento in ascesa,  desideroso di continuare a progredire supportando i leader della...


Il primo ed agognato sospiro di sollievo per la categoria dei direttori di corsa era arrivato il 3 ottobre, quando la Corte Federale d’Appello comunicava di aver accolto il ricorso presentato da Rodolfo Gambacciani e quindi “l’estinzione del giudizio disciplinare...


La Reggia di Caserta non come punto di arrivo, ma di partenza. Una delle mete più amate e visitate d’Italia non come traguardo, ma come base. Un patrimonio dell’Unesco come pronti-via verso altri patrimoni storici e naturali. Diciassette giri “In...


Un legame importante, un incontro tra due protagonisti del grande ciclismo, un’amicizia e una stima che attraversano il tempo e la memoria sportiva. Franco Bitossi e Ivano Fanini, un connubio storico e un binomio speciale per il ciclismo toscano e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024