PRIMA VOLTA IN AFRICA PER LA POLTI KOMETA: TOUR DU RWANDA, AMBIZIONI AD ALTA QUOTA

PROFESSIONISTI | 17/02/2024 | 08:10
di Comunicato Polti Kometa

Vinta una corsa di categoria 2.1, il Team Polti Kometa è pronto ad affrontarne un’altra. Se però il Tour of Antalya era un evento di cui la squadra italiana è "aficionada" ora è il momento di esplorare per la prima volta l’Africa disputando il Tour du Rwanda. Uno scenario affascinante, un continente che vuole emergere e un Paese che l’anno prossimo ospiterà il primo Mondiale africano della storia.


E proprio una finestra sui Mondiali 2025 si spalancherà in apertura e in chiusura delle otto giornate in programma. Si parte domani con una cronosquadre nella capitale ruandese Kigali, che ricalcherà il tracciato della team relay iridata e qui varrà solo per la classifica a squadre. La graduatoria individuale si disegnerà quindi nell’intera settimana da lunedì fino a domenica 25. Non tanto dalla seconda tappa, coi tre strappi nel finale che terranno sulla corda velocisti e attaccanti, quanto piuttosto dalla terza, che in meno di 150 chilometri concentra 7 GPM. Ancor più… concentrata la quarta, che di GPM ne conta 5, ma senza neanche raggiungere i cento chilometri. Il quinto giorno di gara prevede invece la crono individuale: tredici chilometri in pendenza lieve ma costante. La sesta frazione sarà l’ultima chiamata per la generale: novanta chilometri come due giorni prima, culminanti stavolta con la scalata al monte Kigali. Pure l’indomani, a dire il vero, l’arrivo sarà in salita, per di più al termine dell’unica tappa oltre i 150 km, ma la conformazione del percorso si presta alle ruote veloci resistenti. Particolarmente esplosivo l’atto conclusivo, breve ma intenso: attorno al centro congressi di Kigali si dipanano un quadruplo circuito cittadino e una tornata sul ben noto monte Kigali. Assaggio delle future prove iridate in linea ruandesi.


Dettaglio non indifferente: si correrà costantemente tra i 1500 e i 2000 metri d’altitudine, con la cronometro di giovedì che salirà fino a 2312 metri! Per affrontare questa sfida, in un contesto che prevede alcuni ProTeam e diverse development di grandi squadre ma nessuna formazione World Tour, la Polti Kometa porta entrambi i propri uomini cresciuti a opposte latitudini ma simili altitudini: Jhonatan Restrepo, in grado di puntare al bersaglio grosso dall’alto delle 6 vittorie di tappa al Rwanda quando correva per Gianni Savio, e il suo "fratellino" German Gomez. Insieme a questo duo colombiano, valido soprattutto per prove contro il tempo e le montagne, c’è pure un tandem spagnolo per le volate: Manuel Peñalver, a conferma che l’incidente nella volata di Almeria è stato per fortuna privo di conseguenze, e Javier Serrano. A fare da anello di congiunzione tra le due accoppiate, l’italiano Andrea Garosio, che in questo drappello è l’unico reduce della vittoriosa spedizione di Antalya.

Nessuno di questi corridori è al debutto stagionale. Lo è invece il direttore sportivo Biagio Conte, che inizia il suo 2024 con una dettagliata analisi: «Stiamo passando un bel momento che conferma l’ottimo lavoro svolto nella preparazione invernale. Andiamo in Ruanda con un Restrepo che ha fatto bene nella sua Colombia e un Peñalver che ad Almeria ha sfoderato una bella prestazione, alla quale solo la caduta nel finale ha impedito un piazzamento. La condizione è buona e il Tour du Rwanda sarà un test probante, sia per l’elevata altitudine sia per l’incognita, valida per tutte le squadre, di correre con cinque effettivi. La terza frazione è la più impegnativa con oltre tremila metri di dislivello, le altre si addicono prevalentemente a uomini veloci come gli stessi Restrepo e Peñalver ma anche Serrano. Penso che i giochi di classifica si possano decidere nella cronometro individuale. Spero che il jet-lag non si faccia troppo sentire per i due colombiani; in ogni caso, per acclimatarci meglio tutti quanti, siamo venuti in Ruanda già ieri.»

Lato atleti, ecco le dichiarazioni di Peñalver: «Domenica ho rimediato solo parecchi graffi e un piccolo spavento. Ora sono del tutto recuperato e, anzi, ancora più desideroso di mostrare la mia buona condizione. Io e i miei compagni siamo convinti di poter lasciare il segno in questa corsa e siamo concentrati per centrare l’obiettivo.»

PHOTO Borserini (Gomez-Restrepo a sinistra) & Sprint (Peñalver a destra)

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si parla spesso di giusto compromesso, non una semplice frase fatta, ma una vera benedizione per prodotti che si identificano perfettamente con il loro rapporto qualità-prezzo. VISION, solido ed innovativo partner tecnico per le ruote di numerosi team professionistici (team World Tour e...


Marino Kobayashi si ritira dal ciclismo professionistico. Rispettando la sua decisione, il JCL Team UKYO conferma che il corridore lascia la squadra. Il 30enne ha vinto il campionato nazionale giapponese su strada, nella prova in linea élite, per la seconda...


Tra gli obiettivi dell’UCI, c’è quello di ridurre la velocità nel gruppo al fine di migliorare la sicurezza, in particolare quando ci sono corse destinate a concludersi con una volata A prima vista, questa misura sembrerebbe essere uguale per tutti,...


Molti hanno visto quella di Alessandro Fancellu come una rinascita, il segnale di aver ritrovato finalmente la strada, ma in realtà l’atleta comasco non si era mai effettivamente perso, aveva solo bisogno di trovarsi nell’ambiente giusto. Nel 2025 con l’approdo...


La 86a edizione del Giro dell'Appennino in programma oggi sulle strade del Basso Piemonte e del Genovesato ha avuto, nella serata di ieri, il consueto prologo con la cena di gala al ristorante al Serro dell'hotel Mercure Genova San Biagio....


Doppio appuntamemto quest'oggi con il Giro dell'Appennino: 86a edizione per la corsa maschile, debutto per quella femminile. Alla prova maschile sono iscritte tre formazioni WorldTour (la Uae Emirates XRG, la Xds Astana e la Intermarché Wanty con diversi giovani), quattro...


Prendete due giornalisti che fanno della ricerca storica e della minuziosa archiviazione la loro cifra peculiare, date loro un'idea un po' folle che quella di scavare tra tomi e archivi per ricostruire la storia di tutte le nazionali italiane della...


Tra le tante verità emerse dall’ultimo Giro – partire dall’Al­ba­nia è un ottimo affare ma un triste spettacolo, la filosofia dei punti ormai ha stravolto l’idea fondante del ciclismo di correre solo per la vittoria, un tracciato con due settimane...


Si chiama “Dolomiti Tour for Safety” ed è la più recente sfida di Antonio Cortese. Una avventura, quella intrapresa nei giorni scorsi dal cicloamatore canturino testimonial della Associazione Io Rispetto il Ciclista, nata con uno scopo preciso: sensibilizzare l’opinione pubblica...


A una settimana dai Campionati Toscani in Garfagnana, gli allievi a Ponte a Ema hanno disputato la gara di anteprima. Nella località fiorentina la 76^ Coppa Sei Martiri-Memorial-Gino Bartali il grande campione nato a Ponte a Ema dove riposa. La...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024