Wout van Aert è pronto per tornare a correre e oggi sarà al via del Giro di Norvegia, la breve corsa a tappe che si concluderà il 26 maggio. Il fiammingo è contento di rientrare nel gruppo, ma il recupero, dopo l’incidente di marzo ancora non si è concluso. «È una bella sensazione poter correre di nuovo - ha detto Van Aert nel suo incontro con la stampa - Purtroppo ho ancora qualche dolore nonostante tutto l’allenamento fatto. Il mio corpo non si è ancora dimenticato di tutte le ferite e ho ancora dei problemi».
Van Aert era caduto lo scorso 27 marzo ad Attraverso le Fiandre, riportando la frattura dello sterno, delle costole e di una clavicola. «Quali sono le mie ambizioni? In realtà ho pochissime ambizioni. Non penso nemmeno, in termini di prestazioni, ad ottenere qualche successo. Adesso non voglio pensare a questo, ma sono felice di poter correre di nuovo e di essere ancora nel gruppo. Spero solo di non avere troppi problemi in corsa a causa di qualche dolore che potrebbe riaffiorare».
E’ difficile adesso, dire a cosa stia puntando Van Aert. Il fiammingo ha dovuto rinunciare alle corse di primavera e anche al Giro d’Italia, forse potrebbe guardare al Tour de France, ma deve sempre capire in quale modo il suo corpo reagirà allo sforzo delle gare.
«Naturalmente non posso guardare troppo lontano. Per il Tour prima vediamo come mi sentirò sulla bici. Per quanto riguarda le Olimpiadi, sappiamo che ci saranno tra altri due mesi. Presumo che per quella data sarò di nuovo al cento per cento».
Per il belga questi mesi non sono stati facili, non solo per il primo periodo di immobilità a causa della frattura allo sterno e a sette costole, ma anche per la riabilitazione, che ha richiesto molto impegno sia a livello fisico che psicologico.
«Non è stato sempre facile dover rimanere in disparte, ma fortunatamente ora posso guardare di nuovo avanti. So che la mia guarigione ha richiesto un periodo molto lungo ma adesso sono in Norvegia».
Il corridore della Visma-Lease a Bike è positivo e per il momento vuole capire come reagirà il suo corpo. «Ho impiegato molto tempo prima di poter tornare ad allenarmi di nuovo nel modo corretto. Solo nelle ultime due settimane sono riuscito a farlo di nuovo. Adesso riesco ad allenarmi bene, ma dopo ho ancora qualche dolore. Non è ancora guarito tutto e il problema principale sono le costole. Ci sono state sette fratture costali e hanno messo a dura prova i miei muscoli. Ho dei fastidi quando sono a lungo sulla bicicletta, mi fa male la schiena e questo è fastidioso. Non voglio nemmeno drammatizzare la cosa, perché altrimenti non sarei qui a pedalare. Anche il taglio sulla schiena mi ha dato molto fastidio nei primi dieci giorni, quindi ho impiegato molte energie per riprendermi. Adesso voglio pensare a questa corsa, che per me è perfetta, perché non è troppo lunga ma il percorso è impegnativo. Voglio soprattutto vedere come va e quindi solo dopo il Giro di Norvegia vedremo quali saranno le mie prossime gare. Spero di poter tornare a casa con fiducia e poi competere di nuovo nelle grandi gare estive per vincere».