DANIELE BENNATI, LO SGUARDO DEL CT SUL GIRO CHE VA AD INCOMINCIARE

GIRO D'ITALIA | 05/05/2023 | 08:12
di Alessandro Brambilla

Daniele Bennati è stato un brillante corridore professionista con 50 successi all’attivo. Nella storia del Giro d’Italia il passista veloce di Castiglion Fiorentino (Arezzo) vanta 3 successi di tappa e la vittoria nella classifica a punti dell’edizione 2008. Quell’anno Bennati riuscì a vincere anche la tappa di San Vincenzo, sulla costa livornese, precedendo l’ambizioso padrone di casa Paolo Bettini.


Per il secondo anno Daniele è commissario tecnico della Nazionale italiana e spesso dialoga coi suoi potenziali capitani anche a mesi di distanza dal Mondiale su strada. “Ho parlato a Bettiol – rivela il 42enne ct dell’ Italia – augurandogli di vincere una tappa al Giro d’Italia. Alberto può bissare il successo ottenuto a Stradella nel 2021. Quest’anno è stato il primo italiano vincere poi la sfortuna lo ha un po' bloccato. Ha saltato il Giro delle Fiandre e altre corse adatte a lui. E’ uno dei nostri migliori corridori per corse che superano i 250 chilometri”. Il Giro d’Italia 2023 lo vincerà Remco Evenepoel o Primoz Roglic? Il ct della Nazionale italiana la pensa così: “Apparentemente Evenepoel può sembrare più forte. Però Roglic è capitano della Jumbo-Visma, squadra che per una gara di 3 settimane è più attrezzata della Soudal-Quick Step di Remco. Può essere avvantaggiato Roglic senza dimenticare Tao Geoghegan Hart e altri corridori. Comunque il nostro Filippo Ganna sabato in Abruzzo può conquistare la prima maglia rosa vincendo la cronometro. Quest’anno abbiamo visto un Ganna differente nelle classiche, e quasi vinceva la Milano-Sanremo. Al Giro può divertirsi dando la caccia alle tappe in linea, non solo alle cronometro”.


Al recente Tour de Romandie il siciliano Damiano Caruso, leader Bahrain-Victorious, è arrivato terzo. Il 12 ottobre Caruso avrà 36 anni eppure sembra l’italiano più indicato a contrastare i campioni stranieri. “I quasi 36 anni di Damiano – fa notare Bennati – non sono un problema; Roglic ne ha solo 2 in meno. Caruso arriva al Giro d’Italia in condizione super, può esprimersi come nell’edizione 2021 in cui vinse una tappa e arrivò secondo in classifica”. Tra i titolari della Bahrain-Victorious c’è Jonathan Milan. “Può essere importante negli arrivi allo sprint e sono curioso di vedere cosa combinerà”. In effetti il friulano di Buja ha già vinto in volata da professionista, però è al debutto nella corsa rosa. “Jonathan debutta al Giro ma non è un problema: nel ciclismo moderno i giovani non hanno bisogno di tanta esperienza per esprimersi a grandi livelli”.

Lorenzo Fortunato al recente Giro delle Asturie (Spagna) ha vinto il tappone e la classifica finale. C’è chi ritiene lo scalatore della Eolo-Kometa in grado di finire il Giro d’Italia tra i primi 3. “Difficilmente Fortunato potrà arrivare sul podio – dice il ct – considerando il livello altissimo degli avversari al Giro. Per me può ambire alle prime 5 posizioni in classifica finale. Il suo è sicuramente un bel percorso di crescita e il Giro d’Italia 2023 ci mostrerà se è diventato competitivo per 3 settimane su 3. Se alla fine arriverà tra i primi 10 il suo sarà comunque un bel Giro”. Filippo Zana correrà con la maglia da Campione d’Italia: “In questo Giro può farci capire se è un corridore da gare a tappe, logicamente con possibilità di migliorare, o da corse in linea”.

Al Giro dell’anno scorso il velocista Alberto Dainese al Giro vinse la tappa di Reggio Emilia. Dainese si presenta al Giro con impegnativi cimenti a tappe nelle gambe, Tour of the Alps e Tour de Romandie; di fatica in salita ne ha fatta. “Sono contento che la DSM abbia incluso Dainese tra i titolari per il Giro. Tra i velocisti Alberto è sicuramente quello che soffre meno in salita. Risparmiare energie sui dislivelli è fondamentale per un velocista. Alberto può prendersi belle soddisfazioni”.

Diego Ulissi è uomo cardine della Uae-Emirates e nella storia del Giro vanta 8 successi di tappa. Tra gli italiani di scena in questo Giro è il plurivincitore di tappe. “Diego può aumentare il numero dei successi di tappa , benchè obbligato a fornire aiuto a Joao Almeida per la classifica generale. In tre settimane Diego potrà stupirci. Nella Uae-Emirates al Giro ci sarà Alessandro Covi che l’anno scorso è riuscito a vincere la tappa della Marmolada. E’ un altro elemento che nell’arco delle 3 settimane oltre ad aiutare Almeida o comunque il capitano per la classifica generale potrà vincere una tappa importante”.

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