LA BICI, UN SIMBOLO DELLA LIBERAZIONE

STORIA | 25/04/2023 | 20:33
di Latifa Benharara

La giornata di Festa del 25 Aprile è in procinto di concludersi. Tante le manifestazioni in tutto il territorio nazionale, che hanno avuto come protagonista uno dei simboli per eccellenza della resistenza, del coraggio, della lotta e della libertà: la bicicletta.


Dalle pedalate della memoria nelle città, ripercorrendo i luoghi dove sono passati i partigiani o sono morti grandi patrioti, alle cicloturistiche che attraversano più comuni, chilometri dove la storia si unisce al ricordo e alla riflessione.


E poi la gara simbolo, quella del Gran Premio della Liberazione, giunta gloriosamente alla sua 76^ edizione. Era il 25 aprile 1946, l'Italia non era ancora una Repubblica e festeggiava il suo primo anniversario dalla Liberazione dell’Italia dal regime nazi-fascista.

Roma, come tutte le città italiane, era ridotta in macerie, era a brandelli: la povertà, i feriti, i lutti, la disperazione e tutto il dolore che si respirava nell'aria. Quell'aria di primavera che, però, lasciava  spazio alla speranza di un' imminente rinascita, non solo dai lutti della guerra, ma dal comune desiderio di vita e di libertà. C’era questa fervente comune volontà di tornare a mangiare, a coltivare, a lavorare, a ridere, di tornare a vivere assaporando la consapevolezza della libertà.

Quel dì del 25 aprile 1946 si corse una gara ciclistica che col tempo divenne un simbolo ed un istituzione. In quella prima edizione si corse per 80 km attorno alle Terme di Caracalla passando per Porta Ardeatina, Porta San Paolo e Piramide: vinse Gustavo Guglielmetti in ben 2h 09' 16'' viaggiando ad una media di 37.5 km/h. Fu una bella prima.

Ma prima dello sport che tanto amiamo la nostra cara amica è stata compagna per eccellenza di famiglie intere, utilizzata come mezzo di trasporto, di lavoro e di ribellione.

I partigiani l’hanno usata nelle campagne, nei paesini e nelle città, nella lotta contro i nazisti e contro i fascisti. Era amica di tutti, dei bambini, degli uomini, dei "gappisti” vestiti da operai e tanto delle donne. Donne di cui restano le immagini in bianco e nero, immortalate con vestiti e gonne svolazzanti, semplici cittadine o studentesse, donne coraggiose con arie innocenti che impararono a sparare, ma prima ancora a pedalare e far giungere messaggi lì dove non era permesso transitare.

Campioni come Gino Bartali, Alfredo Pasotti, Luigi Ganna, Antonio Bevilacqua, Alfredo Martini, Vito Ortelli e altri meno noti, che misero a rischio la loro vita per aiutare e supportare la lotta partigiana.

Il più noto al mondo Bartali che tra il 1943 e '44 riuscì a salvare circa 800 persone, trasferendo in vari punti della Toscana e dell'Umbria foto e documenti necessari per la sopravvivenza degli ebrei nascosti in case, chiese e conventi, passando inosservato, fingendo di allenarsi in quelle lunghe percorrenze.

Durante i seicento giorni della Resistenza e fino alla Liberazione, non possiamo quindi meditare su quanto la nostra bicicletta fu il mezzo più importante per trasportare documenti, rapporti clandestini, ordini, messaggi di estrema importanza tra le brigate.

Materiale cartaceo nascosto e custodito nel telaio della bici e portato a destinazione affinché si riuscissero a coordinare al meglio scioperi ed agitazioni con senso di coraggio, umiltà e fratellanza.

Trasportavano con la bicicletta oltre ai documenti: armi, esplosivi, cibo e vestiti mettendo in forte pericolo la loro stessa vita e in diversi casi la vita l'hanno invece sacrificata. C'è un libro “La bicicletta nella Resistenza” dove sono raccolte testimonianze incredibili a riguardo.

I nazifascisti provarono a proibire, con divieti specifici, l'uso della bici in chiave antipartigiana ma ciò, di fatto, non avvenne, la bicicletta mai si fermo'.

E mai si fermerà.

Copyright © TBW
COMMENTI
Bello
25 aprile 2023 22:50 Bortolot
Articolo molto interessante.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Nella giornata dedicata a Rebellin e Scarponi al Museo del Ghisallo, la nostra Giulia De Maio ha raccolto anche la testimonianza di un corridore italiano che potrebbe rimanere senza squadra: Marco Tizza, che con la probabile chiusura della belga Wagner...


Se settantasei anni dopo il primo pezzo sul ciclismo viene ancora letto e studiato, derubato e citato, imitato e copiato, venerato e ripubblicato, significa che Gianni Brera è nella letteratura italiana. Oltre i paradossi e i neologismi, oltre le cronache...


Siete pronti a vivere una stagione invernale da protagonisti? Con Alé e la nuova collezione Fall/Winter 2025,  già disponibile sul sito www.alecycling.com e presso i migliori rivenditori di abbigliamento da ciclismo di tutta Europa, la sfida sarà sicuramente vinta. La collezione, dedicata all’attività...


L'emozione di Hannah Gianatti per il suo primo Campionati del Mondo di ciclismo su strada UCI donne juniores la si deve, oltre alla sua bravura, alla raccolta fondi che la sostiene grazie all'Australian Sports Foundation (ASF) che è l'unico beneficiario...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato di Vuelta, di Mondiali, di Ciccone, di Pellizzari, di Trofeo Matteotti e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini, Stefano Giuliani e Federico...


La scena gravel è cambiata rapidamente in questi anni e non solo fuori dal’Italia. Oggigiorno predominano le corse tecniche e veloci in cui la competizione è tanta. La risposta Factor a tutto questo non è una semplice Ostro Gravel aggiornata, ma un prodotto nuovissimo chiamato...


Tra pochi giorni si accenderanno i riflettori sui Campionati del Mondo di ciclismo su strada e il Ruanda avrà l’onore di essere il primo paese africano ad ospitare la prova iridata. In tutto il paese non si parla d’altro e...


Ricerche, numeri, dati, analisi, azioni concrete e investimenti: oltre 400 donne, professioniste delegate italiane dell’organizzazione mondiale Soroptimist si ritrovano oggi a Monza, all’autodromo tempio della velocità mondiale in occasione del Consiglio nazionale delle delegate. Guidate dalla presidente nazionale Adriana Macchi,...


Scatta oggi la terza edizione del Giro Mediterraneo in Rosa, la gara a tappe femminile seconda per importanza in Italia soltanto al Giro Donne.Da oggi fino a domenica 21 settembre alcune tra le più forti promesse mondiali del ciclismo professionistico...


La Remich / Mamer, seconda tappa del Tour de Luxembourg, si è decisa in volata e a gioire sulle strade di casa è stato il 21enne Mathieu Kockelmann portacolori della Lotto che al termine dei 168 chilometri in programma ha...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024