CORSE E RICORSI. GIRO DEL CIGNO, PATRIMONIO DI CASACALENDA E DEL MOLISE

STORIA | 19/01/2024 | 08:08
di Danilo Viganò

La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi.
Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.


Con la sua storia lunga 60 anni il Giro del Cigno è entrato di diritto nel museo delle classiche del dilettantismo nazionale. Patrimonio della città molisana di Casacalenda, la gara prende il nome da un torrente immacolato che avrebbe attraversato diversi paesi del circondario, tutti ricadenti nel bacino del torrente Cigno, affluente del Biferno l’unico fiume interamente del Molise. Per 60 anni, precisamente sono 61 le edizioni, il Giro del Cigno è stato organizzato da diverse società che a turno si sono alternate: dalla Polisportiva Kalena all’Associazione Libertas Kalena, dall’A.S. Olimpia Kalena al Gruppo Ciclistico Kalena per finire con il Gruppo Ciclistico Casacalenda dal 1988 ai giorni nostri. Alla presidenza si sono susseguiti Francesco Angiolilli, Ottavio Tozzi, Domenico Palmucci e Michele Danza.


Ed è con la Polisportiva Kalena, esattamente 100 anni fa (1924), che Alfonso Di Paola, Giuseppe Romagnuolo, Vincenzino Trotta e Vincenzo Rinaldi si buttarono a capofitto nel promuovere, in occasione della festa del patrono Sant’Onofrio, il Giro del Cigno la prima corsa ciclistica di Casacalenda.
Dal 1924 al 1927 le prime quattro edizioni videro i trionfi di Domenico Tutolo, Giulio Messina, Giovanni Munco e Antonio Zaccardi che al traguardo superò l’idolo locale Nicola Di Lalla. La corsa riprese il suo cammino nel 1932 con la vittoria di Mario Ricci, dell’AS Roma, davanti ancora al Di Lalla del Gruppo Ciclistico Casacalenda. Dopo una lunga pausa di 15 anni, nel 1948 la corsa torna in calendario e ad imporsi fu Cosimo Testa dell’US Benevento. L’anno seguente si affaccia alla ribalta Antonio Lafratta, atleta orignario di Castelmauro della Società M.Mauro, che sarà l’unico molisano a vincere il Giro del Cigno.

Nella scia di Lafratta giunsero i successi di Franco Franchi, Antonio Abbonizio, Amerigo De Amicis, Amerigo Iacovelli autore di una doppietta, Desiderio De Gesualdi, Romano Patanè, Ernesto Settanni, Armando Marzocchetti, Domenico Medori, Antonio Donato, Mario Di Toro, Giuseppe De Simone, Antonio Marzoli, Giuseppe Fantini, Elio Falò, Dino Guercione, Giovanni Di Lorenzo, Francesco De Patre, Paolo Tabacco, Enzo Canuti, Roberto Battaglini, Tonino Ciarrocca, Gianpietro Pistolesi e Giancarlo Baldoni.

Con l’arrivo degli anni Ottanta la corsa assunse una maggiore importanza e anche la partecipazione guadagnò in quantità e qualità. Nel 1979 Antonio Alfonsini rifilò 3’ a Maurizio Rossi (UC Modena) e Stefano Giuliani. Dodici mesi più tardi toccò a Piero Onesti superare Roberto Rigirozzo e lo stesso Alfonsini. Quindi venne il turno di Maurizio Viotto della Fiat Trattori su Zola e già citato Onesti, di Fabrizio Giovannelli davanti a Dina e Bracalè fino alla prima vittoria straniera firmata dal danese Jorgen Pedersen della Fiat Agri che nel 1983 battè di misura Domenico Marinelli e il polacco Bienek. L’anno successivo arrivò il turno di Raffaele Di Francesco che si mise alla spalle Fonzi e Luigi Lo Campo. Gli stranieri tornarono protagonisti nel 1985 con il successo per distacco dell’australiano Shannon Bannan che anticipò Garuti della Smeg e il polacco Santysiak della Fiat Agri. E ancora Moreno Picchiò su Austero e Marinelli, Daniele Cialini e Roberto Caruso della Caffè Lunik nell’edizione del 1990 in cui sconfisse Alessandro Gentili e il lombardo Alberto Zanaboni. Gentili (Forestale) si rifece alla grande l’anno dopo andando a segno al termine di una fuga a due con il compagno di colori Ezio Missori. Completò il podio Antonio Cardamone. Idem fece anche Missori nel 1992 riscattandosi con la vittoria su Alberto Diolaiti (Sergio Dal Fiume) e Cialini. L’edizione del 1993 fu appannaggio di Stefano Donati (Cebora) che la spuntò su Baldassarri e Lorenzo Di Lorenzo.

Nel 1994 si presentò in solitaria a Casacalenda niente meno che Stefano Giuliani. L’abruzzese, che si era ritirato dai professionisti, dichiarò dopo aver tagliato il traguardo che la gara gli era servita come un buon allenamento per gli appuntamenti con la mountain bike. Sta di fatto che Giuliani vinse anticipando Alberto Diolaiti e Fabrizio Borghi.  Gli anni Novanta proseguirono con i centri di Marco Vergnani su Bruni e Sammassimo, di Andrea Fiori su Dante e Di Lorenzo, di Maurizio Vandelli su Domenico Romano e Trombetta, dell’italo-australiano Paul Bertino della Pagnoncelli davanti a Biondi e Volpe, e di Giuseppe Bracci sul russo Pospeev e l’ungherese Szreder nel 1999.

Raffaele Ferrara, della Trevigiani, salutò vincendo il nuovo Millennio trionfando in solitaria con 1’06” su Gianluca Fantoni e 2’21” su Davide Andrenacci. L'anno 2001 proiettò in cima al podio Paolo Bailetti (Even Feralpi) che distanziò di 15" l'uzbeko Nuritdinov e di 30" Siviero. Tra i primi dieci anche il compianto Michele Scarponi giunto nono. La stessa cosa fece Francesco Bellotti l'anno seguente presentadosi braccia al cielo al traguardo con margine di vantaggio su Muraglia e Mazzantini. L'edizione del 2003 fu un evento speciale per il Giro del Cigno che venne abbinato a alla nona e ultima tappa del Giro d'Italia dilettanti e laureò il lombardo Massimiliano Maisto, della Italfine Podenzano. Applaudito dal  numeroso pubblico di Casacalande, Maisto tagliò il traguardo con 37" su Giacomo Cariulo (Grassi Mapei Colnago) e 39" su Daniele Colli della Zal Fior. A Volodymyr Zagorodniy invece il Giro del 2004 con l'ucraino dell'UC Cremasca che sprintò davanti a Ciavatta e al messicano Aldape Chavez. L'anno dopo fece capolino Davide Torosantucci (SC Monturano) con Marco Cattaneo e Diego Caccia rispettivamente in secondo e terza posizione. Un habituè del Giro del Cigno fu Federico Vitali. Il corridore ravennate della Coppi Gazzera firmò l'edizione del 2006 battendo Colò  ed Enrico Rossi, poi ottenne il terzo posto nel 2017 in cui s'impose Americo Novembrini davanti a Davide Malacarme, e infine concesse la replica nel 2008 mettendosi alle spalle il russo Sintsov e l'australiano Craven. Il lieto fine di questa lunga e affascinante storia spettò a Paolo Ciavatta. L’allora portacolori del Monturano chiuse da trionfatore il Giro del Cigno del 2009 staccando di 40” Henry Frusto e Alessandro Malaguti.

Si ringrazia per la collaborazione Gaetano Rossi, Piero Di Girolamo e Tommaso Guerrera.
Un speciale grazie anche ad Antonio Vincelli per il suo libro “Il Giro del Cigno a Casacalenda 60 edizione in 85 anni”


Foto: la partenza della 49sima edizione nel 1997 


ALBO D'ORO
1924- Tutolo Domenico (SS San Severo)
1925- Messina Giulio (US Benevento)
1926- Munco Giovanni (SS Sulmonese Ovidio)
1927- Zaccardi Antonio (GS Popoli)
1928-1931- non disputata
1932- Ricci Mario (AS Roma)
dal 1933 al 1947- non disputata
1948- Testa Cosimo (US Benevento)
dal 1949 al 1952- non disputata
1953- Lafratta Antonio (SS M.Mauro)
1954- Franchi Franco (Pedale Lancianese)
1955- Abbonizio Antonio (Borgo Pozzolino)
1956- De Amicis Amerigo (GS Rondinella)
1957- Iacovelli Amerigo (GS Eldorado)
1958- Iacovelli Amerigo (GS Eldorado)
1959- De Gesualdi Desiderio (Pedale Lancianese)
1960- Patanè Romano (Velo Club Pescara)
1961- Settanni Ernesto (Polisportiva Palese Bari)
1962- Marzocchetti Armando (GS Del Sarzanello)
1963- Medori Domenico (Velo Club Pescara)
1964- Donato Antonio (Bar Sportivo Pescara)
1965- Di Toro Mario (GS. M.O. Sciorilli)
1966- De Simone Giuseppe (Velo Club Pescara)
1967- Marzoli Antonio (SS Cepagatti)
1968- Fantini Giuseppe (Pedale D'Annunziano)
1969- Falò Ezio (GS Recanati)
1970- Guercione Dino (GS Alba Adriatica)
1971- Di Lorenzo Giovanni (Pedale Albanese)
1972- De Patre Francesco (SS Notaresco)
1973- Tabacco Paolo (GS Valpescara)
1974- Canuti Enzo (G.I. NI.TE.Ba. Pesaro)
1975- Battaglini Roberto (UC Lucchese)
1976- Ciarrocca Tonino (SS Ceramica Adriatica)
1977- Pistolesi Gianpietro (SC Monturanese)
1978- Baldoni Giancarlo (US Europlastica)
1979- Alfonsini Antonio (SC Adriatica Arredamenti)
1980- Onesti Pietro (SC Adriatica Arredamenti)
1981- Viotto Maurizio (Fiat Trattori)
1982- Giovannelli Fabrizio (Traini&Torresi Novartiplast)
1983- Pedersen Jorgen (Danimarca,Fiat Agri)
1984- Di Francesco Raffaele (Velo Club Cedip Odoardi)
1985- Bannan Shannon (Australia,Velo Club Ticino Assicurazioni Odoardi)
1986- Picchiò Moreno (Sicc Cucine)
1987- non disputata
1988- Cialini Daniele (GS Interbags)
1989- non disputata
1990- Caruso Roberto (Velo Club Caffè Lunik)
1991- Gentili Alessandro (Corpo Forestale di Stato)
1992- Missori Ezio (Corpo Forestale di Stato)
1993- Donati Stefano (GC Cebora Bolcarni)
1994- Giuliani Stefano (Team Proflex Pescara)
1995- Vergnani Marco (SC Faentina)
1996- Fiori Andrea (SC Faentina)
1997- Vandelli Maurizio (Pasta Montegrappa)
1998- Bertino Paul (SC Ceramiche Pagnoncelli)
1999- Bracci Giuseppe (SC Reda Godo)
2000- Ferrara Raffaele (UC Trevigiani Mapei)
2001- Bailetti Paolo (SC Even Feralpi Sintofarm)
2002- Bellotti Francesco (Velo Club Mantovani Rovigo)
2003- Maisto Massimiliano (Italfine Podenzano)
2004- Zagorodniy Volodymyr (Ucraina,UC Cremasca)
2005- Torosantucci Davide (SC Monturano)
2006- Vitali Federico (Fausto Coppi Gazzera)
2007- Novembrini Americo (Team Massi)
2008- Vitali Federico (Fausto Coppi Gazzera)
2009- Ciavatta Paolo (SC Monturano Cascinare)

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